Dialetti della Campagna e Marittima: differenze tra le versioni

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Con '''[[dialetto]] ciociaro'''{{ISO 639}}, in passato noto anche come '''campanino'''<ref>[http://books.google.it/books?id=rM0FAAAAQAAJ&pg=PA318&dq=campanino&as_brr=1 Re Z., La vita di Cola di Rienzo]</ref>, s'intende l'insieme delle [[Varietà (linguistica)|varietà linguistiche]] [[Lingue romanze|romanze]] appartenenti al raggruppamento dei [[dialetti italiani mediani]] parlati nel nord della [[Provincia di Frosinone]], in quel territorio che ricadeva nell'antica ''[[Campagna e Marittima]]'', comprendente anche parte della [[provincia di Roma]] e della [[Provincia di Latina]]. L'espressione, peraltro scarsamente utilizzata in [[linguistica]], indica anche altre parlate dei comuni della provincia di Frosinone.<ref>{{cita web |url=http://www.ciociari.com/VecchioEco/il_dialetto_ciociaro.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=13 novembre 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081113034100/http://www.ciociari.com/VecchioEco/il_dialetto_ciociaro.htm |dataarchivio=13 novembre 2008 }}, [http://www.viselli.it/dialetto.htm], {{cita web |url=http://www.ciociaria.it/index.php?option=com_content&task=view&id=16&Itemid=36 |titolo=Copia archiviata |accesso=13 novembre 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080922094219/http://www.ciociaria.it/index.php?option=com_content&task=view&id=16&Itemid=36 |dataarchivio=22 settembre 2008 }}</ref>. Nella parte del Lazio appartenuta al Regno di Napoli (ad es sora, isola Liri e Cassino in provincia di Frosinone, Sperlonga, Formia, Gaeta, Minturno e Casteforte in provincia di Latina) si parlano dialetti campani o campano-abruzzesi con presenza, però, di alcuni elementi in accordo con le parlate "campanine", ciò dovuto probabilmente alle varie affinità strutturali dei dialetti dei paesi collocati lungo il confine pontificio/borbonico.
 
Il ciociaro viene ancora oggi parlato in [[Canada]] dagli anziani appartenenti alla comunità ciociara, particolarmente vasta nelle provincia dell'[[Ontario]] e a [[Montréal]].
 
==Fonologia==
A volte ambiguamente identificato come ''dialetto ciociaresco ''<ref>Giammarco E., ''Profilo dei dialetti italiani'', [[Consiglio Nazionale delle Ricerche|CNR]] - Pacini ed., Pisa 1979: a pag. 87 l'autore parla di un ''dominio laziale di tipo ciociaresco'' che condivide con l'abruzzese le metafonie da ''-ī'' e ''-ŭ'' finali delle mediane e di ''a''.</ref><ref>Il Giammarco poi denomina anche ''ciociaresco'' un gruppo di parlate esclusive dei [[dialetti italiani meridionali]] foneticamente divergenti ma unite dalla «metafonia sabina» o «di tipo ciociaresco» e da un sostrato lessicale al dialetto [[abruzzese occidentale]], il ''[[dialetto sorano|sorano]]'' e l<nowiki>'</nowiki>''arpinate''.</ref>, in realtà l'espressione più propria è ''dialetto ciociaro'' perché con ''ciociaresco'' si indica un tipo di metafonia conosciuta anche come ''metafonia sabina'' tipica di molti [[dialetti italiani mediani|dialetti mediani]] e presente in alcuni [[dialetti italiani meridionali|dialetti meridionali]]. Si differenzia entro delle linee immaginarie che lo separano dai [[dialetti campani]], dal [[dialetto romanesco|romanesco]] e, più debolmente, dal [[dialetti dei Castelli romani|dialetto dei Castelli]] e dal [[dialetto sublacense|sublacense]]. Con i [[dialetti italiani meridionali|meridionali]] condivide la sonorizzazione della sorda dopo N (montone > mondone) e la posposizione del pronome personale possessivo (''mio'' padre > patre''mo'') mentre per la quasi totale assenza sia dello [[schwa]]<ref>La finale muta è tuttavia registrata attualmente nei dialetti di [[Frosinone]], [[Alatri]], [[Amaseno]] e [[Monte San Giovanni Campano]] mentre torna la regola mediana con l'atona finale in -o e -u a [[Ceccano]] e [[Veroli]].</ref> (salvo [[Frosinone]] e pochi altri centri), sia della riduzione delle [[lingua latina|latine]] PL - CL > kj<ref>La riduzione delle latine PL - CL > kj (es. ''chiù'' per ''più'', dal [[lingua latina|latino]] ''plus'') segna un'isoglossa a sud della quale il fenomeno si verifica, che sembra solcare fedelmente nella provincia di Frosinone il confine tra lo [[Stato Pontificio]] e il [[Regno di Napoli]], con le eccezioni di [[Veroli]], [[Castro dei Volsci]] (cfr. Merlo C., ''op. cit.'', 1978, p. 132) e [[Frosinone]]. È inoltre da rilevare per il dialetto frusinate la presenza di tratti metafonetici di tipo napoletano, tipici dei [[dialetti italiani meridionali|dialetti meridionali]] (tiempe per tempo).</ref>, è incluso nel gruppo dell'[[italiano centrale]]. Un confine meridionale intuitivo è delineato dalla fascia [[Veroli]]-[[Amaseno]]-[[Monte San Biagio (Italia)|Monte San Biagio]]: a sud di questo confine, come già ribadito prevale un dialetto affine al campano, che ha comunque ancora qualche elemento del dialetto ciociaro. I dialetti di [[Terracina]] e [[San Felice Circeo]], pur presentando notevoli affinità, non possono essere ricompresi nel gruppo ciociaro propriamente detto, ma costituiscono una varietà locale di transizione tra il gruppo mediano e quello meridionale: essi infatti presentano la caduta delle vocali finali ma molti vocaboli in comune con l'area romana, soprattutto per via della vicinanza con l'area pontina, che è stata "romanizzata" durante il fascismo. Il confine nord è rappresentato dalla linea immaginaria [[Vallepietra]]-[[Valmontone]]-[[Velletri]] dove si distingue dal sublacense per la totale assenza del [[vocalismo arcaico]], tipico dei [[dialetti umbri]] e del [[dialetto sabino|sabino]], e dai [[dialetti dei Castelli Romani]] che invece si caratterizzano per la presenza della [[metafonia napoletana]] ([[Albano Laziale|Albano]], [[Ariccia]], [[Genzano di Roma]], [[Nemi]], [[Lanuvio]], [[Velletri]]) o di tracce di vocalismo arcaico ([[Marino (Italia)|Marino]]).<ref name=autogenerato1>Pellegrini G., ''Carta dei dialetti d'Italia'', [[Consiglio Nazionale delle Ricerche|CNR]] - Pacini ed., Pisa 1977</ref><ref>Giammarco E., ''Profilo dei dialetti italiani'', [[Consiglio Nazionale delle Ricerche|CNR]] - Pacini ed., Pisa 1979</ref><ref>AA. VV. ''Guida d'Italia - Lazio'', Touring Club Italiano, 1935.</ref><ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.velletrano.it/Atlante%20Linguistico2/a-campana.htm Poesia in dialetto veliterno] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
 
===Metafonia di tipo «ciociaresco» o «metafonia sabina»===