CANT Z.506: differenze tra le versioni

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[[File:CANT Z.506.jpg|thumb|Altra vista di profilo]]
Allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] la [[Regia Aeronautica]] aveva già in linea 97 CANT ripartiti in due [[Stormo (unità militare)|stormi]] da Bombardamento Marittimo e in alcune [[Squadriglia|Squadriglie]] da Ricognizione Marittima, come all'[[idroscalo di Marsala]]. Uno Stormo era in Sardegna, l'altro a Brindisi. Entrambi presero parte a numerosi eventi bellici. In particolare i CANT Z.506 in forza allo stormo di [[Brindisi]] parteciparono alla [[battaglia di Punta Stilo]]. I CANT Z.506 furono impiegati anche sul fronte greco, contro obiettivi costieri e sul canale di [[Corinto]]. Rilevante fu il loro impiego per la conquista delle isole, fra cui [[Corfù]], [[Cefalonia]] e [[Zante]]. Sciolti i reparti da Bombardamento Marittimo, in seguito alle perdite dovute agli attacchi dei caccia nemici, il CANT continuò ad essere utilizzato esclusivamente con le squadriglie da Ricognizione. Altre due versioni erano in linea con il Soccorso Aereo: tutti gli esemplari civili vennero requisiti e trasformati in aerei ambulanza e fu realizzata direttamente sullo schema della versione B, la versione S (sanitaria).<ref name = "Bignozzi">Bignozzi p. 9.</ref>
Quando l'Italia entrò in guerra il 10 giugno 1940, non esistevano reparti dedicati all'attività di ricerca e soccorso in mare. Quello stesso giorno furono costituite quattro ''Squadriglie'' per il soccorso, ad [[Orbetello]]. Si trattava della 612ª, basata a [[idroscalo di Marsala|Stagnone]], con gli aerei con gli identificativi DAMB, GORO, BUIE, CANT (il prototipo) e POLA, e la 614a614ª, a [[Bengasi]], con gli esemplari DUCO, ALA, DODO e DAIM. Due altre sezioni con due aerei ciascuna, erano basate a [[Torre del Lago]] e, nell'[[Egeo]], a [[Lero]], in seguito trasferita a [[Rodi]].<ref name = "De Marchi p. 18">De Marchi 1994, p. 18.</ref>
Ma anche questi velivoli subirono forti perdite in quanto la loro colorazione bianca con le croci rosse, se da un lato li rendeva facilmente visibili, non impediva gli attacchi dei caccia alleati che li abbattevano in serie. Il 12 giugno 1941, al largo di Malta, gli [[Hawker Hurricane]] del 46 ''Squadron'' abbattevano un primo CANT e poco dopo i caccia del 249 Sqd abbattevano un secondo Airone in versione "soccorso", con la "registrazione civile" I-POLA, inviato a soccorrere l'equipaggio del primo. Ricordava il ''Sergeant'' Etchells, in ''249 at Malta'':
{{Citazione|Abbattei un Cant Z506 vicino alla Sicilia, che aveva croci rosse sulle sue ali, ed era apparentemente un aereo-soccorso. Il mio ''Squadron Leader'' Barton disapprovò, ma l'ufficiale AOC mi diede ragione. Io non vidi le croci rosse sulle ali e non so se - in caso le avessi viste - questo avrebbe fatto qualche differenza.<ref>Cull 2004, pp. 10-11.</ref>}}
L'8 settembre [[1943]] gli "Aironi" operativi superstiti erano una settantina, tutti nell'aviazione della Regia Marina.<ref name = "De Marchi p. 20">De Marchi 1994, p. 20.</ref>
Una quarantina di "506" erano dislocati al centro-nord o in zone soggette ad influenza germanica. I tedeschi mostrano subito interesse per il CANT e requisiscono tutti gli esemplari su cui riescono a mettere le mani. Molti vengono impiegati nell'Alto Adriatico, soprattutto per salvataggi in mare e trasporto feriti. Alcuni 506C catturati a Vigna di Valle vengono trasferiti a Venezia ed utilizzati per voli di inquadramento della [[flak]] e per collegamenti con [[Pola]], [[Trieste]] e la [[Dalmazia]], fino al 1944.<ref name="De Marchi p. 20"/> Il reparto Egeo della RSI ne ripristinò alcuni. La Luftwaffe impiego gli "Aironi" anche in Germania, in Polonia, in Francia e sulle isole greche.<ref name="De Marchi p. 20"/> I CANT della 171ª Squadriglia continuarono ad effettuare missioni di soccorso e salvataggio in mare dalla base di [[Tolone]] con equipaggi misti. Alcuni "506" catturati dai tedeschi, con equipaggi italiani, operarono sul [[Mar Baltico]], nel 1944, pattugliando gli accessi di [[Peenemünde]], sito delle bombe volanti [[V2 (Aggregat 4)|V-2]].<ref name="De Marchi p. 21" />.
L'82º Gruppo Autonomo Idrovolanti, dell'[[Aeronautica Cobelligerante Italiana]] operò con CANCANT Z.506.
 
==== Periodo postbellico ====