Emilio De Bono: differenze tra le versioni

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===Prima guerra mondiale===
[[File:Emilio De Bono in divisa da alpino.jpg|thumb|left|Emilio De Bono in divisa da alpino]]
Promosso [[colonnello]] dei [[Bersaglieri]] nel 1915, prese parte alla [[Prima guerra mondiale]], dove ottenne una prima medaglia d'argento al valor militare sul [[Carso]] già nel 1915.
 
Passato a comandare la [[Brigata Trapani]], nel 1916 fu promosso maggior generale ([[generale di brigata]]) e si distinse nella presa di [[Gorizia]] nel [[1916]], ottenendo una seconda medaglia d'argento. Ebbe poi il comando della Brigata Savona, della 38ª Divisione e, nel marzo del 1918, del IX Corpo d'Armata, incaricato della difesa del [[Monte Grappa]]. Fu allora che, per galvanizzare le truppe, compose il testo della celebre canzone "''[[Canzone del Grappa|Monte Grappa, tu sei la mia patria]]''", musicata da [[Antonio Meneghetti]].
 
La vittoriosa resistenza contro gli Austriaci nella [[Battaglia del Solstizio]] del giugno 1918 gli fruttò la croce di commendatore dell'Ordine Militare di Savoia. Promosso Tenente Generale (generale di divisione, ma incaricato di Corpo d'Armata) nell'estate dello stesso anno, ebbe una terza medaglia d'argento al valor militare per il contributo dato alla vittoria finale mediante la difesa del Grappa.
 
===Adesione al fascismo e ''Quadrumviro''===
Dopo l'armistizio, nel [[1919]], ebbe il comando del XXII Corpo d'Armata e poi del Corpo d'Armata di Verona. Collocato in Posizione Ausiliaria nel [[1920]], non accettando di sentirsi messo da parte, cominciò a interessarsi alla politica e si unì al nascente [[Partito Nazionale Fascista]]. In realtà, il partito di Mussolini non fu però la prima scelta politica di De Bono, ma tanto più un ripiego. Il generale, infatti, si era precedentemente recato da rappresentanti del Partito Popolare per chiedere se avessero avuto necessità di un Ministro della Guerra. Non contento, De Bono fu visto anche recarsi in piazza Duomo 23, presso l'abitazione di [[Filippo Turati]], per rivolgere ai socialisti la medesima domanda.<ref>''Generali,'' Domenico Quirico, Oscar Mondadori, pag. 302.</ref>