Wilhelm Canaris: differenze tra le versioni
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Dopo l'inizio della guerra fra Germania e [[Polonia]], visita il fronte ed è testimone delle atrocità e dei [[Crimine di guerra|crimini di guerra]] commessi dalle squadre della morte dalle SS. Assiste all'incendio della sinagoga di [[Będzin]] e alla morte dei residenti [[ebrei]] della città. Riceve anche numerosi rapporti da agenti dell'Abwehr su molti altri omicidi di massa in tutto il territorio polacco controllato dalla Wehrmacht. Sconvolto dallo sviluppo della situazione bellica e politica, riunisce attorno a sé ufficiali dell'esercito e funzionari governativi antinazisti, allo scopo di eliminare Hitler e trattare una resa onorevole con gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]]. Ne nascerà il fallito [[complotto del 20 luglio]] [[1944]], dal quale il dittatore esce illeso.
Dalla feroce caccia ai cospiratori che segue, non sfugge Canaris. Il pomeriggio del 23 luglio [[Walter Schellenberg]], comandante dell'Abwehr dal febbraio 1944, si presenta a casa dell'ammiraglio, alla periferia di [[Berlino]]. Trasferito all'Accademia della Gestapo di [[Fürstenberg/Havel]], vi rimane recluso fino al 7 febbraio [[1945]]. Portato al [[campo di concentramento di Flossenbürg]], vicino al confine cecoslovacco, viene ammanettato, incatenato alle caviglie e rinchiuso nella cella numero 22. La sera dell'8 aprile, dopo l'ennesimo interrogatorio con torture, un esanime Canaris batteva sul muro, a beneficio del compagno di prigionia della cella numero 21, un ultimo messaggio:
== Canaris nella cultura di massa ==
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