Magnani (famiglia pesciatina): differenze tra le versioni

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* Ernesto Luigi nato il 16 aprile [[1809]], di Domenico, ebbe in sposa la contessa Caterina di Ferdinando [[Guicciardini]]<ref name=GenealogiaMagnani>Archivio di Stato di Firenze - Libro d'oro della Nobiltà Toscana Libro LXXIII Filza n. 1 (estratto) [https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Genealogia_Magnani_-_Arch._di_Stato_di_Firenze_Libro_d%27oro_-_Vol._LXXIII_Filza_n._1_-_(Estratto).jpg Fonte]</ref>, appartenente ad una delle famiglie più antiche, ricche e nobili di Firenze. Pur continuando a seguire le sue attività in Valdinievole, si stabilì a Firenze, dove comprò, dai [[Rosselli del Turco]],un palazzo<ref name=PalazzoMagnaniRossellidelTurco>Scheda nel Repertorio delle Architetture Civili di Firenze a cura di Claudio Paolini [http://www.palazzospinelli.org/architetture/scheda.asp?denominazione=&ubicazione=&button=&proprieta=magnani&architetti_ingegneri=&pittori_scultori=&note_storiche=&uomini_illustri=&ID=169 Fonte]</ref><ref name=IngressoMagnani>[https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Ingresso_Palazzo_Magnani_(Gi%C3%A0_Rosselli_del_Turco)_Via_sant%27Egidio_-_Firenze.jpg Ingresso palazzo Magnani(già Rosselli del Turco]</ref> nei pressi del Duomo, in via di Sant'Egidio. Si divise tra Firenze e Pescia, dove si stabilì definitivamente e lasciò due eredi: Ferdinando e Livia. Quest'ultima, fu scrittrice, sotto lo pseudonimo di ''Conte di Serralta''. Tra le sue opere, la più conosciuta fu ''Macchiette fiorentine'' del 1883. Colta e raffinata, manifestò apertamente idee liberali e intrattenne rapporti con diverse personalità del tempo, come [[Gino Capponi]], [[Giuseppe Verdi]], [[Alexandre Dumas (padre)|Alessandro Dumas]], [[Giosuè Carducci]] e [[Gabriele d'Annunzio]]<ref name=Siusa12>Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche - Bellini delle Stelle Livia [http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=366993&RicProgetto=personalita Fonte]</ref>. Si ricorda qui, per inciso, che sposò Il nobile fiorentino Luigi Bellini delle Stelle<ref name=Siusa13>Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche - Bellini delle Stelle Livia [http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=56842&RicProgetto=personalita Fonte]</ref>. Il loro nipote, ''ex filio'',ultimo della casata, fu [[Pier Luigi Bellini delle Stelle|Pier Luigi]], partigiano, detto ''Pedro''. Si rese famoso alla fine della seconda guerra mondiale per aver bloccato, con pochi uomini, a Musso (Lago di Como), una colonna di mezzi tedeschi in ritirata verso la Germania. Nell'ispezione che ne seguì a Dongo, fu riconosciuto e arrestato [[Benito Mussolini]].
