Tecnologia: differenze tra le versioni

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Nella seconda metà del XX secolo negli [[Stati Uniti]] e in [[Europa]] emergono progressivamente posizioni molto critiche nei confronti di un progresso sia tecnologico sia scientifico che trova nella bomba nucleare la sua conclusione più drammatica. L'idea di progresso, resa universale dall'illuminismo e dalla rivoluzione francese, entra in crisi di fronte a tre ordini di problemi: la mancanza di controllo sociale sulla scienza e sulla tecnologia; la compatibilità o incompatibilità ambientale dello sviluppo tecnologico; l'accessibilità o inaccessibilità all'innovazione tecnologica da parte delle popolazioni in ritardo di sviluppo. La scienza e la tecnologia perdono la loro condizione di neutralità («hanno conosciuto il peccato» per dirla con J. R. [[Robert Oppenheimer|Oppenheimer]]) ed assumono aggettivazioni derivate da preferenze culturali o politiche. Così la tecnologia diventa ''alternativa'', ''dolce'' o ''adatta'' per quanti ritengono prioritario ricostruire condizioni di equilibrio tra uomo e natura, mentre resta alta, avanzata per quanti ritengono prioritaria l'efficienza economica.
 
== CaratteristicheDescrizione ==
L'uso del termine "tecnologia" è cambiato significativamente negli ultimi 200 anni. Prima del XX secolo, il termine era inconsueto nella lingua inglese, e di solito riferito alla descrizione o studio della tecnica.<ref>{{Cita libro|autore=George Crabb|titolo=Universal Technological Dictionary, or Familiar Explanation of the Terms Used in All Arts and Sciences.|anno=1823}}</ref> Il termine era spesso collegato all'educazione tecnica, come nel Massachussetts Institute of Technology.<ref>{{Cita libro|autore=Loretta H. Mannix|autore2=Julius Adams Stratton|titolo=Mind and Hand: The Birth of MIT|anno=2005}}</ref>
 
Il termine "tecnologia" ottenne rilievo nel XX secolo in concomitanza con la seconda rivoluzione industriale. Il significato di questa parola cambiò nei primi anni di questo secolo quando alcuni sociologi americani, a partire da Thorstein Veblen, tradussero l'idea del concetto tedesco di ''Technik'' in "tecnologia". Nelle lingue europee e nel tedesco, esiste una distinzione fra ''technik'' e ''technologie'' che è assente nell'inglese, che di solito traduce entrambi i termini come "tecnologia". Dagli anni Trenta del Novecento, "tecnologia" non si riferirà solo allo studio delle materie tecniche, ma alle materie tecniche stesse.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|titolo=Technik Comes to America: Changing Meanings of Technology Before 1930|rivista=Technology and Culture|volume=|numero=}}</ref>
 
Nel 1937, il sociologo americano Read Bain scrisse che «la tecnologia include tutti gli strumenti, macchine, utensili, armi, strumenti musicali, abitazioni, abiti, dispositivi di comunicazione e trasporto e l'abilità attraverso la quale noi produciamo e usiamo queste cose».<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|titolo=Technology and State Government|rivista=American Sociological Review|volume=|numero=}}</ref> La definizione di Bain rimane comune fra gli studiosi di oggi, specialmente fra i sociologi. Scienziati e ingegneri preferiscono definire la tecnologia come ''scienza applicata'', piuttosto che come ''le cose che le persone creano e usano''.<ref>{{Cita libro|autore=Donald A. MacKenzie|autore2=Judy Wajcman|titolo=The Social Shaping of Technology|edizione=2|anno=1999}}</ref> Più recentemente, gli studiosi hanno preso in prestito il concetto dei filosofi europei di "tecnique" per espandere il significato della tecnologia a varie forme di ragione strumentale, come nell'opera di Foucalt ''Tecnologie del sé. Un seminario con Michel Foucalt''.
 
