Michele Santoro: differenze tra le versioni

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[[File:Michele Santoro 1987 - Augusto De Luca photographer.jpg|thumb|left|upright=1.1| Michele Santoro nel 1987 in una foto di Augusto De Luca per il programma ''[[Samarcanda (programma televisivo)|Samarcanda]]'']]
=== CarrieraLa carriera televisiva ===
{{Citazione|Berlusconi! Io sono un dipendente del servizio pubblico, non sono un suo dipendente!|Santoro a Silvio Berlusconi durante una celebre puntata de ''Il raggio verde''}}
 
==== Anni novanta ====
In televisione, dopo una breve esperienza agli esteri del [[TG3]], dove fu anche vicedirettore della testata, ha realizzato speciali e settimanali su ''[[Tresette (programma televisivo)|Tresette]]'', ''[[Oggi dove]]'', ''[[Specialmente sul Tre]]'' e ''[[Tg terza]]''. È stato autore e conduttore di vari programmi come ''[[Samarcanda (programma televisivo)|Samarcanda]]'', ''[[Il rosso e il nero (programma televisivo)|Il rosso e il nero]]'' e ''[[Tempo reale (programma televisivo)|Tempo Reale]]''. Nel [[1991]] ha pubblicato il libro ''[[Oltre Samarcanda]]'' (Ed. Sperling & Kupfer) e nel [[1996]] ''[[Michele chi?]]'' (Ed. Baldini e Castoldi).
 
=== Il passaggio a Mediaset: ''Moby Dick'' ===
Con la vittoria de [[L'Ulivo]] alle [[Elezioni politiche italiane del 1996|elezioni del 1996]] cambiano i vertici del servizio pubblico ed i rapporti tra Santoro e Rai cominciano a raffreddarsi. Viene deciso di cancellare la struttura giornalistica di ''[[Tempo reale (programma televisivo)|Tempo reale]]'' ed il neo-presidente Rai, lo scrittore [[Enzo Siciliano]], sentendo che si parlava di Santoro, rispose ''Michele chi?''<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/08/29/rai-addio-santoro-va-da-berlusconi.html RAI ADDIO, SANTORO VA DA BERLUSCONI, la Repubblica, 29 agosto 1996 — pagina 9]</ref>. Nell'autunno del 1996 Santoro decide quindi di lasciare la Rai per passare a [[Mediaset]], dove diventa il direttore della testata giornalistica di ''[[Moby Dick (programma televisivo)|Moby Dick]]'', seguito dagli storici collaboratori [[Sandro Ruotolo]], [[Riccardo Iacona]], [[Corrado Formigli]] e con volti nuovi come [[Luisella Costamagna]], [[Pietro Suber]] e [[Laura Berlinguer]]<ref>{{Cita news|autore=|titolo=Moby Dick di Santoro|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/10/14/moby-dick-di-santoro.html|accesso=16 luglio 2013|data=14 ottobre 1996|pubblicazione=La Repubblica}}</ref>. ''Moby Dick'' viene trasmesso in prima serata su Italia 1, ma inizialmente non ottiene il successo sperato: il doppio appuntamento settimanale, il martedì ed il giovedì, viene ridotto al solo giovedì<ref>{{Cita news|autore=Alessandra Rota|titolo=Dimezzato il Moby Dick di Santoro|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/01/17/dimezzato-il-moby-dick-di-santoro.html|accesso=16 luglio 2013|data=17 gennaio 1997|pubblicazione=La Repubblica}}</ref> e la trasmissione viene spesso battuta dal programma concorrente di [[Lucia Annunziata]]<ref>{{Cita news|autore=Conti Paolo|titolo=E "Prima serata" batte ancora Moby Dick|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/gennaio/18/Prima_serata_batte_ancora_Moby_co_0_970118262.shtml |accesso=16 luglio 2013|data=18 gennaio 1997|pubblicazione=Corriere della Sera}}</ref>. Solo successivamente otterrà successo e sarà affiancato da ''[[Moby Dick (programma televisivo)|Moby's]]'', un puro reportage giornalistico senza dibattito in studio, in seconda serata su Italia 1.
Con la vittoria de [[L'Ulivo]] alle [[Elezioni politiche italiane del 1996|elezioni del 1996]] cambiano i vertici del servizio pubblico ed i rapporti tra Santoro e Rai cominciano a raffreddarsi. Viene deciso di cancellare la struttura giornalistica di ''[[Tempo reale (programma televisivo)|Tempo reale]]'' ed il neo-presidente Rai, lo scrittore [[Enzo Siciliano]], sentendo che si parlava di Santoro, rispose ''Michele chi?''<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/08/29/rai-addio-santoro-va-da-berlusconi.html RAI ADDIO, SANTORO VA DA BERLUSCONI, la Repubblica, 29 agosto 1996 — pagina 9]</ref>.
 
Nell'autunno del 1996 Santoro decide quindi di lasciare la Rai per passare a [[Mediaset]], dove diventa il direttore della testata giornalistica di ''[[Moby Dick (programma televisivo)|Moby Dick]]'', seguito dagli storici collaboratori [[Sandro Ruotolo]], [[Riccardo Iacona]], [[Corrado Formigli]] e con volti nuovi come [[Luisella Costamagna]], [[Pietro Suber]] e [[Laura Berlinguer]]<ref>{{Cita news|autore=|titolo=Moby Dick di Santoro|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/10/14/moby-dick-di-santoro.html|accesso=16 luglio 2013|data=14 ottobre 1996|pubblicazione=La Repubblica}}</ref>. ''Moby Dick'' viene trasmesso in prima serata su Italia 1, ma inizialmente non ottiene il successo sperato: il doppio appuntamento settimanale, il martedì ed il giovedì, viene ridotto al solo giovedì<ref>{{Cita news|autore=Alessandra Rota|titolo=Dimezzato il Moby Dick di Santoro|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/01/17/dimezzato-il-moby-dick-di-santoro.html|accesso=16 luglio 2013|data=17 gennaio 1997|pubblicazione=La Repubblica}}</ref> e la trasmissione viene spesso battuta dal programma concorrente di [[Lucia Annunziata]]<ref>{{Cita news|autore=Conti Paolo|titolo=E "Prima serata" batte ancora Moby Dick|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/gennaio/18/Prima_serata_batte_ancora_Moby_co_0_970118262.shtml |accesso=16 luglio 2013|data=18 gennaio 1997|pubblicazione=Corriere della Sera}}</ref>. Solo successivamente otterrà successo e sarà affiancato da ''[[Moby Dick (programma televisivo)|Moby's]]'', un puro reportage giornalistico senza dibattito in studio, in seconda serata su Italia 1.
 
Nel 1999 ''Moby Dick'' si dedicò molto al racconto della [[guerra del Kosovo]] e molta eco ebbe una puntata condotta da Santoro in diretta dal ponte Brankov di [[Belgrado]], nella quale intervistava gli operai serbi delle fabbriche bombardate dalla Nato e i civili che presidiano i ponti con i bersagli al collo. Le critiche furono aspre: [[Marco Pannella]] ribattezzò la trasmissione come ''TeleMilosevic''; [[Antonio Di Pietro]], in studio durante la diretta, tacciò Santoro di essere fazioso; [[Centro Cristiano Democratico|CCD]] ed [[Alleanza Nazionale|AN]] criticarono aspramente la puntata accusando Santoro di voler difendere Milosevic; anche [[Enrico Deaglio]] ed [[Enrico Mentana]] ne presero le distanze. [[Democratici di Sinistra|DS]], [[Federazione dei Verdi|Verdi]] e [[Sandro Curzi]] lo difesero, sostenendo il diritto ad informare anche sui danni causati dalle bombe della Nato. Il Presidente di Mediaset [[Fedele Confalonieri]] giudicò la puntata da Belgrado un ''evento di grande rilievo'' e Santoro respinse le accuse sostenendo che anche le ragioni dei cittadini Serbi dovevano essere sentite e che si sarebbe dovuto trovare un modo alternativo alla guerra per ottenere la pace in Jugoslavia<ref>[http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1999/04/16/Spettacolo/SANTORO-CONFALONIERI-MOBY-DICK-EVENTO-DI-GRANDE-RILIEVO_172200.php Adnkronos 16-04-1999 SANTORO-CONFALONIERI-MOBY-DICK-EVENTO-DI-GRANDE-RILIEVO]</ref><ref>{{Cita news|autore=Aldo Fontanarosa|titolo=Ma questa è Tele Milosevic|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/04/17/ma-questa-tele-milosevic.html|accesso=16 luglio 2013|data=17 aprile 1999|pubblicazione=La Repubblica}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Peirce Gualtiero|titolo=In tv la piazza di Belgrado|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/04/16/in-tv-la-piazza-di-belgrado.html|accesso=16 luglio 2013|data=16 aprile 1999|pubblicazione=La Repubblica}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Roberto Zuccolini|titolo=Santoro, scoppia la polemica per la diretta tv da Belgrado|url=http://archiviostorico.corriere.it/1999/aprile/17/Santoro_scoppia_polemica_per_diretta_co_0_990417477.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140912211518/http://archiviostorico.corriere.it/1999/aprile/17/Santoro_scoppia_polemica_per_diretta_co_0_990417477.shtml|accesso=16 luglio 2013|data=17 aprile 1999|pubblicazione=Corriere della Sera|urlmorto=sì|dataarchivio=12 settembre 2014}}</ref>.
 