* Lorenzo (al [[battesimo]] Michele Lorenzo), figlio di Domenico nacque il 9 maggio [[1797]]<ref name=GenealogiaMagnani>Archivio di Stato di Firenze - Libro d'oro della Nobiltà Toscana Libro LXXIII Filza n. 1 (estratto) [https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Genealogia_Magnani_-_Arch._di_Stato_di_Firenze_Libro_d%27oro_-_Vol._LXXIII_Filza_n._1_-_(Estratto).jpg Fonte]</ref>. Già citato, con riguardo alla costruzione della tratta ferroviaria Lucca-Pistoia, fu personaggio eclettico e carismatico.[[File:Soffitto affrescato di sala di palazzo Magnani - Feroni.jpg|upright=1.4|left|thumb| Palazzo Magnani Feroni - Un [[affresco]])]] Anch'egli agli inizi degli anni [[1830|'30]] dell'[[XIX secolo|'800]], si trasferì a Firenze, dove, già nel [[1834]]<ref name=ASF>[http://archinet.comune.fi.it/easyweb/w0100/index.php?EW_T=M1&EW_FL=w0100/ew_limiti.html&EW4_DLL=10&EW4_DLP=10&EW4_NVR=&EW4_NVT=&EW4_NMI=&EW4_CJL=1&NOICONE=1&PHPMSG=1&lang=ita&biblio=ASCFI&EW4_PY=KW=PALAZZO_AND_KW=MAGNANI_AND_KW=FERONI&EW_RM=10&EW_EP=KW=PALAZZO_AND_KW=MAGNANI_AND_KW=FERONI&EW_RP=7&&EW_P=LSPHP&EW_D=W0100&EW=0069841][http://archinet.comune.fi.it/easyweb/w0100/index.php?EW_T=M1&EW_FL=w0100/ew_limiti.html&EW4_DLL=10&EW4_DLP=10&EW4_NVR=&EW4_NVT=&EW4_NMI=&EW4_CJL=1&NOICONE=1&PHPMSG=1&lang=ita&EW4_PY=KW=LORENZO_AND_KW=MAGNANI&lang=ita&biblio=ASCFI&EW_RM=10&EW_EP=ZI2=0028586&EW_RP=17&&EW_P=LSPHP&EW_D=W0100&EW=0072026 L'Archivio della città - Archivio Storico del Comune di Firenze]</ref>, risulta proprietario del prestigioso [[Palazzo Del Pugliese]], acquistato dai marchesi [[Francesco Feroni|Feroni]].<br />Sposò Clementina di Giannozzo dei conti Mozzi del Garbo<ref name=GenealogiaMagnani0>Archivio di Stato di Firenze - Libro d'oro della Nobiltà Toscana Libro LXXIII Filza n. 1 (estratto) [https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Genealogia_Magnani_-_Arch._di_Stato_di_Firenze_Libro_d%27oro_-_Vol._LXXIII_Filza_n._1_-_(Estratto).jpg Fonte]</ref>, che come i Guicciardini, vantavano antica nobiltà ed un prestigioso patrimonio immobiliare, la metà del quale, in particolare, quello proveniente dalla famiglia Mozzi passò a questo ramo della famiglia Magnani<ref name="SiAsfi2">Sistema informatico dell'Archivio di Stato di Firenze [http://www.archiviodistato.firenze.it/siasfi/cgi-bin/RSOLSearchSiasfi.pl?_op=getsprod&id=IFDD1367XX&_language=ita&curwin=thirdwindow Fonte]</ref>.<br />. Nel [[1838]], chiese ed ottenne l'autorizzazione da Leopoldo II a costituire a [[Mantova]], nell'allora [[Repubblica Cisalpina]], un [[priorato]] nell'[[Ordine di Santo Stefano]]<ref name=SMOSF0>Guarnieri Gino - L'ordine di Santo Stefano nella sua organizzazione interna Vol. IV - Ed. C.L.D. Libri srl - Pontedera(Pisa) - 2012. Pag. 264</ref>, di cui il [[granduca]] era [[Gran Maestro]]. Nell'occasione fondò una [[commenda]], molto ricca<ref name=LeCommende>Danilo Barsanti, ''Le Commende dell'Ordine di Santo Stefano Attraverso La Cartografia Antica'', ETS Editrice, Pisa 1991.Pagg. 321-323</ref>, nella quale fece confluire numerosi beni, costituiti, perlopiù, da poderi e fabbricati rurali, nelle comunità di [[Montecarlo (Italia)|Montecarlo]], Pescia, [[Montecatini]] e [[Vellano]] oltre una vasta tenuta boschiva, sempre nei dintorni di Pescia. Priorato e commenda nei quali, poi succedete nel 1859 il figlio Domenico<ref name=SMOSF>Guarnieri Gino - Op. cit. Pag. 264</ref>. Successione effimera, però, poiché nel 1861, con l'abolizione degli [[Ordine religioso|ordini religiosi]] [[Antichi Stati italiani|preunitari]], il priorato fu soppresso dal neonato stato italiano.