Umbri: differenze tra le versioni

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Gli '''Umbri''' furono un popolo [[italici|italico]] che si ritiene giunto in Italia nel [[II millennio a.C.]] e che si sovrappose e si sostituì a quelli presenti (in [[Umbria]] la presenza dell'uomo è attestata sin dal primo [[Paleolitico]]). Parlavano una [[lingua indoeuropea]] del [[Lingue osco-umbre|gruppo osco-umbro]], l'[[Lingua umbra|umbro]], scritta con alfabeto proprio di derivazione greco-occidentale<ref>{{cita web|http://www.omniglot.com/writing/olditalic.htm#umbrian|L'alfabeto umbro su Omniglot.com|16-01-2009}}</ref>, non molto dissimile dagli altri alfabeti italici.
 
Occuparono un'area che in epoca classica si estendeva dall'alta e media [[valle del Tevere]] fino al [[mar Adriatico]], comprendendo anche l'odierna [[Romagna]]: delimitata dal Tevere ad ovest e dall'Adriatico ad est; in precedenza avevano occupato anche alcunii territori orientali dell'odierna [[Toscana]] e della [[Valle Padana]]; poi l'espansione di [[Celti]] ed [[Etruschi]] confinò gli Umbri alla zona ad est del medio corso del [[Tevere]], mentre ad ovest del fiume fioriva la potenza etrusca.
 
== Etnonimo ==
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=== Le origini e la "Grande Umbria" (X-IV secolo a.C.) ===
{{vedi anche|Osco-umbri}}
L'ingresso dei popoli osco-umbri in [[Italia]], provenienti dall'[[Europa centro-orientale]] dove si cristallizzarono come gruppo linguistico autonomo all'interno della famiglia [[Indoeuropei|indoeuropea]], è generalmente collocato nella seconda metà del [[II millennio a.C.]], probabilmente intorno al [[XII secolo a.C.]]. L'arrivo degli Osco-umbri in Italia è iniziato con lo sviluppo della [[cultura protovillanoviana]] (cultura [[protocelti|protoceltica]]). Gli insediamenti storici degli Umbri, soprattutto nella fase della "Grande Umbria", coincidono sostanzialmente con alcuni insediamenti delll'area proto-villanoviana<ref>Francisco Villar, ''Gli Indoeuropei e le origini dell'Europa'', pp. 479-480.</ref>.
 
Descrivendone l'origine, [[Plinio il Vecchio]] afferma:
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{{Citazione|La popolazione umbra è ritenuta la più antica d'Italia, si crede infatti che gli Umbri fossero stati chiamati Ombrici dai Greci perché sarebbero sopravvissuti alle piogge quando la terra fu inondata. È attestato che gli Etruschi sottomisero trecento città umbre|[[Plinio il Vecchio]], ''[[Naturalis historia]]'', [[s:la:Naturalis Historia - Liber III#112|III, 112-113]]|''Umbrorum gens antiquissima Italiae existimatur, ut quos Ombrios a Graecis putent dictos, quod in inundatione terrarum imbribus superfuissent. Trecenta eorum oppida Tusci debellasse reperiuntur.''|lingua=la}}
 
Questa descrizione, è oggi considerata con attenzione. Sebbene sia certo che la zona fosse abitata già da millenni prima dell'arrivo degli [[Indoeuropei]], ai tempi di Plinio gli Umbri erano oramai la popolazione "più antica d'Italia" tra quelle allora esistenti nella penisola italica, cioè [[Italici]] ed [[Etruschi]]. Inizialmente gli Umbri avevano occupato anche i territori dell'odierna [[Toscana]] e della [[Valle Padana]], solo successivamente conquistati daida [[Etruschi]] e [[Galli]] (questo territorio viene chiamato "Grande Umbria"), ed anche alcune parti della [[Sabina]], da dove furono cacciati dagli [[Aborigeni (mitologia)|Aborigeni]].<ref>[[Dionigi di Alicarnasso]], [[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]], I 16.1</ref>
 
