Lingua franca: differenze tra le versioni

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== I primi studi ==
I primi studi sulla lingua franca furono effettuati da [[Hugo Schuchardt]]. Il suo lavoro “Die Lingua Franca”, pubblicato nel 1909, analizzava testimonianze riguardanti una lingua cosiddetta “di emergenza” e “di mediazione”, in quanto il suo unico scopo era quello di far comunicare parlanti di lingue differenti. Queste testimonianze si riferivano ad una lingua romanza utilizzata nelle città portuali del Nord Africa nei primi secoli del 1000 d.C., e dunque a fini commerciali. Per sua natura, non poteva che essere acquisita per lo più per via orale, ed essere caratterizzata da una grammatica semplice, lessicodsaidsmaociov ijndsnifodsnlessico eterogeneo e vocabolario piuttosto ridotto.<ref name=Treccani>{{Cita web|autore = Laura Minervini|url = http://www.treccani.it/enciclopedia/lingua-franca-italiano-come_%28Enciclopedia_dell%27Italiano%29/|titolo = Italiano come lingua franca|accesso = |data = |sito = http://www.treccani.it}}</ref> Non coprendo tutti i vocaboli esistenti, poteva difficilmente essere considerata una vera e propria lingua: non a caso, questa definizione di lingua franca di Schuchardt si lega meglio a ciò che - dalla metà del Novecento - è chiamata ''[[pidgin]]''. La lingua franca mediterranea è oggi considerata essa stessa un ''pidgin'' (il termine stesso, in cinese, sta per "business"<ref>{{Cita|Ostler|p. 49}}</ref>).
 
Tuttavia, la lingua franca mediterranea è solo uno dei primi esempi di utilizzo di fonte di comunicazione tra parlanti: oggi come oggi, per esempio, la lingua franca per eccellenza è l'[[Lingua inglese|inglese]], che è sia [[Madrelingua|L1]] che LF.