<br />. Nel [[1840]] fondò insieme a [[Giuseppe Giusti]] la Cassa di Risparmio di Pescia<ref name=Siusa2>Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche - La Cassa di Risparmio di Pescia [http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=44378 Fonte]</ref>.<br />. Nel [[1848]] fu [[senatore]]<ref name=Crollalanza>Giovanni Battista Crollalanza - Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti. - Giornale Araldico - Pisa -1888. Vol II, pag. 48 [http://bibliotecaestense.beniculturali.it/info/img/cat/i-mo-beu-rep-crollalanza2.html]</ref>, nel nuovo parlamento del Granducato, dove rappresentò con fermezza gli interessi di Pescia e della Valdinievole. Durante il mandato, scrisse un piccolo trattato<ref name=LorenzoProvvEconomici>Lorenzo Magnani - Cenni sui Provvedimenti Economici dei Principi Lorenesi in Toscana -Ed. Tip. Galileana di M. Cellini e C. - Firenze 1852 [https://play.google.com/books/reader?id=xjdnOAi_6HkC&printsec=frontcover&output=reader&authuser=0&hl=it&pg=GBS.PA5 Fonte]</ref>, a sfondo storico economico, sull'operato dei principi lorenesi in Toscana.<br />Questi avvenimenti, uniti a quelli di cui si resero protagonisti il fratello Ernesto e la cugina Isabella, aprirono tutti i [[Salotto letterario|salotti]] dell'[[aristocrazia]] del tempo e lo stesso palazzo di Lorenzo, che da allora fu conosciuto come [[Palazzo Del Pugliese|Palazzo Magnani]]<ref name=PalazzoMagnani2>Scheda nel Repertorio delle Architetture Civili di Firenze a cura di Claudio Paolini [http://www.palazzospinelli.org/architetture/scheda.asp?denominazione=&ubicazione=&button=&proprieta=magnani&architetti_ingegneri=&pittori_scultori=&note_storiche=&uomini_illustri=&ID=498 Fonte]</ref>, divenne un punto di riferimento dell'alta società di Firenze.[[File:Monile raffigurante i figli di Lorenzo Magnani e Clementina Mozzi, con l'arme partito dei genitori.jpg|upright=1.6|thumb|[[Braccialetto|Monile]] raffigurante i figli di Lorenzo Magnani e Clementina Mozzi<ref name=NomedeiFigli>Alfonsina Magnani, Silvia Magnani, Antonietta Magnani, Domenico Magnani, Clelia Magnani e Giulio Magnani.</ref>]]<br />Lorenzo, che può considerarsi uno dei personaggi più illustri della famiglia, si spense all'età di 59 anni lasciando eredi del suo ingente patrimonio i figli.<br />. A Domenico<ref name=GenealogiaMagnani>Archivio di Stato di Firenze - Libro d'oro della Nobiltà Toscana Libro LXXIII Filza n. 1 (estratto) [https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Genealogia_Magnani_-_Arch._di_Stato_di_Firenze_Libro_d%27oro_-_Vol._LXXIII_Filza_n._1_-_(Estratto).jpg Fonte]</ref> e Giulio<ref name=GenealogiaMagnani>Archivio di Stato di Firenze - Libro d'oro della Nobiltà Toscana Libro LXXIII Filza n. 1 (estratto) [https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Genealogia_Magnani_-_Arch._di_Stato_di_Firenze_Libro_d%27oro_-_Vol._LXXIII_Filza_n._1_-_(Estratto).jpg Fonte]</ref> andarono tutti i beni di Pescia, a cui si aggiunsero le attività imprenditoriali della carta e della seta. A Domenico, come si è visto, andarono anche i beni della commenda fondata dal padre.