=== Il ritorno in Rai: ''Circus'', ''Sciuscià'' ed ''Il raggio verde'' ===
Lavora a Mediaset fino all'estate del [[1999]]<ref>{{Cita news|autore=Emilia Costantini|titolo=Santoro ritorna in Rai e sfida Mediaset "Non offre tv di qualità"|url=http://archiviostorico.corriere.it/1999/ottobre/08/Santoro_ritorna_Rai_sfida_Mediaset_co_0_9910082767.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140912211747/http://archiviostorico.corriere.it/1999/ottobre/08/Santoro_ritorna_Rai_sfida_Mediaset_co_0_9910082767.shtml|accesso=16 luglio 2013|data=8 ottobre 1999|pubblicazione=Corriere della Sera|urlmorto=sì|dataarchivio=12 settembre 2014}}</ref> e in autunno ritorna in Rai, questa volta su Rai 1, con ''[[Circus (programma televisivo)|Circus]]''<ref>{{Cita news|autore=None|titolo=Torna Santoro sotto la tenda del Circus|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/10/08/torna-santoro-sotto-la-tenda-del-circus.html|accesso=16 luglio 2013|data=8 ottobre 1999|pubblicazione=La Repubblica}}</ref>, un programma di approfondimento giornalistico itinerante che viene trasmesso da sotto un tendone da circo, con cadenza mensile nel 1999 e poi con cadenza settimanale dal gennaio fino al maggio 2000, tranne che in marzo ed aprile; al progetto collaborano sempre Ruotolo, Iacona e Formigli<ref>[http://www.archivio.raiuno.rai.it/schede/0040/004045.htm Archivio Raiuno.] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120227045334/http://www.archivio.raiuno.rai.it/schede/0040/004045.htm |data=27 febbraio 2012 }}</ref>.
{{Citazione|Berlusconi! Io sono un dipendente del servizio pubblico, non sono un suo dipendente!|Santoro a Silvio Berlusconi durante una celebre puntata de ''Il raggio verde''}}
Lavora a Mediaset fino all'estate del [[1999]]<ref>{{Cita news|autore=Emilia Costantini|titolo=Santoro ritorna in Rai e sfida Mediaset "Non offre tv di qualità"|url=http://archiviostorico.corriere.it/1999/ottobre/08/Santoro_ritorna_Rai_sfida_Mediaset_co_0_9910082767.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140912211747/http://archiviostorico.corriere.it/1999/ottobre/08/Santoro_ritorna_Rai_sfida_Mediaset_co_0_9910082767.shtml|accesso=16 luglio 2013|data=8 ottobre 1999|pubblicazione=Corriere della Sera|urlmorto=sì|dataarchivio=12 settembre 2014}}</ref> ed in autunno Santoro ritorna in Rai, questa volta su Rai 1, con il programma ''[[Circus (programma televisivo)|Circus]]''<ref>{{Cita news|autore=None|titolo=Torna Santoro sotto la tenda del Circus|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/10/08/torna-santoro-sotto-la-tenda-del-circus.html|accesso=16 luglio 2013|data=8 ottobre 1999|pubblicazione=La Repubblica}}</ref>. ''Circus'' è un programma di approfondimento giornalistico itinerante che viene trasmesso, veramente sotto un tendone da circo, con cadenza mensile nel 1999 e poi con cadenza settimanale dal gennaio fino al maggio 2000, tranne che in marzo ed aprile; al progetto collaborano sempre Ruotolo, Iacona e Formigli<ref>[http://www.archivio.raiuno.rai.it/schede/0040/004045.htm Archivio Raiuno.] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120227045334/http://www.archivio.raiuno.rai.it/schede/0040/004045.htm |data=27 febbraio 2012 }}</ref>.
 
==== Anni 2000 ====
Nel marzo del [[2000]] Santoro lancia anche ''[[Sciuscià (programma televisivo)|Sciuscià]]'', il giovedì in seconda serata sempre su Rai 1. ''Sciuscià'' è un programma fatto di reportage girati e montati come se fossero un film, in onda da marzo fino ad aprile; la seconda serie viene trasmessa in estate da luglio fino a settembre sempre in seconda serata, ma su Rai 2<ref>[http://www.archivio.raiuno.rai.it/schede/0047/004754.htm Archivio Raiuno] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130428094200/http://www.archivio.raiuno.rai.it/schede/0047/004754.htm |data=28 aprile 2013 }}</ref><ref>{{Cita news|titolo=Santoro con "Sciuscia" rilancia il reportage|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/marzo/07/Santoro_con_Sciuscia_rilancia_reportage_co_0_0003076061.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140912212025/http://archiviostorico.corriere.it/2000/marzo/07/Santoro_con_Sciuscia_rilancia_reportage_co_0_0003076061.shtml|accesso=16 luglio 2013|data=7 marzo 2000|pubblicazione=Corriere della Sera|urlmorto=sì|dataarchivio=12 settembre 2014}}</ref><ref>[http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2000/03/07/Spettacolo/RAIUNO-SCIUSCIA-REPORTAGE-IDEATI-DA-MICHELE-SANTORO_091500.php Adnkronos 07-03-2000 RAIUNO: ''SCIUSCIA''', REPORTAGE IDEATI DA MICHELE SANTORO]</ref>.
 
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Subito dopo l'[[11 settembre 2001]] propone, sempre su [[Rai 2]], lo speciale ''[[Siamo tutti americani?]]'' seguito dalla serie ''[[Emergenza Guerra]]''.
 
=== Il caso Satyricon e le polemiche del centrodestra su Santoro ===
Nel 2001, la [[Intervista a Marco Travaglio a Satyricon|celebre intervista]] a ''[[Satyricon (programma televisivo)|Satyricon]]'' di [[Daniele Luttazzi]] al giornalista [[Marco Travaglio]] – in cui si parlò di fatti inerenti alla nascita di [[Fininvest]], dei rapporti della famiglia [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] con il boss mafioso [[Vittorio Mangano]] e dell'intervista di [[Paolo Borsellino]] due giorni prima della [[strage di Capaci]] – provocò roventi reazioni da parte dei politici di [[centro-destra]], e divenne oggetto di approfondimento di Michele Santoro in una delle puntate della sua trasmissione ''Il raggio verde''. Nel corso della puntata Santoro mandò in onda la registrazione integrale della video-intervista a Borsellino, suscitando forte scalpore, in quanto nella stessa il giudice rivelava che fosse in corso (nel [[1992]]) un'indagine della procura di Palermo su Berlusconi, [[Marcello Dell'Utri|Dell'Utri]] e il boss Mangano. [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], contrariata dal modo in cui riteneva fosse stata veicolata in RAI la vicenda Mangano-Dell'Utri, avanzò contro Santoro un esposto all'[[Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni]] (AGCOM) – capeggiata al tempo dal presidente [[Enzo Cheli]], nominato dall'allora Presidente del Consiglio [[Giuliano Amato]] – con l'accusa di violazione della ''par condicio'' e di favorire l'Ulivo. In risposta l'Authority commentò che «''Il raggio verde'' non è un programma di comunicazione politica o una ''[[Tribuna elettorale]]'', ma una trasmissione di informazione e approfondimento che deve seguire l'attualità, le notizie», e che, essendo il regime di ''par condicio'' non ancora iniziato, non sarebbe possibile procedere contro la trasmissione in alcun modo. Secondo il centro-destra nella puntata incriminata non sarebbe stato permesso ai politici della [[Casa delle Libertà]] di esporre le loro ragioni, di fatto però furono gli stessi esponenti della CdL a scegliere di non intervenire nei dibattiti in RAI come azione di protesta al caso ''Satyricon'' finché non fossero state varate nuove regole per il servizio pubblico che li garantissero nella campagna elettorale (nella trasmissione le ragioni della coalizione di centro-destra furono comunque rappresentate dal giornalista [[Paolo Guzzanti]] de [[Il Giornale]], candidato al Senato con Forza Italia).
{{vedi anche|Intervista a Marco Travaglio a Satyricon}}
Nel 2001, la [[Intervista a Marco Travaglio a Satyricon|celebre intervista]] a ''[[Satyricon (programma televisivo)|Satyricon]]'' di [[Daniele Luttazzi]] al giornalista [[Marco Travaglio]] – in cui si parlò di fatti inerenti alla nascita di [[Fininvest]], dei rapporti della famiglia [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] con il boss mafioso [[Vittorio Mangano]] e dell'intervista di [[Paolo Borsellino]] due giorni prima della [[strage di Capaci]] – provocò roventi reazioni da parte dei politici di [[centro-destra]], e divenne oggetto di approfondimento di Michele Santoro in una delle puntate della sua trasmissione ''Il raggio verde''. Nel corso della puntata Santoro mandò in onda la registrazione integrale della video-intervista a Borsellino, suscitando forte scalpore, in quanto nella stessa il giudice rivelava che fosse in corso (nel [[1992]]) un'indagine della procura di Palermo su Berlusconi, [[Marcello Dell'Utri|Dell'Utri]] e il boss Mangano.
 
