Appercezione: differenze tra le versioni

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[[File:Brow Chakra Rajasthan 18th Century.JPG|upright=1.1|thumb|La [[vista|visione]] superiore della [[mente]], talora assimilata a un [[terzo occhio (esoterismo)|terzo occhio]], come sostenuto anche nella tradizione [[filosofia occidentale|occidentale]] da [[Bonaventura di Bagnoregio|San Bonaventura]]<ref>Vincenzo Capodiferro, ''Tractatus Psycho-phaenomenologicus'', § A.6, Editrice GDS, 2018.</ref>]]
Il termine '''appercezione''' sta a indicare una forma particolare di [[percezione (filosofia)|percezione]] mentale, che si distingue per chiarezza e consapevolezza di sé. Fu introdotto dal filosofo [[Leibniz]] per definire la "percezione della percezione", ossia la percezione ''massima'' perché situata al più alto livello di [[autocoscienza]].<ref name=treccani>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/appercezione_%28Enciclopedia-Italiana%29/|autore=[[Pantaleo Carabellese]]|titolo=Appercezione|anno=1929}}</ref> In [[Immanuel Kant|Kant]] è nota altrimenti come "''Io penso''".<ref name=treccani/>