<br />. A Clelia<ref name=GenealogiaMagnani>Archivio di Stato di Firenze - Libro d'oro della Nobiltà Toscana Libro LXXIII Filza n. 1 (estratto) [https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Genealogia_Magnani_-_Arch._di_Stato_di_Firenze_Libro_d%27oro_-_Vol._LXXIII_Filza_n._1_-_(Estratto).jpg Fonte]</ref> andò il palazzo<ref name=ASF2>L'Archivio della città - Archivio Storico del Comune di Firenze - Risulta la proprietà di Clelia Amerighi, nata Magnani, in un permesso edilizio concesso il 27 settembre 1900 [http://archinet.comune.fi.it/easyweb/w0100/index.php?EW_T=M1&EW_FL=w0100/ew_limiti.html&EW4_DLL=10&EW4_DLP=10&EW4_NVR=&EW4_NVT=&EW4_NMI=&EW4_CJL=1&NOICONE=1&PHPMSG=1&lang=ita&biblio=ASCFI&EW4_PY=KW=CLELIA_AND_KW=AMERIGHI&EW_RM=10&EW_EP=KW=CLELIA_AND_KW=AMERIGHI&EW_RP=2&&EW_P=LSPHP&EW_D=W0100&EW=0117366]</ref> fiorentino della famiglia ed una tenuta a Montecarlo di Pistoia. Pochi giorni dopo la morte del padre, il [[6]] [[Ottobre]] 1856 andò in sposa<ref name= AttoMatrimonio>Archivio di Stato di Firenze - Atto di matrimonio di Clelia Magnani e Fabio Amerighi [https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Matrimonio_Clelia_Magnani_-_Fabio_Amerighi_(6_ottobre_1856).jpg]</ref>, essendo il matrimonio già preparato da tempo, al [[conte]] Fabio [[Amerighi]]. Aristocratico fiorentino, di antica famiglia senese. Famiglia che, fra l'altro, fu l'ultima a possedere nella sua interezza il Palazzo Magnani.<br />. Ad Alfonsina<ref name=GenealogiaMagnani>Archivio di Stato di Firenze - Libro d'oro della Nobiltà Toscana Libro LXXIII Filza n. 1 (estratto) [https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Genealogia_Magnani_-_Arch._di_Stato_di_Firenze_Libro_d%27oro_-_Vol._LXXIII_Filza_n._1_-_(Estratto).jpg Fonte]</ref>, che, il [[17]] [[Febbraio]] [[1851]], andò in sposa a Luigi di Guglielmo Bombicci<ref name=GenealogiaMagnani>Archivio di Stato di Firenze - Libro d'oro della Nobiltà Toscana Libro LXXIII Filza n. 1 (estratto) [https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Genealogia_Magnani_-_Arch._di_Stato_di_Firenze_Libro_d%27oro_-_Vol._LXXIII_Filza_n._1_-_(Estratto).jpg Fonte]</ref>, fu assegnata, insieme alla sorella Antonietta, quella parte del vasto patrimonio dei Mozzi, ereditata dalla madre. Inoltre fu pure destinataria dell'eredità di Pietro Mozzi del Garbo che, non avendo discendenza, nomino lei, erede universale<ref name=SiAsfi2>Sistema informatico dell'Archivio di Stato di Firenze [http://www.archiviodistato.firenze.it/siasfi/cgi-bin/RSOLSearchSiasfi.pl?_op=getsprod&id=IFDD1367XX&_language=ita&curwin=thirdwindow Fonte]</ref>. Nella famiglia Bombicci si estinsero anche, le famiglie Pomi e Pontelli<ref name=BombicciPomiPontelli<ref name=Spreti4>Vittorio Spreti - Op. cit. - Vol. II pag. 108.</ref>. Di conseguenza, la discendenza di Alfonsina e cioè il figlio Cesare assunse il cognome Bombicci Pontelli ed ereditò, il [[26]] [[Novembre]] [[1896]] anche il titolo di conte, che fu dei Mozzi del Garbo<ref name=Spreti4>Vittorio Spreti - Op. cit. - Vol. II pag. 108.</ref>.