Castello di Saint-Cloud: differenze tra le versioni

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I Gondi erano una famiglia di banchieri fiorentini stabilitisi a Lione durante i primi anni del [[XVI secolo|sedicesimo secolo]], giunti alla corte della Francia nel 1543, al seguito di [[Caterina de' Medici]]. Negli anni settanta del secolo, la regina offrì a Girolamo di Gondi una dimora a Saint-Cloud, l'hôtel d'Aulnay, che si trasformò nel nucleo del futuro castello con un'ala ad angolo che si protendeva verso una terrazza. La facciata principale affacciava a sud, con un'ala che terminava in un padiglione che permetteva una vista panoramica sulla Senna. [[Enrico III di Francia]] si installò in questa casa per condurre l'[[assedio di Parigi (1590)|assedio di Parigi]] durante le [[guerre di religione francesi]] e qui venne assassinato dal monaco domenicano Jacques Clément.
 
Dopo la morte di Girolamo di Gondi nel 1604 l'edificio venne venduto nel 1618 dadal figlio Giovanni Battista II de Gondi a [[Jean de Bueil]], conte di Sancerre, che morì poco dopo. Il castello fu allora ricomprato da [[Jean-François Paul de Gondi|Jean François Paul de Gondi]], arcivescovo di Parigi. L'arcivescovo abbellì molto il complesso, in particolare i giardini grazie all'opera di Thomas Francine.
 
Dopo la morte di Giovanni Francesco di Gondi, nel 1654, l'edificio venne ereditato da [[Filippo Emanuele di Gondi]] e poi da suo nipote [[Henri de Gondi|Henri de Gondi, Duca di Retz]], che vendette la proprietà nel 1655 a Barthélemy Hervart, un banchiere d'origine tedesca che era allora intendente delle finanze. Questi ingrandì il parco a dodici ettari realizzando ingenti opere di ricostruzione, tra le quali una grande cascata, diversa da quella attualmente esistente nel parco.