Guerra dei contadini tedeschi: differenze tra le versioni

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La '''guerra dei contadini''' (in [[lingua tedesca|tedesco]], ''der deutsche Bauernkrieg'') fu una rivolta popolare nell'[[Europa rinascimentale]], più precisamente nel [[Sacro Romano Impero]], che si svolse tra il [[1524]] e il [[1525|1526]]. La guerra consistette, come per il precedente movimento ''[[Lega della scarpa|Bundschuh]]'' ([[Lega della scarpa]]), e come per le [[guerre hussite]], in un insieme di rivolte economiche e religiose, da parte di contadini, abitanti delle città, e nobili. Il movimento non possedeva un programma comune.
 
Il conflitto, che si svolse principalmente nelle aree meridionali, centrali e occidentali dell'odierna [[Germania]], ma che influenzò anche aree confinanti delle odierne [[Svizzera]] e [[Austria]] comprese l'odierno [[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]] (ove si distinse [[Michael Gaismair]]) e parte del [[Trentino]] (dove prese il nome di "Guerra rustica" o "guerra dei carneri" e dalla quale si distinse la figura di [[Francesco V di CastelaltoCastellalto]]), coinvolse al suo apice, nella primavera-estate del [[1525]], un numero stimato intorno ai 300.000 contadini insorti. Le fonti dell'epoca stimano in 100.000 il numero dei morti.
 
La guerra trovò ragioni etiche, teoriche e teologiche nella [[riforma protestante]], le cui critiche ai privilegi e alla corruzione della [[Chiesa Cattolica Romana]] sfidarono l'ordine religioso e politico costituito.