[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]], i cui esponenti erano del tutto irritati dal modo in cui ritenevano fosse veicolata in RAI la vicenda Mangano-Dell'Utri, avanzò contro Santoro un esposto all'[[Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni]] (AGCOM) – capeggiata al tempo dal presidente [[Enzo Cheli]], nominato dall'allora Presidente del Consiglio [[Giuliano Amato]] – con l'accusa di violazione della ''par condicio'' e di favorire l'Ulivo. In risposta l'Authority commentò che «''Il raggio verde'' non è un programma di comunicazione politica o una ''[[Tribuna elettorale]]'', ma una trasmissione di informazione e approfondimento che deve seguire l'attualità, le notizie», e che, essendo il regime di ''par condicio'' non ancora iniziato, non sarebbe possibile procedere contro la trasmissione in alcun modo. Secondo il centro-destra nella puntata incriminata non sarebbe stato permesso ai politici della [[Casa delle Libertà]] di esporre le loro ragioni, di fatto però furono gli stessi esponenti della CdL a scegliere di non intervenire nei dibattiti in RAI come azione di protesta al caso ''Satyricon'' finché non fossero state varate nuove regole per il servizio pubblico che li garantissero nella campagna elettorale (nella trasmissione le ragioni della coalizione di centro-destra furono comunque rappresentate dal giornalista [[Paolo Guzzanti]] de [[Il Giornale]], candidato al Senato con Forza Italia).
 
Nella medesima puntata si ebbe inoltre anche un intervento telefonico di Silvio Berlusconi, nel corso del quale il Cavaliere accusò Santoro di svolgere «un processo in diretta» ed in cui ribadì per la coalizione di centro-destra la necessità di continuare a disertare i programmi RAI fino a che non vi fossero opportune garanzie di tutela. Per queste ragioni, nonché per il suo atteggiamento sul caso ''Satyricon'', Berlusconi venne duramente criticato – su [[Telemontecarlo]] – dal giornalista liberale [[Indro Montanelli]], che lo accusò insieme a [[Gianfranco Fini|Fini]] (colpevole di aver annunciato future epurazioni in RAI da parte della CdL in caso di vittoria alle elezioni) di «fascismo squadrista» e di «grave intolleranza e sensibilità verso la satira», con riferimento alla contestata puntata di ''Satyricon''.
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Per questi ed altri motivi il presidente della RAI [[Roberto Zaccaria]] rifiutò la condanna, difendendo l'equilibrio del programma ''Il raggio verde'', facendo ricorso al [[Tribunale Amministrativo Regionale|TAR]] del [[Lazio]]. La causa non fu comunque più portata avanti dalla nuova dirigenza RAI nominata dal nuovo Parlamento di maggioranza centro-destra.
 
=== L'"editto bulgaro" e l'allontanamento dalla RAI ===
{{vedi anche|Editto bulgaro}}
Nel novembre [[2001]] ''Sciuscià'' viene promosso in prima serata e cambia nome in ''[[Sciuscià (programma televisivo)|Sciuscià - Edizione Straordinaria]]''<ref>[http://www.film.it/articolo/sciuscia-edizione-straordinaria/ SCIUSCIÀ EDIZIONE STRAORDINARIA CON POLEMICA film.it]</ref>. La nuova versione di ''Sciuscià'' è in onda in prima serata il venerdì con nella prima parte un reportage e nella seconda il dibattito<ref>[http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2001/11/12/Spettacolo/Televisione/TV-SANTORO-TORNA-CON-SCIUSCIA-EDIZIONE-STRAORDINARIA_161000.php TV: SANTORO TORNA CON 'SCIUSCIA' EDIZIONE STRAORDINARIA']</ref>.
 
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Nel giugno 2003 il giudice Pagliarini dispone i termini nei quali il provvedimento del dicembre 2002 deve essere attuato: l'azienda di Stato deve affidare a Santoro un programma di approfondimento d'informazione di attualità «in prima o seconda serata» con un tema unico e con una durata oscillante tra i 90 e i 150 minuti<ref>{{Cita news|autore=Aldo Fontanarosa|titolo=Santoro torni in prima serata|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/06/04/santoro-torni-in-prima-serata.html|accesso=16 luglio 2013|data=4 giugno 2003|pubblicazione=La Repubblica}}</ref>. Nel luglio 2003 però il Tribunale collegiale di Roma ha restituito ieri alla Rai il diritto di fissare collocazione, durata e risorse del nuovo programma d'approfondimento di Michele Santoro; conferma, invece, gli altri punti: la realizzazione di un approfondimento giornalistico sull'attualità<ref>{{Cita news|autore=|titolo=Santoro, il tribunale corregge|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/07/25/santoro-il-tribunale-corregge.html|accesso=16 luglio 2013|data=25 luglio 2003|pubblicazione=La Repubblica}}</ref>.
 
=== L'esperienza politica all'Europarlamento ed il reintegro ===
Il 19 ottobre [[2005]] presenta le sue dimissioni da [[parlamentare europeo]], ponendo così fine al suo impegno politico durato circa un anno, per partecipare alla prima puntata del programma televisivo di Adriano Celentano, ''[[Rockpolitik]]'', al fine di non dover sottostare alle limitazioni sulla presenza di politici in TV imposta dall'[[Autorità per le garanzie nelle comunicazioni|Autorità garante]]<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/spettacoli_e_cultura/celent/santoro/santoro.html|titolo=Santoro si dimette da Strasburgo stasera sarà ospite di Celentano|pubblicazione=La Repubblica|data=19 ottobre 2005|accesso=16 luglio 2013}}</ref>.
{{Carica pubblica
|nome = Michele Santoro
|immagine =
|didascalia =
|carica = [[Eurodeputato]]
|legislatura = [[2004]]-[[2005]]
|gruppo parlamentare = [[Partito del Socialismo Europeo|PSE]]
|coalizione =
|circoscrizione =
|collegio =
|incarichi =
|sito =
|partito = Lista [[Uniti nell'Ulivo]]
|tendenza =
|titolo di studio = Laurea in [[filosofia]]
|alma mater =
|professione = [[giornalista]], [[conduttore televisivo]]
|firma =
}}
 
Da questo momento trasforma quella che ritiene la sua personale ''battaglia per la libertà di informazione'' in un impegno politico: aderisce al programma del leader del centrosinistra [[Romano Prodi]] e si candida al [[Parlamento europeo]] alle [[Elezioni europee del 2004 (Italia)|elezioni europee del 2004]] come indipendente per la lista di [[Uniti nell'Ulivo]]. Candidato nelle circoscrizioni nord-ovest e sud ed eletto in entrambe, Santoro viene eletto eurodeputato ricevendo in totale circa 730.000 preferenze, il più alto numero di preferenze tra i non capolista<ref>[http://www.comunedipignataro.it/modules.php?name=News&file=article&sid=2248 SPECIALE EUROPEE 2004 gli eletti]</ref>, ed aderisce al gruppo parlamentare del [[Gruppo del Partito del Socialismo Europeo]] insieme alla collega [[Lilli Gruber]], candidata nella medesima lista.
 
Fino ad allora, Santoro non si era mai apertamente schierato a favore di un determinato schieramento politico. Solo nel [[1996]], in un'intervista a [[Famiglia Cristiana]], Santoro affermò di aver votato la formazione [[centrismo|centrista]] di [[Lamberto Dini]], [[Rinnovamento Italiano]], smentendo quanti gli rimproveravano una sua presunta vicinanza con il [[Partito Democratico della Sinistra]]. Nella medesima intervista, Santoro aveva rivelato di aver votato, in passato, per il [[Partito Radicale]] e per il [[Partito Repubblicano Italiano]], e di vedere con favore la nascita di una formazione politica guidata da [[Antonio Di Pietro]] (ciò si concretizzerà due anni avanti, con la fondazione dell'[[Italia dei Valori]])<ref>[http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1996/10/22/Politica/SANTORO-HO-VOTATO-DINI-E-MI-PIACE-IL-PARTITO-DI-DI-PIETRO_141400.php Adnkronos, Santoro: ho votato Dini e mi piace il partito di Di Pietro]</ref>.
 
