Gianni Rodari: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
{{Citazione|''In principio la terra era tutta sbagliata...''|Gianni Rodari, ''Storia Universale''<ref>G. Rodari, ''[[Favole al telefono]]'', Torino, Einaudi, 1962, p. 156.</ref>}}
Gianni Rodari nacque il 23 ottobre [[1920]] a [[Omegna]], sul [[lago d'Orta]], da Giuseppe Rodari, fornaio che possedeva il negozio in via Mazzini, via principale di Omegna, sposato in seconde nozze con Maddalena Aricocchi, commessa nella bottega paterna. Oggi sulla parete della sua casa natale che dà sulla strada c'è una targa che lo ricorda. Poiché i genitori stavano in negozio venne seguito nel corso della sua infanzia da una balia di [[Pettenasco]]. A Omegna frequentò le prime quattro classi elementari ma poi, in seguito alla morte del padre per broncopolmonite (nel [[1929]]), si trasferì a [[Gavirate]] in [[provincia di Varese]], paese natale della madre, a nove anni, con il fratello Cesare (1921-1982).
 
In seguito la madre cedette l'attività del marito al fratellastro di Gianni, Mario (1908-1966), nato dalle prime nozze del padre. Nel [[1931]] la madre lo fece entrare nel [[seminario]] [[chiesa cattolica|cattolico]] di [[Pietro da Verona|San Pietro Martire]] di [[Seveso]] in [[provincia di Milano]], ma comprese ben presto che non era la strada giusta per il figlio e nel [[1934]] lo iscrisse alle [[Liceo delle scienze umane|magistrali]]. Erano anche anni di passione musicale, Rodari prendeva lezioni di violino. Con alcuni amici formò un trio e cominciò a suonare nelle osterie e nei cortili della zona, ma la madre non lo incoraggiò.