Colico: differenze tra le versioni
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→Secoli VI-X: Goti, Longobardi e Carolingi: piccola modifica con aggiunta del transito di Ottone III nel 996 |
X-XI secolo: l'importanza di Colico a livello territoriale: inserimento nuova sezione storica |
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Infine, è da ricordare il viaggio di Ottone III verso Roma, al fine di ricevere l'incoronazione da parte del Papa: l'imperatore transitò a Colico il 27 maggio 996.
=== X-XI secolo: l'importanza di Colico a livello territoriale ===
Risale al Mille, invece, una ''cartula vendicionis'', ovvero un atto di vendita. Un certo Giovanni, figlio di Giseverto e Grisencia, abitanti a ''Fameliarca'' (in Centoplagio), vendono ad Anperto, figlio di Lorenzone, e a Baroncio (entrambi residenti a Cosio), alcuni beni sparsi nella località. Il toponimo ''Fameliarca'', significante “prime famiglie”, indica oggi il nucleo storico di Fumiarga, posto a nord della chiesa.
Altro fatto rilevante è datato 1138, anno in cui il vescovo di Como Ardizzone consacrò la chiesa dell’Abbazia di Piona anche alla Madonna, in aggiunta alla già presente dedica a San Nicolò.
Si parla di ''castrum de Colego'' nel 1190: Enrico VI, successore di Federico Barbarossa, conferma ai fratelli Alberto, Giacomo e Alberico Vicedomini di Como numerosi privilegi su alcune terre, tra i quali spicca Colico. Qui, si specifica, è presente il maggiore dei castelli tra quelli della Bassa Valtellina, Valchiavenna e Alto Lario.
=== Negli anni 1200 ===
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