Intanto Santoro, al [[Parlamento europeo]], diviene membro della ''Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni''; della ''Commissione per la cultura e l'istruzione''; della delegazione alla commissione parlamentare mista [[Unione europea|UE]]-[[Croazia]]; della delegazione alla commissione di cooperazione parlamentare [[Unione europea|UE]]-[[Russia]].
 
È autore di quattro interrogazioni parlamentari<ref>[http://www.europarl.europa.eu/sidesSearch/search.do?type=QP&language=IT&term=6&author=28333 Interrogazioni parlamentari]</ref> con una percentuale di presenze del 57%<ref>http://www.europarl.europa.eu/mepatt/leg6/28333.pdf</ref>.
 
Intanto continua la battaglia legale, che arriva ad un dunque nel gennaio 2005 con una sentenza del [[Giudice del lavoro]] del [[Tribunale]] di Roma che dà ragione a Santoro e quindi condanna la RAI ad un risarcimento danni pari ad 1 milione e 400&nbsp;000 € e ordina la reintegrazione del giornalista nelle funzioni in RAI per programmi di [[prima serata]]<ref>{{cita news | titolo = Rai, "Santoro deve essere reintegrato" | pubblicazione = [[Corriere della Sera]] | data = 26 gennaio 2011 | url = http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/01_Gennaio/26/santoro.shtml | accesso = 11 novembre 2011}}</ref>.
 
=== Il ritorno in televisione: ''Annozero'' ===
{{vedi anche|Annozero}}
[[File:Vauro Senesi e Michele Santoro.jpg|thumb|left|upright=1.1|[[Vauro Senesi|Vauro]] e Santoro nel 2008]]
Il 19 ottobre [[2005]] presenta le sue dimissioni da [[parlamentare europeo]], ponendo così fine al suo impegno politico durato circa un anno, per partecipare alla prima puntata del programma televisivo di Adriano Celentano, ''[[Rockpolitik]]'', al fine di non dover sottostare alle limitazioni sulla presenza di politici in TV imposta dall'[[Autorità per le garanzie nelle comunicazioni|Autorità garante]]<ref>{{Cita news|titolo=Santoro si dimette da Strasburgo stasera sarà ospite di Celentano|url=http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/spettacoli_e_cultura/celent/santoro/santoro.html|accesso=16 luglio 2013|data=19 ottobre 2005|pubblicazione=La Repubblica}}</ref>.
 
A fine marzo [[2006]] viene affidato a Michele Santoro un nuovo programma televisivo di approfondimento incentrato sul tema politico del ''dopo elezioni''. Il programma, trasmesso da [[Rai 2]] e intitolato ''[[Annozero]]'', articolato in undici puntate, sarebbe dovuto iniziare il 27 aprile [[2006]]. L'avvio del programma, tuttavia, di comune accordo tra Santoro e Rai 2, slitta a settembre<ref>{{Cita news|titolo=Santoro, slitta il ritorno in tv "Anno zero" spostato a settembre|url=http://www.repubblica.it/2006/04/sezioni/spettacoli_e_cultura/santoro-slitta/santoro-slitta/santoro-slitta.html|titoloaccesso=Santoro,16 slittaluglio il ritorno in tv "Anno zero" spostato a settembre|pubblicazione=La Repubblica2013|data=19 aprile 2006|accessopubblicazione=16La luglio 2013Repubblica}}</ref> ed è avvenuto il 14 settembre [[2006]]. Sono stati scelti come ospiti fissi il vignettista [[Vauro]], i giornalisti [[Marco Travaglio]] e [[Rula Jebreal]] e la fotomodella [[Beatrice Borromeo]], oltre al collaboratore storico [[Sandro Ruotolo]]. Uno degli argomenti di attualità che ha trattato la prima puntata del programma riguarda i frequenti maltrattamenti degli immigrati nei cosiddetti centri di accoglienza, detti anche [[Centro di permanenza temporanea|centri di permanenza temporanea]]; molto spazio è stato dato inoltre a un reportage sulla situazione lavorativa degli operai dell'edilizia in Lombardia, soprattutto immigrati spesso irregolari<ref>{{Cita news|titolo=Santoro in tv: "Ce l'abbiamo fatta a quando Biagi, Luttazzi e Guzzanti?"|url=http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/spettacoli_e_cultura/santoro-tornato/santoro-tornato/santoro-tornato.html|titoloaccesso=Santoro16 inluglio tv: "Ce l'abbiamo fatta a quando Biagi, Luttazzi e Guzzanti?"|pubblicazione=La Repubblica2013|data=14 settembre 2006|accessopubblicazione=16La luglio 2013Repubblica}}</ref>.
 
Con Santoro sono ritornate le aspre critiche alle sue trasmissioni, definite faziose dal centrodestra.
 
Nella puntata del 16 novembre [[2006]], dedicata alla [[Sicilia]], al lavoro che non c'è ed ai numerosi sprechi di denaro pubblico, Santoro è accusato di demagogia dal Presidente della Regione [[Salvatore Cuffaro]]. Cuffaro, alle domande del conduttore che lo incalza con le prime pagine dei quotidiani che parlano degli stipendi d'oro dei dirigenti regionali, risponde che ''sarebbe difficile spiegare perché Santoro guadagna alla Rai 810 mila euro, la stessa cifra di 5 presidenti di regione e 40 operai della Fiat''<ref>{{Cita news|autore=Felice Cavallaro|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/novembre/19/Cuffaro_quella_coppola_esibita_sono_co_9_061119005.shtml|titolo=Cuffaro e quella coppola esibita in tv «Ne sono fiero, ho sbeffeggiato la mafia»|pubblicazioneurl=Corriere della Sera|data=19 novembre http://archiviostorico.corriere.it/2006|accesso=16 luglio 2013/novembre/19/Cuffaro_quella_coppola_esibita_sono_co_9_061119005.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140912211325/http://archiviostorico.corriere.it/2006/novembre/19/Cuffaro_quella_coppola_esibita_sono_co_9_061119005.shtml|dataarchivioaccesso=1216 settembreluglio 20142013|data=19 novembre 2006|pubblicazione=Corriere della Sera|urlmorto=sì|dataarchivio=12 settembre 2014}}</ref>.
 
Altre polemiche sono state scatenate anche dalla puntata del 1º maggio [[2008]], nella quale Santoro ha invitato in studio, tra gli altri, l'allora Assessore alla cultura di [[Milano]], [[Vittorio Sgarbi]], e ha mandato in onda le parti del comizio tenuto dal comico [[Beppe Grillo]] al [[V2-Day]], nella quale erano criticate alcune azioni di [[Giorgio Napolitano]], presidente della Repubblica, e di [[Umberto Veronesi]], ribattezzato dallo stesso comico "Cancronesi"<ref>[http://www.televisionando.it/articolo/santoro-rimandato-al-cda-di-domani-con-una-relazione-di-cappon-il-giudizio-di-costanzo/6111 Santoro rimandato al CdA di domani con una relazione di Cappon. Il giudizio di Costanzo | Televisionando<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Pesanti attacchi alla trasmissione furono effettuati contro Santoro e contro Grillo in modo trasversale. In più, durante la trasmissione, Sgarbi inveì contro Beppe Grillo ed il giornalista Marco Travaglio (presente in studio) accusando lo stesso Grillo di ''antiamericanismo'' (in riferimento allo spezzone di video nel quale Grillo criticava apertamente la presenza di più di 70 basi [[NATO]] in Italia) e difese le persone di Napolitano e Veronesi sovrapponendosi alla voce di Travaglio, affermando tra le altre cose che «Enzo Biagi non è stato cacciato dalla RAI» ma che «gli hanno proposto un altro programma su [[Rai 3]] ad un diverso orario e lui non accettò».<ref>[http://www.ilgiornale.it/spettacoli/annozero_grillo_rai_censura_santoro/02-05-2008/articolo-id=258763-page=0-comments=1 ilGiornale.it]</ref><ref>[http://www.tvblog.it/post/3854/enzo-biagi-ma-quale-epurazione Enzo Biagi - Ma quale epurazione?!<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Il 15 gennaio [[2009]] è stato accusato da [[Lucia Annunziata]], dal presidente [[RAI]] [[Claudio Petruccioli]], dal presidente della [[Camera dei Deputati|Camera]] [[Gianfranco Fini]],<ref name="fini">{{Cita news|titolo="Annozero", Israele protesta Fini: "Superata ogni decenza"|url=http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/politica/rai-cda-6/caso-santoro/caso-santoro.html|titoloaccesso="Annozero",16 Israeleluglio protesta Fini: "Superata ogni decenza"|pubblicazione=La Repubblica2013|data=16 gennaio 2009|accessopubblicazione=16La luglio 2013Repubblica}}</ref> dall'ambasciatore israeliano in Italia [[Gideon Meir]] e da diversi altri esponenti politici del centro-destra e del centro-sinistra<ref name="Corriere.it">{{Cita news|autore=(ultima modifica: )|titolo=Annozero , Fini chiama Petruccioli Santoro replica: «Questa è censura»|url=http://www.corriere.it/politica/09_gennaio_16/santoro_annozero_fini_petruccioli_decenza_annunziata_f86923e8-e3c4-11dd-8cd2-00144f02aabc.shtml|titoloaccesso=Annozero16 ,luglio Fini chiama Petruccioli Santoro replica: «Questa è censura»|pubblicazione=Corriere della Sera2013|data=16 gennaio 2009|accessopubblicazione=16Corriere lugliodella 2013Sera}}</ref> di aver impostato una puntata di [[Annozero]] in un modo estremamente fazioso<ref name="annu">{{Cita news|titolo=La Annunziata lascia Annozero "Santoro, sei filo-palestinese"|url=http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/esteri/medio-oriente-48/lite-santoro-annunziata/lite-santoro-annunziata.html|titoloaccesso=La16 Annunziataluglio lascia Annozero "Santoro, sei filo-palestinese"|pubblicazione=La Repubblica2013|data=15 gennaio 2009|accessopubblicazione=16La luglio 2013Repubblica}}</ref>. All'Annunziata Santoro ha risposto invitandola ad entrare nel merito dei contenuti della puntata e di non fare critiche generiche al programma<ref name="annu" />, invece a Fini ha risposto tramite il sito internet di Annozero, dicendogli di non scavalcare i suoi compiti istituzionali chiedendo una censura per un programma televisivo<ref name="fini" /><ref name="Corriere.it" />.
 