Dizionari e studiosi hanno proposto una varietà di definizioni. Il ''Merriam-Webster Learner's Dictionary'' offre una definizione di questa parola: «l'uso della scienza nell'industria, ingegneria, ecc..., per inventare cose utili o per risolvere problemi» e «una macchina, componente di equipaggiamento, metodo, ecc..., che viene creato dalla tecnologia».<ref>{{Cita libro|titolo=Technology {{!}} Definition of Technology by Merriam-Webster}}</ref> Ursula Franklin, nel suo convegno ''Real World of Technology'' del 1989, diede un'altra definizione del concetto: «pratica, il modo in cui facciamo le cose».<ref>{{Cita libro|autore=Ursula Franklin|titolo=The Real World of Technology|anno=1999}}</ref> Il termine è spesso usato per implicare un campo specifico della tecnologia, o in riferimento all'alta tecnologia o solo elettronica di consumo, piuttosto che alla tecnologia nel suo insieme. Bernard Stiegler, in ''Technics and Time, 1'', definisce la tecnologia in due modi: «il perseguimento della vita per mezzo diverso dalla vita» e come «materia inorganica organizzata».<ref>{{Cita libro|autore=Bernard Stiegler|titolo=Technics and Time, 1: The Fault of Epimetheus|anno=1998}}</ref>
 
La parola "tecnologia" può anche essere usata in riferimento a un insieme di tecniche. In questo contesto, è lo stato corrente della conoscenza umana del come combinare le risorse per produrre prodotti desiderati, per risolvere problemi, soddisfare bisogni o desideri; essa include metodi di natura tecnica, abilità, processi, tecniche, strumenti e materiali grezzi. Quando questa parola viene combinata con un altro termine, come per esempio "tecnologia medica" o "tecnologia spaziale", si riferisce al rispettivo stato della conoscenza di quel campo e agli strumenti. "Tecnologia all'avanguardia" si riferisce all'alta tecnologia disponibile all'umanità in ogni campo.
 
La tecnologia può essere vista come un'attività che dà forma e cambiamento alla cultura.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Albert Borgmann|anno=2006|titolo=Technology as a Cultural Force: For Alena and Griffin|rivista=The Canadian Journal of Sociology|volume=|numero=}}</ref> Inoltre, la tecnologia è l'applicazione di matematica, scienza e arti per il beneficio della via per come è conosciuta. Un esempio moderno è il sorgere della tecnologia della comunicazione, che ha ridotto le barriere dell'interazione umana e come risultato ha aiutato la comparsa di nuove sottoculture; il sorgere della cybercultura trova le proprie basi nello sviluppo dell'Internet e del computer.<ref>{{Cita libro|autore=Jakub Macek|titolo=Defining Cyberculture}}</ref> Non tutta la tecnologia tuttavia potenzia la cultura in un modo creativo; la tecnologia può anche aiutare e facilitare l'oppressione politica e la guerra attraverso strumenti paragonabili alle pistole. In quanto attività culturale, la tecnologia precede sia la scienza che l'ingegneria, ognuna delle quali formalizza alcuni aspetti dello sforzo tecnologico.
 
Il termine "tecnologia" si trova spesso associato al termine "[[scienza]]", a volte tanto strettamente da confonderne il significato; questo perché il [[metodo scientifico]] è risultato storicamente uno strumento molto potente per produrre tecniche efficaci in maniera sistematica, e costituisce perciò al giorno d'oggi una importante sorgente di tecnologia. È chiaro tuttavia che né la scienza si identifica con la tecnologia, la quale ne è soltanto un prodotto, né ogni tecnologia è necessariamente basata su principi scientifici: è stato possibile sviluppare complessi sistemi di tecniche di notevole successo, che a buon diritto si possono definire "tecnologie", anche su basi puramente empiriche o euristiche (si pensi, ad esempio, alla tecnologia di produzione del vetro o a quella delle spade giapponesi). D'altro canto persino le tecnologie più rigorosamente scientifiche contengono spesso elementi di tipo empirico.
 
=== Caratteristiche ===
[[Marshall McLuhan]] in ''Gli strumenti del comunicare''<ref>[[Marshall McLuhan]] ''Understanding Media: The Extensions of Man'' McGraw-Hill, New York 1964 (trad. it. "Gli strumenti del comunicare", Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1990)</ref> offre una rappresentazione dell'evoluzione tecnologica come progressiva estensione del corpo umano, ed utilizza una definizione della tecnologia come modo di tradurre un sistema di conoscenza in un altro. La parola scritta, fondata sull'alfabeto fonetico, diventa una tecnologia che permette una estensione nello spazio e nel tempo della lingua parlata. Simmetricamente l'organizzazione (caratteristiche strutturali) e lo sviluppo della tecnologia sono del tutto analoghe a quelle del linguaggio parlato e scritto.