Commedia dell'arte: differenze tra le versioni

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A partire dai registi russi [[Vsevolod Emil'evič Mejerchol'd|Mejerhold]] e [[Evgenij Bagrationovič Vachtangov|Vachtangov]] passando attraverso il francese [[Jacques Copeau]] e l'austriaco [[Max Reinhardt]] si arriva alla grande intuizione di [[Giorgio Strehler]] che nel [[1947]] ne fece una bandiera della rinascita della [[cultura italiana]] dopo la guerra con il celebre allestimento di ''[[Il servitore di due padroni|Arlecchino Servitore di due Padroni]]'' che ha visto nel tempo protagonisti del ruolo di Arlecchino Marcello Moretti, Ferruccio Soleri e attualmente Enrico Bonavera.
Il lavoro di Giorgio Strehler ha trovato spunto dalle ricerche di [[Ludovico Zorzi]] e [[Gianfranco De Bosio]] al CUT di Padova, a cui si erano affiancati l'Arte plastica di Amleto Sartori per lo studio, la ricerca e la creazione di maschere originali, e [[Jacques Lecoq]], mimo e pedagogo a cui si deve lo studio posturale, cinesico e gestuale dei vari caratteri.
Amleto Sartori e il figlio Donato, – creatori delle maschere del 'Servitore di due Padroni' – hanno dato vita ad uno straordinario Centro Maschere e Strutture Gestuali, ad Abano Terme (PD); punto di riferimento e scuola per tutti coloro che si interessano e si avvicinano all' Arte della Maschera.
 
Altro grande riscopritore della commedia dell'arte fu [[Giovanni Poli]], regista fondatore della compagnia e scuola di teatro a l'[[Avogaria]] di Venezia, recuperò e riscrisse partiture teatrali del Cinquecento, mettendo in scena tra i tanti spettacoli, soprattutto la celebre "Commedia degli Zanni" rappresentata poi in tutto il mondo dalla stessa compagnia e per la quale Poli ottenne il prestigioso Premio per la migliore regia al Festival del Thèatre des Nations a Parigi nel 1960.