=== La sospensione dei talk show: ''Raiperunanotte'' ===
==== Anni 2010 ====
[[File:Raiperunanotte foto.jpg|thumb|upright=1.1|Michele Santoro e [[Vauro Senesi|Vauro]] a ''[[Raiperunanotte]]'' (25 marzo 2010)]]
Nella primavera del 2010 il Cda della Rai decide di sospendere tutti i talk show politici, ''Porta a porta'', ''Annozero'', ''Ballarò'' e ''L'ultima parola'' in vista delle [[Elezioni regionali italiane del 2010|prossime elezioni regionali]]<ref>{{Cita news|autore=Redazione online|url=http://www.corriere.it/politica/speciali/2010/elezioni/notizie/rai_cda_sospensione_talk_show_b7453120-3041-11df-9bdf-00144f02aabe.shtml|titolo=Rai, il Cda conferma lo stop ai talk show Il direttore Masi: «Decida la Vigilanza»|pubblicazioneurl=Corrierehttp://www.corriere.it/politica/speciali/2010/elezioni/notizie/rai_cda_sospensione_talk_show_b7453120-3041-11df-9bdf-00144f02aabe.shtml|accesso=16 dellaluglio Sera2013|data=15 marzo 2010|accessopubblicazione=16Corriere lugliodella 2013Sera}}</ref>.
 
Santoro si ribella a questa decisione ed organizza il 25 marzo, dalle 21:00 in diretta televisiva, radiofonica ed internet dal Paladozza di [[Bologna]], ''[[Raiperunanotte]]'', una puntata speciale di ''Annozero'' dedicata alla libertà di informazione in Rai, con vari ospiti, tra i quali [[Daniele Luttazzi]], che era stato cacciato nel 2002 come Santoro. Il successo è enorme: il programma è seguito da oltre 125.000 persone in contemporanea sul web e fa registrare uno [[Audience#Share|share]] del 13% nelle emittenti televisive satellitari e locali. Luttazzi, col suo monologo di 15 minuti, raddoppia addirittura lo share del programma e segna un record assoluto su Twitter<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/politica/2010/03/26/news/raiperunanotte_ascolti-2913804/|titolo=Raiperunanotte, 13% di share e boom di ascolti sul web|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|accesso=26 marzo 2010|giorno=26|mese=03|anno=2010|accesso=26 marzo 2010}}</ref><ref name="Alagna">{{cita web|url=http://twitpic.com/1azlw5|titolo=il trend italiano di #raiperunanotte su Twitter|autore=Luca Alagna|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141229120928/http://twitpic.com/1azlw5|dataarchivio=29 dicembre 2014|urlmorto=sì}}</ref>. Il giorno dopo l'evento, Santoro in merito ai dati sugli ascolti, ha definito ''Raiperunanotte'' una «scossa tellurica nel sistema della televisione italiana»<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/SANTORO-HO-DATO-UNA-SCOSSA-TELLURICA-ALLA-TV-ITALIANA/news-dettaglio/3764179|titolo=Santoro: "Ho dato una scossa tellurica alla TV italiana|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|accesso=26 marzo 2010|giorno=26|mese=03|anno=2010|accesso=26 marzo 2010}}</ref>.
 
Il 25 giugno [[2010]], in occasione della Quinta edizione del Premio Giornalistico Internazionale S. Margherita Ligure per la Cultura, gli è stato assegnato il premio [[Nicola Abbagnano]] per il giornalismo. La motivazione: «Michele Santoro da oltre vent'anni è impegnato in un coraggioso e difficile lavoro di approfondimento giornalistico televisivo, che è anche un raro esempio di informazione non pregiudizialmente schierata, e che lo ha portato a collezionare un uguale numero di polemiche e di scontri con governi di colori opposti»<ref>[http://www.premiogiornalisticocultura.it/vincitori2010.htm Premio Sezione Nazionale "Nicola Abbagnano": Michele Santoro] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120701025830/http://www.premiogiornalisticocultura.it/vincitori2010.htm |data=1º luglio 2012 }}</ref>.
 
Il 6 giugno [[2011]] il rapporto con la [[RAI]] si chiude consensualmente. Gli vengono retribuite a titolo di buona uscita, un indennizzo di 2.300.000 € pari a 30 mensilità della retribuzione ordinaria di ogni puntata di ''[[Annozero]] ''che avrebbe condotto fino alla fine del suo contratto di collaborazione con la RAI.<ref>{{cita web
|url=http://www.repubblica.it/politica/2011/06/06/news/annozero_autunno-17293632/?ref=HRER3-1
|titolo=Santoro-Rai, ora il divorzio è ufficiale "Rapporto risolto consensualmente"
|accesso=6 giugno 2011}}</ref>
Pochi giorni dopo, il 17 giugno [[2011]] conduce insieme a [[Serena Dandini]], presso Villa Angeletti a [[Bologna]], l'evento ''[[Tutti in piedi]]'', organizzato in occasione dei 110 anni della [[FIOM]]<ref>[http://www.tuttiinpiedi.it/index.html Tuttiinpiedi - Sito Ufficiale] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110618122948/http://www.tuttiinpiedi.it/index.html |data=18 giugno 2011 }}</ref>: il tema centrale della serata è il lavoro, raccontato da ospiti passati ad ''[[Annozero]]'', che rivelano la loro condizione di instabilità economica e personale, a causa di un mercato del lavoro ritenuto sempre più flessibile e meno tutelato<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/16/entra-il-lavoro-tutti-in-peidi-da-santoro-sfilano-storie-di-precariato-e-diritti-negati/118584/ Il Fatto Quotidiano]</ref>.
 