<br />. Antonietta<ref name=GenealogiaMagnani00>Archivio di Stato di Firenze - Libro d'oro della Nobiltà Toscana Libro LXXIII Filza n. 1 (estratto) {{collegamento interrotto|1=[https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Magnani_(di_Pescia)#/media/File:Genealogia_Magnani_-"_Arch._di_Stato_di_Firenze_Libro_d%27oro_-_Vol._LXXIII_Filza_n._1_-_(Estratto).jpg Fonte] |date=maggio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>, andò in sposa Luigi Tommasi Aliotti<ref name=SIUSA2>Sistema Informativo Unificato per le soprintendenze Urbanistiche - Gli Archivi della Toscana [http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodfamiglia&Chiave=28946]</ref>. liquidò tutto il suo patrimonio di Firenze, e si trasferì a Cortona, città, dove il marito era patrizio e sindaco e dove lo stesso, rifondò, nel [[1865]] la Cassa di Risparmio<ref name=CRCortona>[http://www.intesasanpaolo.mappastorica.com/profili/067.html Archivio storico Intesa Sanpaolo - Cassa Risparmio di Cortona]</ref><br />. Domenico e Giulio nella [[Seconda guerra di indipendenza italiana|Seconda guerra di indipendenza]] si arruolarono e fecero parte del V [[Corpo d'Armata]] al comando del principe [[Napoleone Giuseppe Carlo Paolo Bonaparte|Gerolamo Bonaparte]]. Al ritorno in [[patria]], Domenico sposò nel [[1860]], la nobile pesciatina, Enrichetta Pagni<ref name=DeColle8a>Teodoro De Colle - Op. cit. pag. 11</ref>. Andò a vivere nel palazzo del padre a Pescia e si occupò dell'azienda di famiglia. Morì nel [[1905]]. Giulio si ritirò dall'attività cartaria e si dedicò, con passione, all'[[agricoltura]]<ref name=DeColle8b>Teodoro De Colle - Op. cit. pag. 10</ref>, in particolare si specializzò nella [[viticoltura]], riconvertendo i suoi possedimenti di [[Montecarlo (Italia)|Montecarlo]] di Pistoia. Morì nel [[1891]].
* Giorgio Antonio, di Domenico, nasce il 6 dicembre [[1793]]<ref name=GenealogiaMagnani>Archivio di Stato di Firenze - Libro d'oro della Nobiltà Toscana Libro LXXIII Filza n. 1 (estratto) [https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Genealogia_Magnani_-_Arch._di_Stato_di_Firenze_Libro_d%27oro_-_Vol._LXXIII_Filza_n._1_-_(Estratto).jpg Fonte]</ref>. La figlia Faustina va in sposa<ref name=GenealogiaMagnani>Archivio di Stato di Firenze - Libro d'oro della Nobiltà Toscana Libro LXXIII Filza n. 1 (estratto) [https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Genealogia_Magnani_-_Arch._di_Stato_di_Firenze_Libro_d%27oro_-_Vol._LXXIII_Filza_n._1_-_(Estratto).jpg Fonte]</ref> a Lorenzo di Zanobi [[Strozzi]] [[Alamanni (famiglia)|Alamanni]], illustre famiglia toscana. Quest'unione non ebbe discendenza e la famiglia si estinse. Faustina, nota come la [[Marchese|marchesa]] Strozzi, animò i salotti culturali fiorentini, con concerti e intrattenimenti letterari. Su di lei furono composti pezzi musicali<ref name=Spartito>"Alla Nobil Donna Sig.ra Faustina Strozzi Alamanni L'ESPOSIZIONE ITALIANA GRAN VALZER Per Pianoforte di T.MATTEI, Torino Stab. Naz. Prem. Ditta di Giudici e Strada"</ref> e lo [[scrittore]] norvegese [[Jonas Lie]], scrisse un libro, sulla società fiorentina del tempo, a lei intitolato<ref name=FaustinaStrozzi>Jonas Lauritz Idemil Lie, Faustina Strozzi - Gyldendal (F. Hegel), 1875 - 148 pagine - Copenhagen , Danimarca [http://books.google.it/books/about/Faustina_Strozzi.html?id=hwooAAAAYAAJ&redir_esc=y Fonte]</ref>.
In questo modo ebbero termine i [[Genealogia|rami]] fiorentini della famiglia Magnani.