Filippo Biganzoli: differenze tra le versioni
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Milanese, si mise in luce all'Esposizione nazionale di Belle Arti di Napoli del 1877 con una statuetta in marmo raffigurante Manzoni e con un'altra scultura rappresentante una scimmia in una posa bizzarra intitolata ''Chi è in difetto è in sospetto''; espose il gruppo scultoreo ''Il furto dell'uva'' a Torino nel 1880. All'[[Esposizione Nazionale di Milano 1881|Esposizione Nazionale di Milano]] del 1881 presentò il gruppo ''Nella vigna altrui'', un gesso dal titolo ''Ancora schiavi!'' (episodio della guerra del 1849) e la statuetta ''Humboldt''.<ref >{{Cita libro
|titolo = Catalogo ufficiale della Esposizione Nazionale del 1881 in Milano: belle arti
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|url = https://archive.org/details/catalogoufficial00mila/page/n7
|editore = Edoardo Sonzogno
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Considerato ai suoi tempi un bravo ritrattista, scolpì un busto di re [[Vittorio Emanuele II]] esposto a Milano, un ritratto del naturalista e direttore del [[Museo civico di storia naturale di Milano]] [[Giorgio Jan]] (post 1867), ancora oggi visibile presso quel museo. Molto apprezzate furono la statua del Marchese Vitaliano Crivelli e il ''Bambino Salazar'' al [[Cimitero Monumentale di Milano]]. Alla [[Galleria d'Arte Moderna di Milano]] è esposto il busto ''Laudomia'' (1865).
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