Federazione Scacchistica Italiana: differenze tra le versioni

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== Storia ==
L'idea di una [[Discipline associate|federazione nazionale]] fu proposta dall'''Accademia Romana'' nel 1878 ma solo nel [[1892]], in occasione del VI congresso nazionale, nacque a Torino la prima [[''Associazione scacchistica italiana giocatori per corrispondenza|associazione scacchistica italiana]]''. L'Associazione, posta su federazioni regionali autonome, durò appena un anno.
 
Nel 1898, sempre a [[Torino]], i circoli di [[Roma]], [[Catania]], [[Genova]], [[Livorno]], [[Napoli]], [[Palermo]], [[La Spezia]], [[Torino]], [[Treviso]] e, in seguito, [[Milano]], soprattutto per iniziativa di [[Augusto Guglielmetti]], costituirono l' ''Unione Scacchistica Italiana''. L'USI si dotò di un proprio organo ufficiale e diede vita a cinque tornei nazionali. Tra il [[1911]] e il [[1912]], con la nascita della rivista ''[[L'Italia Scacchistica]]'' che organizzò tornei per proprio conto, cessò le attività. Nel 1913 il tentativo di ridare vita a una nuova federazione (FSI) fallì a causa dello scoppio della guerra.
 
La Federazione Scacchistica Italiana si costituì a Varese il 20 settembre [[1920]].
Nel [[1924]] fu fratra le federazioni che, al congresso di [[Parigi]], costituirono la Federazione internazionale degli [[scacchi]] ([[FIDE]]).
 
Nel [[1928]] (con il nome di Associazione Scacchistica Italiana) entrò nel [[CONI]], da cui però nel [[1934]] venne trasferita all'[[Opera Nazionale Dopolavoro]]; sembra che il motivo fosse il ''professionismo'' degli scacchi. Divenne [[Ente Morale]] nel [[1930]].
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Alla morte di Miliani ([[1944]]) la presidenza venne prima assegnata al conte [[Gian Carlo dal Verme]] ([[1946]]-[[1947]]) e poi, nel biennio successivo, a [[Gaetano Del Pezzo]]. Il commissariamento della Federazione (con [[Luigi Biancheri]], [[1949]]-[[1950]]) provocò una scissione, che condusse alla costituzione della U.S.I., scissione che sarebbe rientrata solo sei anni dopo.
 
Nel [[1950]] fu eletto presidente [[Eugenio Szabados]]. e nelNel [[1958]] si ebbe il ritorno di dal Verme, che affidò la segreteria al maestro [[Giovanni Ferrantes]].
 
Nel [[1960]] la FSI entrò a far parte dell'[[ENAL]]. La nascita dell'[[Arci Scacchi]] ([[1975]]) e la soppressione dell'ENAL nel [[1978]], che fece venire meno anche il sia pur esiguo contributo dell'Ente di Stato, rischiarono di travolgere la federazione. Nel [[1980]] la presidenza passò a [[Nicola Palladino]] che, con una serie di azzeccate iniziative, ne rilanciò l'immagine.