=== L'uscita dalla RAI ed il mancato passaggio a La7 ===
Dopo il divorzio dalla Rai, il passaggio di Santoro a La7 sembra cosa fatta, ma alla fine non avviene e ne scaturisce una forte polemica incentrata sul conflitto di interessi del premier Silvio Berlusconi nell'ambito del duopolio televisivo RAI-Mediaset. Infatti, nonostante le trattative sull'ingaggio a LA7 avessero raggiunto – come dichiarato da entrambe le parti – un accordo quasi definitivo<ref>{{cita web|url=http://video.corriere.it/santoro-mentana-a-passo-la7/c5f50bf4-906d-11e0-bd7e-24c232303fed|titolo=Santoro, Mentana: "A un passo da La7"|editore=Corriere TV ([[Corriere della Sera]])|data=6 giugno 2011|accesso=11 novembre 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/06/06/visualizza_new.html_840441037.html|titolo=Mentana, Santoro a un passo da La7|editore=[[ANSA]]|data=6 giugno 2011|accesso=11 novembre 2011}}</ref><ref>{{cita news|autore=Paolo Conti|url=http://archiviostorico.corriere.it/2011/giugno/13/Rai_senza_dirigenti_Santoro_vicino_co_8_110613021.shtml|titolo=Rai senza dirigenti. Santoro vicino a La7|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=13 giugno 2011|accesso=11 novembre 2011|pagina=6}}</ref> e nonostante il titolo della società [[Telecom Italia Media]] (editrice di LA7) per questo motivo avesse riscosso in borsa un rialzo del 17% in un giorno,<ref name="blitzquotidiano.it">{{cita web|url=http://www.blitzquotidiano.it/economia/santoro-la7-borsa-annozero-telecom-883735/|titolo=Santoro a La7, TiMedia esulta in Borsa|editore=blitz quotidiano|data=7 giugno 2011|accesso=11 novembre 2011}}</ref> la trattativa fallisce «a causa di inconciliabili posizioni riguardo alla gestione operativa dei rapporti fra autore ed editore».<ref name="CorriereInterrotteTrattative">{{cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/11_giugno_30/santoro-la7-interrotte-trattative_315c3356-a30e-11e0-9bbf-ebc35d9cc61e.shtml|titolo=Santoro-La7, interrotte le trattative. Lui: "Colpa del conflitto d'interessi"|editore=[[Corriere della Sera]]|data=30 giugno 2011|accesso=11 novembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110902001935/http://www.corriere.it/cronache/11_giugno_30/santoro-la7-interrotte-trattative_315c3356-a30e-11e0-9bbf-ebc35d9cc61e.shtml|dataarchivio=2 settembre 2011|urlmorto=sì}}</ref><ref name="RepubblicaLA7Santoro">{{cita news|autore=g.d.m.|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/07/01/la7-rompe-con-santoro.html|titolo=La7 rompe con Santoro|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=1º luglio 2011|accesso=11 novembre 2011|pagina=12}}</ref>
Dopo il divorzio dalla Rai, il passaggio di Santoro a La7 sembra cosa fatta, ma alla fine non avviene e ne scaturisce una forte polemica incentrata sul conflitto di interessi del premier Silvio Berlusconi nell'ambito del duopolio televisivo RAI-Mediaset. Infatti, nonostante le trattative sull'ingaggio a LA7 avessero raggiunto – come dichiarato da entrambe le parti – un accordo quasi definitivo<ref>{{cita web | titolo = Santoro, Mentana: "A un passo da La7" | editore = Corriere TV ([[Corriere della Sera]]) | data = 6 giugno 2011 | url =http://video.corriere.it/santoro-mentana-a-passo-la7/c5f50bf4-906d-11e0-bd7e-24c232303fed | accesso = 11 novembre 2011}}</ref><ref>{{cita web | titolo = Mentana, Santoro a un passo da La7 | editore = [[ANSA]] | data = 6 giugno 2011 | url = http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2011/06/06/visualizza_new.html_840441037.html | accesso = 11 novembre 2011}}</ref><ref>{{cita news | autore = Paolo Conti | titolo = Rai senza dirigenti. Santoro vicino a La7 | pubblicazione = [[Corriere della Sera]] | data = 13 giugno 2011 | pagina = 6 |url=http://archiviostorico.corriere.it/2011/giugno/13/Rai_senza_dirigenti_Santoro_vicino_co_8_110613021.shtml | accesso = 11 novembre 2011}}</ref> e nonostante il titolo della società [[Telecom Italia Media]] (editrice di LA7) per questo motivo avesse riscosso in borsa un rialzo del 17% in un giorno,<ref name="blitzquotidiano.it">{{cita web|url=http://www.blitzquotidiano.it/economia/santoro-la7-borsa-annozero-telecom-883735/|titolo=Santoro a La7, TiMedia esulta in Borsa|editore=blitz quotidiano|data=7 giugno 2011|accesso=11 novembre 2011}}</ref> la trattativa fallisce «a causa di inconciliabili posizioni riguardo alla gestione operativa dei rapporti fra autore ed editore».<ref name="CorriereInterrotteTrattative">{{cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/11_giugno_30/santoro-la7-interrotte-trattative_315c3356-a30e-11e0-9bbf-ebc35d9cc61e.shtml|titolo=Santoro-La7, interrotte le trattative. Lui: "Colpa del conflitto d'interessi"|editore=[[Corriere della Sera]]|data=30 giugno 2011|accesso=11 novembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110902001935/http://www.corriere.it/cronache/11_giugno_30/santoro-la7-interrotte-trattative_315c3356-a30e-11e0-9bbf-ebc35d9cc61e.shtml|urlmorto=sì|dataarchivio=2 settembre 2011}}</ref><ref name = "RepubblicaLA7Santoro">{{cita news | autore = g.d.m. | titolo = La7 rompe con Santoro | pubblicazione = [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] | data = 1º luglio 2011 | pagina = 12 | url =http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/07/01/la7-rompe-con-santoro.html | accesso = 11 novembre 2011}}</ref>
 
Secondo Santoro «un accordo praticamente concluso», «vanificato senza nessuna apprezzabile motivazione editoriale», è una «eloquente ed inoppugnabile prova dell'esistenza nel nostro Paese di un colossale [[Conflitto di interessi|conflitto di interesse]]», che impedisce a [[Telecom Italia]], proprietaria della maggioranza delle azioni di TI Media (LA7), di svolgere in libertà la sua campagna acquisti per non esporsi altrimenti a possibili ritorsioni da parte del [[Governo Berlusconi IV|governo]] e del suo premier Berlusconi che non vorrebbero intaccare il duopolio televisivo RAI-Mediaset.<ref name = "CorriereInterrotteTrattative" /><ref name = "RepubblicaLA7Santoro" /><ref>{{cita news | url = http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/01/santoro-%E2%80%9Cla-nuova-tv%E2%80%9D/134350/ | accesso = 11 ottobre 2011 | coautori = [[Marco Travaglio]] e Silvia Truzzi | titolo = Santoro: "Con La7 era fatta. Poi sono cominciati i pretesti sul nulla" | pubblicazione = [[il Fatto Quotidiano]] | data = 1º settembre 2011 |accesso pagina =11 ottobre3 2011| urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20111026015824/http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/01/santoro-%E2%80%9Cla-nuova-tv%E2%80%9D/134350/ | dataarchivio = 26 ottobre 2011|urlmorto=sì|coautori=[[Marco Travaglio]] e Silvia Truzzi|pagina=3}}</ref> La notizia sulla rottura tra Santoro e la LA7 era in effetti coincidente con l'abolizione di una norma che imponeva a [[Telecom Italia]] (che controlla TI Media) l'esproprio delle strutture della rete telefonica fissa, norma introdotta provvisoriamente in una prima bozza della manovra finanziaria del governo proprio durante le trattative tra il conduttore e LA7.<ref>{{cita news|autore=[[Marco Travaglio]]| url = http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/03/isseretnid-ottilfnoc/137851/| accesso = 11 ottobre 2011 | autore = [[Marco Travaglio]] |titolo = isseretni'd ottilfnoC | pubblicazione = [[il Fatto Quotidiano]] | data = 3 luglio 2011|accesso=11 ottobre 2011| pagina = 1}}</ref><ref>{{cita news | url = http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/02/ricatto-di-governo/136034/ | accesso = 11 ottobre 2011 | coautori = Giorgio Meletti e Carlo Tecce | titolo = Le vere ragioni della fumata nera della trattativa Santoro-La7 | editore = [[il Fatto Quotidiano]] | data = 2 luglio 2011 |accesso pagina =11 ottobre2 2011| urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110907111752/http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/02/ricatto-di-governo/136034/ | dataarchivio = 7 settembre 2011|urlmorto=sì|coautori=Giorgio Meletti e Carlo Tecce|pagina=2}}</ref><ref>{{cita web|url=http://video.corriere.it/santoro-telecom-spieghi/62d5ed0c-a34d-11e0-9bbf-ebc35d9cc61e| titolo = Mentana: "Santoro, l'azienda spieghi"| editore = Corriere TV ([[Corriere della Sera]]) | data = 30 giugno 2011 | url = http://video.corriere.it/santoro-telecom-spieghi/62d5ed0c-a34d-11e0-9bbf-ebc35d9cc61e | accesso = 11 novembre 2011}}</ref>
 
Per le sue dichiarazioni sul conflitto d'interessi Santoro è stato citato in giudizio da Mediaset per danni.<ref>{{cita web |url=http://www.corriere.it/politica/11_novembre_24/multimedia_santoro4_d029bf66-16b9-11e1-a1c0-69f6106d85c1.shtml| titolo = Santoro: "Mediaset mi ha citato per danni" |editore = [[Corriere della Sera]] | data = 24 novembre 2011 | url = http://www.corriere.it/politica/11_novembre_24/multimedia_santoro4_d029bf66-16b9-11e1-a1c0-69f6106d85c1.shtml | accesso = 27 novembre 2011}}</ref>[[File:Michele Santoro 2011.png|thumb|upright=0.9|Michele Santoro nel 2011]]
 
=== La multipiattaforma: ''Servizio pubblico'' ===
{{vedi anche|Servizio pubblico (programma televisivo)}}
[[File:Michele Santoro 2011.png|thumb|upright=0.9|Michele Santoro nel 2011]]
Per la stagione televisiva 2011-2012, dopo il divorzio consensuale con la RAI e il mancato accordo d'ingaggio con [[LA7]], Santoro decide di realizzare la sua nuova trasmissione ''[[Servizio pubblico (programma televisivo)|Servizio pubblico]]'' seguendo il modello [[multipiattaforma]] di televisioni locali e [[streaming]] su Internet già sperimentato con ''[[Raiperunanotte]]'' e ''[[Tutti in piedi]]'', trovando anche l'accordo con i canali satellitari Sky 100, 500, 504 e da gennaio 2012 anche con Cielo, rete free in chiaro del gruppo Sky. La trasmissione viene trasmessa anche in radio da Radio Capital inizialmente sostituita poi da Radio Radicale. Società produttrice del programma è la Zerostudio's, di proprietà dello stesso Santoro e della moglie Sanja Podgayski<ref>[http://www.televisionando.it/articolo/la-rai-a-santoro-niente-giochetti-santoro-fonda-zerostudio-s-produrra-per-la-rai/52269/ La Rai a Santoro: “Niente giochetti”. Santoro fonda Zerostudio's: produrrà per la Rai? | Televisionando<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> a cui con l'inizio del programma si sono aggiunti Il Fatto Quotidiano tramite la sua società Editoriale Il Fatto e la prof. Fibbi.
 
