Marigliano: differenze tra le versioni

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Il primo documento che attesta l'esistenza di Marigliano risale al 27 marzo [[917]]: è un atto, scritto su [[pergamena]], di donazione di un fondo nei pressi di ''Marilianum''. Sempre al [[X secolo]] appartengono altri documenti attestanti l'esistenza anche di due casali (attualmente sue frazioni): ''Casa-Ferrea'' (Casaferro) e ''Faibanum'' (Faibano).
 
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=== La dominazione normanna e angioina ===
Il [[Ducato di Napoli]], di cui Marigliano ed altre terre della [[Terra di Lavoro|Liburia]] facevano parte, subì l'invasione [[Normanni|normanna]] nel [[1132]], quando il Duca [[Sergio VII di Napoli|Sergio VII]] si sottomise a [[Ruggero II di Sicilia]]. L'area venne trasformata in feudo ed assegnata al normanno Ruggero di Medania, [[conte di Acerra]]. A questi successe poi Riccardo, cognato di re [[Tancredi di Sicilia|Tancredi]].
 
In seguito alla conquista del [[Regno di Sicilia|Regno normanno di Sicilia]] da parte di [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]], Marigliano passò sotto dominio [[Suebi|svevo]]. Nel [[1197]], proprio Enrico VI costrinse il signore di Marigliano [[Riccardo di Acerra]] (ultimo rappresentante della dinastia normanna) ad essere prima trascinato da un cavallo per le vie di [[Capua]] e poi ad essere impiccato a testa in giù.
 
Le sue terre passarono così a [[Diopoldo d'Acerra]], che consegnò materialmente Riccardo ad Enrico VI. Diopoldo fu successivamente imprigionato da [[Federico II di Svevia|Federico II]] e privato delle terre, che vennero date al [[conte]] di [[Aquino]] Tommaso, che le trasferì a sua volta al nipote Tommaso. Questi le tenne fino al 24 aprile [[1274]], quando il Regno svevo venne conquistato da [[Carlo I d'Angiò]].
 
Questi passò il feudo di cui Marigliano era parte al [[conte]] [[Roberto di Alverno]]. Il figlio di Tommaso II d'Aquino, Adinulfo, riuscì ad entrare nelle grazie di [[Carlo II d'Angiò|Carlo II]] e si impossessò dell'acerrano e del mariglianese. Adinulfo si macchiò poi di fellonia ed i feudi furono ceduti (assieme al [[Principato di Salerno]]) a [[Filippo I d'Angiò|Filippo I]], figlio di Carlo I. A Filippo I successe il figlio [[Roberto di Taranto|Roberto]] e, quindi, il fratello [[Filippo II d'Angiò|Filippo II]].
 
Nel [[1348]] le terre del napoletano, dell'acerrano e del mariglianese furono saccheggiate dall'esercito ungherese di [[Luigi I d'Ungheria|Luigi I]], intenzionato a vendicare il fratello [[Andrea d'Ungheria|Andrea]], marito di [[Giovanna I di Napoli|Giovanna I]] e ucciso nel [[1345]].
 
A Filippo II successe il nipote [[Giacomo Del Balzo]], che si trovò a scontrarsi due volte proprio contro la regina Giovanna I, accorsa in aiuto di [[Ugone Sanseverino]] (a cui Giacomo aveva sottratto [[Matera]]). L'acerrano ed il mariglianese finirono per essere assegnate ad [[Ottone IV di Brunswick-Grubenhagen|Ottone di Brunswick]], [[Ducato di Sassonia|duca di Sassonia]] e quarto marito di Giovanna I.
 
In seguito alla lotta fra Giovanna (sostenitrice dell'[[Antipapa Clemente VII]]) e [[Carlo III di Napoli|Carlo di Durazzo]] (sostenitore di [[Papa Urbano VI]]) ed alla vittoria di quest'ultimo, Marigliano venne venduta a [[Raimondo Orsini Del Balzo|Ramondello Orsini del Balzo]]. Dopo la morte di questi, le terre vennero confiscate da re [[Ladislao I di Napoli|Ladislao I]] e vendute ad [[Annecchino Mormile]] di Napoli per 7.700 ducati d'oro.
 
Il 7 giugno [[1421]], il feudo di Marigliano fu assediato dai mercenari di [[Braccio da Montone]], assoldato da [[Giovanna II di Napoli|Giovanna II]] per strapparlo al ribelle Mormile, sostenitore del duca [[Ludovico d'Angiò]] al trono di Napoli.
 
=== Il periodo aragonese ===