Conservatorismo progressista: differenze tra le versioni

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Il '''Conservatorismoconservatorismo progressista''' è un'[[ideologia]] appartenentepolitica aldel filone noto come [[conservatorismo]], ma che accoglie istanze del [[progressismo]] e del [[liberalismo sociale]], appartenente all'area di [[centro-destra]].
{{P|apparentemente ricerca originale; sostanzialmente è (era) il nome di un partito (sostanzialmente conservatore); secondo le interpretazioni usuali dei due termini è un ossimoro e l'idea che gli illustri politici citati siano esponenti di questa presunta tendenza... senza fonti non vale nulla|politica|luglio 2017}}
{{F|politica|luglio 2013}}
 
Il '''Conservatorismo progressista''' è un'[[ideologia]] appartenente al filone noto come [[conservatorismo]], appartenente all'area di [[centro-destra]].
 
Il conservatorismo progressista oltre a rappresentare le posizioni della destra [[Liberalismo|liberale]] sui diritti civili e le riforme sociali ha come scopo principale il garantire una buona [[Diritto della previdenza e della sicurezza sociale|sicurezza sociale]] per combattere la [[povertà]].
Sostiene una certa redistribuzione della ricchezza da parte del governo per regolare il mercato nell'interesse di produttori e consumatori. Economicamente, infatti, è definibile come [[centrismo|centrista]], a metà fra il [[laissez-faire]] ed il [[radicalismo]] britannico o in termini pratici rappresenta la parte [[liberale]] dei diritti civili e sociali e la parte comunitaria, [[Destra sociale|sociale]], popolare nelle posizioni economiche.<ref Questa ideologia è stata "creata" sulla base delle idee del [[primo ministro]] [[Inghilterra|inglese]] [[Benjamin Disraeli]].name=moran/>
 
Questa ideologia è stata "creata" sulla base delle idee del [[primo ministro]] [[Inghilterra|inglese]] del XIX secolo [[Benjamin Disraeli]].<ref name=moran>Patrick Dunleavy, Paul Joseph Kelly, Michael Moran. British Political Science: Fifty Years of Political Studies. Oxford, England, UK; Malden, Massachusetts, USA: Wiley-Blackwell, 2000. Pp. 107–108</ref>
Altri sostenitori di questa ideologia furono altri primi ministri britannici [[Partito Conservatore (Regno Unito)|conservatori]]: [[Stanley Baldwin]], [[Neville Chamberlain]], [[Winston Churchill]], [[Harold Mcmillan]] e, attualmente, anche [[David Cameron]], progressista soprattutto sui temi sociali, come il [[matrimonio omosessuale]].
 
Negli [[USA]], il massimo esponente di questa dottrina fu il [[presidente]] [[Theodore Roosevelt]]. Successivamente, tale ideologia fu anche ripresa da [[William Howard Taft]], nonostante la sua opposizione a Roosevelt, e da [[Dwight D. Eisenhower]], che si definì un "conservatore progressista", nonostante fosse anche un sostenitore del conservatorismo liberale.
La [[dottrina sociale della Chiesa]] esposta nella ''[[Rerum Novarum]]'' ([[1891]]) è stata da taluni identificata come una forma moderata di conservatorismo progressista dell'epoca.<ref>Emile F. Sahliyeh. Religious resurgence and politics in the contemporary world. Albany, New York, USA: State University of New York Press, 1990. Pp. 185.</ref> Il cancelliere tedesco [[Leo von Caprivi]] è stato avvicinato al conservatorismo progressista.<ref>John Alden Nichols. Germany after Bismarck, the Caprivi era, 1890-1894: Issue 5. Harvard University Press, 1958. Pp. 260.</ref> (nel XIX secolo)</ref> [[Giovanni Giolitti]], in Italia, fu spesso descritto come a metà tra liberalismo sociale e conservatorismo, per le sue aperture ai cattolici ([[Patto Gentiloni]]), ai [[nazionalisti]] con la [[Guerra italo-turca|guerra coloniale di Libia]] e contemporaneamente ai [[Partito Socialista Italiano|socialisti]] che cercò di attrarre in orbita governativa per sottrarre le masse operaie alle ideologie rivoluzionarie del [[Massimalismo (politica)|massimalismo]].<ref>[https://www.diritto.it/alcuni-aspetti-della-politica-di-giolitti-tra-liberalismo-e-democrazia/ Alcuni aspetti della politica di Giolitti: tra liberalismo e democrazia]</ref>
 
Altri sostenitori di questa ideologia furono altri primi ministri [[britannici]] [[Partito Conservatore (Regno Unito)|conservatori]]: [[Stanley Baldwin]], [[Neville Chamberlain]], [[Winston Churchill]], [[Harold McmillanMacmillan]]<ref>Trevor Russel. The Tory Party: its policies, divisions and future. Penguin, 1978. Pp. 167.</ref> e, attualmente, anche [[David Cameron]], progressista soprattutto sui temi sociali, come il [[matrimonio omosessuale]].<ref>Letwin, Oliver. "How liberal is progressive Conservatism?". New Statesman. Retrieved 4 June 2018.</ref>
Negli [[USA]], {{cn|il massimo esponente}} di questa dottrina fu il [[presidente]] [[Theodore Roosevelt]].<ref>Jonathan Lurie. William Howard Taft: The Travails of a Progressive Conservative. New York, New York, USA: Cambridge University Press, 2012. p. 196</ref> Successivamente, tale ideologia fu anche ripresa da [[William Howard Taft]], nonostante la sua opposizione a Roosevelt, e da [[Dwight D. Eisenhower]], che si definì un "conservatore progressista", nonostante fosse anche un sostenitore del [[conservatorismo liberale]].<ref>Günter Bischof. "Eisenhower, the Judiciary, and Desegregation" by Stanley I. Kutler, Eisenhower: a centenary assessment. Pp. 98.</ref>
 
Il principale partito che è stato portatore di questa ideologia fu il [[Partito Conservatore Progressista del Canada]], confluito nel 2003 assieme all'[[Alleanza Canadese]] nel [[Partito Conservatore del Canada]], che si richiama parzialmente al conservatorismo progressista.
 
A livello europeo oltre a Cameron in Gran Bretagna, possonosono esserestati identificati come giudicaticonservatori progressisti [[Angela Merkel]]<ref>Noack, Rick (30 June 2017). "Why Angela Merkel, known for embracing liberal values, voted against same-sex marriage". Washington Post. Retrieved 4 June 2018.</ref> in [[Germania]], {{cn|e altri esponenti della destra e del centrodestra dei primi anni 2000, come [[Gianfranco Fini|Fini]] in [[Italia]], [[Nicolas Sarkozy|Sarkozy]] in [[Francia]] e [[José Maria Aznar]] in [[Spagna]].}}
 
==Note==
<references/>
 
{{Portale|politica}}