La produzione del nuovo programma, in collaborazione con [[il Fatto Quotidiano]], si è avvalsa anche del contributo economico (a partire da 10 euro) di centomila telespettatori, al quale hanno preso parte anche molti volti noti della politica, della cultura e dello spettacolo.<ref>{{cita web| titolo = "Comizi d'amore", raccolto oltre mezzo milione di euro per il programma di Michele Santoro |editore = [[il Fatto Quotidiano]] |data = 14 ottobre 2011 |url = http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/14/comizi-damore-raccolto-oltre-mezzo-milione-di-euro-per-il-programma-di-michele-santoro/163888/ |titoloaccesso ="Comizi d'amore",30 raccoltonovembre oltre2011}}</ref><ref>{{cita mezzoweb milione| dititolo euro= perAspettando ilSantoro, programmaarrivano dii Michele"Comizi della gnocca" Santoro|editore = [[il Fatto QuotidianoDagospia]]|, data =14 17 ottobre 2011|accesso=30 novembre 2011}}</ref><ref>{{cita web|url = http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/aspettando-santoro-arrivano-i-comizi-della-gnocca-vauro-intrattiene-i-fan-di-michelone-sul-31030.htm|titolo=Aspettando Santoro, arrivano i "Comizi della gnocca"|editore=[[Dagospia]], dataaccesso = 17 ottobre 2011|accesso=30 novembre 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://video.repubblica.it/politica/annunziata-sosteniamo-michele-santoro/77859/76249 |titolo = Annunziata: "Sosteniamo Michele Santoro" |editore = [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |data = 9 ottobre 2011 |url = http://video.repubblica.it/politica/annunziata-sosteniamo-michele-santoro/77859/76249 |accesso = 30 novembre 2011}}</ref>
 
Figlia dell'esperienza problematica di ''Annozero'' e dei tentativi di censura da essa subìti nonché delle vicissitudini e controversie legali tra Santoro e la RAI, la trasmissione è caratterizzata già sul nascere da un acceso dibattito sulla [[libertà d'informazione]] in Italia, ed in particolare sul controllo del servizio pubblico [[RAI]] da parte dei [[partito politico|partiti politici]]. Nel suo monologo d'introduzione alla prima puntata Michele Santoro dichiara che il suo nuovo programma, diffuso fuori dai tradizionali poli televisivi e sostenuto dal contributo economico di numerosi cittadini, costituisce il tentativo di una «rivoluzione civile, democratica e pacifica», «contro il degrado della [[televisione generalista|TV generalista]] occupata dai partiti, sia nel pubblico che nel privato».<ref>{{cita news|autore=Carlo Tecce|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/04/la-tivv-salita-sulla-gru/168301/|titolo=Michele Santoro: Servizio Pubblico, terzo "canale" in Italia. Michele Santoro: "Rivolta contro il degrado tv" | pubblicazione = [[il Fatto Quotidiano]] | data = 4 novembre 2011 | pagina = 8 | url =http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/04/la-tivv-salita-sulla-gru/168301/ | accesso = 11 novembre 2011|pagina=8}}</ref>
 
=== La candidatura a Direttore Generale della RAI ===
Già nel giugno [[2011]] Santoro aveva espresso "provocatoriamente" l'intenzione di candidarsi a Direttore Generale della [[RAI]]. Ma nel marzo [[2012]] ufficializza la sua candidatura a Direttore Generale della [[RAI]] insieme a [[Carlo Freccero]] (candidato come Presidente). La candidatura fu rettificata nelle ospitate a ''[[Tv Talk]]'', ''[[In mezz'ora]]'' e ''[[Otto e mezzo]]''. Queste candidature portarono a numerose polemiche da parte della politica, soprattutto da parte del [[Popolo della libertà]], e non furono seguite da alcuna nomina.
 
=== ''Servizio pubblico'' su La7 ===
Nell'estate [[2012]] iniziano a circolare voci su una nuova trattativa in corso tra Santoro e [[La7]] dopo il fallimento di quella dell'anno precedente; la trattativa questa volta ha invece esito positivo; il 5 luglio [[2012]] viene infatti ufficializzato il passaggio del giornalista al canale del terzo polo televisivo free italiano a partire dall'autunno [[2012]]. Il programma resta totalmente indipendente e autoprodotto dalla società produttrice ''Zerostudio's'' che mantiene gli stessi soci (escluso l'uscita a fine 2012 di Sandro Parenzo per Publishare che rappresentava le tv locali) dello scorso anno e in definitiva nella sostanza non cambia nulla con la diffusione del programma su LA7 visto che avviene come con le tv locali e Sky/Cielo in modalità "chiavi in mano" con un pagamento da parte di LA7 per ciascuna puntata con un minimo garantito opportunamente incrementato in base all'ascolto ottenuto determinante nella conseguente raccolta pubblicitaria, in base alla quale l'anno precedente le società pubblicitarie Publishare e Sky Pubblicità effettuavano similmente un pagamento proporzionale per ciascuna puntata. Poco cambia anche per la multipiattaforma: infatti resta il sito www.serviziopubblico.it autonomo anche nella propria raccolta pubblicitaria da LA7 che trasmette tuttavia sul proprio sito anch'essa il programma così come lo fa per il secondo anno il sito de Il Fatto Quotidiano collegandosi al flusso del sito ufficiale del programma. A questi mezzi di diffusione si aggiungono YouTube e la confermata diretta radiofonica su Radio Radicale.
 
La terza stagione va in onda da giovedì 26 settembre 2013 sempre su La7. Il programma viene trasmesso, sempre con le stesse modalità dei precedenti anni a "chiavi in mano", su LA7, in streaming sul sito ufficiale del programma, al cui flusso si collegano i siti dell'emittente e de Il Fatto Quotidiano. La stagione si conclude con il santoriano spin-off "Announo" tuttavia condotto da Giulia Innocenzi.
 
Il 25 ottobre [[2012]] va in onda la prima puntata di ''[[Servizio pubblico (programma televisivo)|Servizio pubblico]]'' su [[La7]] in luogo di tv locali e Sky 100/500/504/Cielo , che ottiene un boom di ascolti, con il 12,99 % di [[Audience#Share|share]], risultato che porta per la prima volta la rete a essere la terza più seguita dopo [[Rai 1]] e [[Canale 5]]<ref>[http://lastampa.it/2012/10/26/italia/politica/boom-di-ascolti-per-santoro-su-la-ymNmZn259Ej8CB8fUPEcEN/pagina.html La Stampa - Boom di ascolti per Santoro su La7<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.asca.it/news-Tv_ascolti__La7__quasi_3_mln_spettatori_per___Servizio_Pubblico__-1211617-ATT.html Tv/ascolti: La7, quasi 3 mln spettatori per '&#39;Servizio Pubblico'&#39; - ASCA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref><ref>[http://affaritaliani.libero.it/coffeebreak/ascolti-tv-un-successo-santoro-su-la7.html Ascolti tv, un successo Santoro su La7 - Affaritaliani.it<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121028151723/http://affaritaliani.libero.it/coffeebreak/ascolti-tv-un-successo-santoro-su-la7.html |data=28 ottobre 2012 }}</ref>.
 
Il 10 gennaio [[2013]] la puntata che vede come ospite [[Silvio Berlusconi]] totalizza 8.670.000 telespettatori ed il 33.58% di share facendo di LA7 la rete più vista in prima e seconda serata: è stata una delle rarissime volte che una rete esterna al duopolio [[Rai]]-[[Mediaset]] risultò essere la più vista.
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La quarta stagione va in onda da giovedì 25 settembre 2014 sempre su La7. Il programma viene trasmesso, sempre con le stesse modalità dei precedenti anni a "chiavi in mano", su LA7, in streaming sul sito ufficiale del programma, al cui flusso si collegano i siti dell'emittente e de Il Fatto Quotidiano. La stagione sarà inframezzata dalla seconda edizione (in 2 tranche: una dal 13 novembre 2014 e una nella prima metà del 2015) dello spin off diretto, ideato e creato da Michele Santoro "Announo" condotto da Giulia Innocenzi.
 