Le conoscenze che si hanno fino ad ora sul popolo umbro, emergono attraverso i dati combinati delle fonti storiche ([[Scilace]], [[Erodoto]], [[Dionigi di Alicarnasso|Dionisio di Alicarnasso]], [[Strabone]], [[Plinio il Vecchio]], etc.) dei rinvenimenti epigrafici e delle evidenze archeologiche.
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Dionisio d'Alicamasso in "Antichità Romane", parlando degli Aborigeni afferma che: " ... gli Umbri sono un popolo antichissimo stanziato nel cuore dell'Italia attorno al "lacus Cutiliae" nella Sabina".
Teopompo nel "Libro delle Storie di Filippo" afferma che alcune popolazioni costiere erano di costumi effeminati. "Il popolo degli Umbri [che viveva lungo l'Adriatico] ha un tenore di vita paragonabile ai Lidi, disponendo di buona terra, grazie alla quale ha conseguito prosperità."
 
Dagli Etruschi ebbero uno sviluppo economico intorno al VII secolo a.C. che portò questo popolo da un sistema di vita nomade e aggregativa raccolta in villaggi formati da capanne (periodo protourbano) collocati nelle colline degli Appennini e sulle alture (castellieri) ad una forma di vita urbana costituita da grossi nuclei abitativi fortificati (Totae), impiantati in aree fertili e percorse da importanti vie per i commerci.
Dalle tavole eugubine si può ricostruire l'evoluzione dell'organizzazione delle città umbre in decuvie come le decuvie Atiesiat, derivata dalla località d'Atiersio (Attiggio di [[Fabriano]]), Casilate, dall'agro Casilino e Peiediate; altre decuvie risentono del sistema gentilizio e hanno la forma plurale come la decuvia dei Clavernii (Klaverniur Chiaserna di [[Cantiano]]), dei Peraznani, situati oltre l'Esino, quindi zona di Jesi..
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Inizialmente organizzati soprattutto in piccoli [[Fortezza di collina|villaggi fortificati posti sulle alture]], attorno [[X secolo a.C.|X]]-[[IX secolo a.C.]] gli Umbri iniziarono ad aggregarsi in città; tra queste si contano [[Asisium]], [[Fanum Fortunae]], [[Fulginium]] (o [[Fulginia]]), [[Ikuvium]], [[Interamna Nahars]], [[Kamars]], [[Luceoli]], [[Mevania]], [[Mevaniola]], [[Narni|Narnia Nahars]], [[Nocera Umbra|Noukria]], [[Ostra antica|Ostra]], [[Pisaurum]], [[Plestia]], [[Sarsina]], [[Spoletium]], [[Tarsina]], [[Tifernum]], [[Tutere]], [[Vettona]]. Si trattava di [[città-Stato]] federate tra loro; secondo [[Strabone]], [[Giustino (filosofo)|Giustino]] e [[Gaio Plinio Secondo|Plinio]], tra le città fondate dagli Umbri vi sarebbero, tra le altre, [[Rimini]], [[Ravenna]]<ref name=Fabbi>Ansano Fabbi, ''Antichità umbre''.</ref> e [[Budrio]]<ref>[[Gaio Plinio Secondo|Plinio il vecchio]], ''Naturalis historia'', [[s:la:Naturalis Historia - Liber III#115|III, 115]]</ref>; [[Servio]] dice che anche [[Mantova]] era una città umbra<ref name=Fabbi />.
 
NelDopo tempol'arrivo degli [[Etruschi]], che tolsero agli Umbri i territori occidentali, degliquelli Umbridell'attuale [[Toscana]] e dell'[[Etruria|Etruria tiberina]], il loro territorio andaronoandò restringendosi gradualmente anche a oriente, a sud e ad est, a seguito dell'espansionismo dei [[Sabini]] e dei [[Piceni]] (entrambi in realtà derivati dagli umbri stessi attraverso l'istituto del ''[[ver sacrum]]''<ref name=AncillottiCerri>Augusto Ancillotti, Romolo Cerri, ''Le tavole di Gubbio e la civiltà degli Umbri''</ref>) e dei [[Senoni|Galli Senoni]].
 
=== La conquista romana ===