=== L'ultima stagione di ''Servizio pubblico'' e nuovi progetti ===
Il 25 settembre [[2014]], Michele Santoro annuncia che la stagione [[2014]]-[[2015]] sarà l'ultima di ''Servizio pubblico''. Secondo il conduttore, gli italiani si stanno stancando dei vari talk-show politici italiani. Dalla stagione [[2015]]-[[2016]] la sua casa di produzione produrrà eventualmente come talk il solo programma ''[[Announo]]'', condotto da Giulia Innocenzi, in quanto sostiene sia l'unico programma politico dove gli opinionisti formulano nuove proposte ai politici italiani presenti in studio, e un nuovo programma che sostituirà ''Servizio pubblico'' ma che non sarà più un talk ma nuovo tipo di "viaggio" che si presume sarà caratterizzato da contaminazione tra diversi generi televisivi e da una minore presenza in video nell'arco della stagione di Santoro che sarà più autore e meno conduttore.
 
=== L'addio a La7 e il ritorno in Rai ===
Il 18 maggio [[2015]] annuncia la chiusura del programma ''[[Servizio pubblico (programma televisivo)|Servizio pubblico]]'', affermando di volersi dedicare ad altri progetti televisivi. Decide inoltre di non rinnovare il contratto con [[La7]]. Il 18 giugno a [[Firenze]] conduce ''[[Servizio pubblico (programma televisivo)#La chiusura con "Rosso di sera"|Rosso di sera]]'', ultima puntata di ''Servizio pubblico'', con ospiti tra gli altri [[Maurizio Landini]], [[Gad Lerner]], [[Marco Travaglio]], [[Vauro]], [[Sandro Ruotolo]], [[Franco Battiato]], [[Nicola Piovani]], [[Cristiano De André]], [[J-Ax]] e [[Sabrina Ferilli]].<ref>[http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/06/15/rosso-di-sera-santoro-sorpresa-clamorosa-per-lultima-di-servizio-pubblico/383925/ Rosso di sera, Santoro: ‘Sorpresa clamorosa per l'ultima di Servizio Pubblico. Renzi? Sarei felice'] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150617211041/http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/06/15/rosso-di-sera-santoro-sorpresa-clamorosa-per-lultima-di-servizio-pubblico/383925/|data=17 giugno 2015}}</ref> Il 10 luglio [[La7]] annuncia che Santoro non sarà in onda sulla propria emittente nella stagione 2015/2016.
Il 18 maggio [[2015]] annuncia la chiusura del programma ''[[Servizio pubblico (programma televisivo)|Servizio pubblico]]'', affermando di volersi dedicare ad altri progetti televisivi. Decide inoltre di non rinnovare il contratto con [[La7]]. Il 18 giugno a [[Firenze]] conduce ''[[Servizio pubblico (programma televisivo)#La chiusura con "Rosso di sera"|Rosso di sera]]'', ultima puntata di ''Servizio pubblico'', con ospiti tra gli altri [[Maurizio Landini]], [[Gad Lerner]], [[Marco Travaglio]], [[Vauro]], [[Sandro Ruotolo]], [[Franco Battiato]], [[Nicola Piovani]], [[Cristiano De André]], [[J-Ax]] e [[Sabrina Ferilli]].<ref>[http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/06/15/rosso-di-sera-santoro-sorpresa-clamorosa-per-lultima-di-servizio-pubblico/383925/ Rosso di sera, Santoro: ‘Sorpresa clamorosa per l'ultima di Servizio Pubblico. Renzi? Sarei felice'] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150617211041/http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/06/15/rosso-di-sera-santoro-sorpresa-clamorosa-per-lultima-di-servizio-pubblico/383925/ |data=17 giugno 2015 }}</ref> Il 10 luglio [[La7]] annuncia che Santoro non sarà in onda sulla propria emittente nella stagione 2015/2016.
 
Nel maggio [[2016]], attraverso la ''Zerostudio's'', società di cui detiene la maggioranza, acquista il 7% del [[il Fatto Quotidiano|Fatto Quotidiano]] formando il comitato dei garanti con [[Peter Gomez]], [[Marco Lillo]], [[Antonio Padellaro]] e [[Marco Travaglio]].<ref>[http://www.repubblica.it/economia/finanza/2016/05/17/news/santoro_compra_il_7_del_fatto_quotidiano_belpietro_lascia_libero_torna_feltri-139993174/ Santoro compra il 7% del Fatto]</ref>
 
Il 5 ottobre [[2016]] torna in Rai con un nuovo programma dal nome ''[[Italia (programma televisivo)|Italia]]'', format di sei puntate in prima serata che tratta vari temi della società civile<ref>{{Cita web|autore=Stefano Padoan|url=http://tvzap.kataweb.it/news/179664/italia-il-ritorno-di-michele-santoro-su-rai2/#31113=3|titolo=Italia, il ritorno di Michele Santoro su Rai2|autorepubblicazione=Stefano Padoantvzap.kataweb.it|data=3 ottobre 2016|accesso=9 ottobre 2016|pubblicazione=tvzap.kataweb.it}}</ref>. La prima puntata, dal titolo ''Tutti ricchi (per una notte)'', è vista da una media di 1.771.000 spettatori per uno share dell'8,1%. La quarta e ultima puntata della serie è stata trasmessa il 2 febbraio 2017<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/spettacoli/tv-radio/2016/10/03/news/michele_santoro_torna_con_italia_-149034434/|titolo=Michele Santoro torna con 'Italia': "Il conduttore che fa più ascolti è Renzi"|pubblicazione=Spettacoli - La Repubblica|data=3 ottobre 2016|accesso=22 novembre 2016}}</ref>.
 
Il 22 e 29 giugno [[2017]] Santoro conduce su Rai 2 uno speciale in due puntate dal titolo ''[[M (programma televisivo)|M]]'', un format che mescola inchiesta storica, teatro e talk show per raccontare alcuni momenti della vita di [[Adolf Hitler]], il programma tornerà su Rai 3 per 4 puntate il giovedì dall'11 gennaio al 1º febbraio 2018<ref>{{Cita web|autore=|url=http://www.adnkronos.com/intrattenimento/spettacolo/2017/06/14/santoro-con-teatro-inchiesta-hitler-contro-strapotere-format-usa_TvxRy2W0ZQibanw6ht5zyL.html|titolo=Santoro lancia il teatro d'inchiesta: si parte con Hitler|autorepubblicazione=Adnkronos|data=14 giugno 2017|accesso=17 settembre 2017|pubblicazione=Adnkronos}}</ref>.
 
=== AttivitàCritiche politicae polemiche ===
=== La questione della faziosità ===
{{Carica pubblica
L'Authority e lo schieramento politico di centrodestra hanno denunciato più volte la faziosità del giornalista, in un insieme di accuse che sono poi arrivate ad una serie di procedimenti e azioni volte contro Santoro. Secondo [[Marco Travaglio]], la motivazione che sta alla radice di queste gravi accuse e dei procedimenti è direttamente proveniente dal mondo della politica e dovuta, in principio, alle controversie politiche sul caso Mangano-Dell'Utri e sul caso Satyricon, e successivamente su molti altri casi di condizionamento della gestione della RAI da parte dei vertici di amministrazione, che sono di nomina politica, riguardo ad alcune puntate della trasmissione ''Annozero'' (come per il caso De Magistris o per il caso Grillo-Sgarbi). Infatti{{citazione necessaria|}} , come raccontato nel libro ''Regime'' (scritto insieme a [[Peter Gomez]]), il "meccanismo" che il mondo politico escogitò{{citazione necessaria|}} più volte per epurare Santoro quale "personaggio scomodo" funzionò con tecniche che partirono dalle accuse di "faziosità" per lo screditamento in pubblico{{citazione necessaria|}}, l'impiego degli esposti all'Authority per infliggere sanzioni, l'editto di Sofia, arrivando infine al licenziamento ufficiale dalla RAI per mezzo di scaramucce e scuse di vario genere. Infatti{{citazione necessaria|}} , l'Authority (ideata dai Governi di centrosinistra){{citazione necessaria|}} è una agenzia lottizzata{{citazione necessaria|}}, e quindi amministrata ''in toto'' dalle istituzioni politiche{{citazione necessaria|}}, nelle quali molti politici (in particolare nello schieramento di centrodestra, come più volte menzionato), dimostrerebbero, secondo giornalisti e studiosi{{citazione necessaria|}} come lo stesso Travaglio, "tutto l'interesse nell'epurazione di Santoro, quale "giornalista scomodo".
|nome = Michele Santoro
|immagine =
|didascalia =
|carica = [[Eurodeputato]]
|legislatura = [[2004]]-[[2005]]
|gruppo parlamentare = [[Partito del Socialismo Europeo|PSE]]
|coalizione =
|circoscrizione =
|collegio =
|incarichi =
|sito =
|partito = Lista [[Uniti nell'Ulivo]]
|tendenza =
|titolo di studio = Laurea in [[filosofia]]
|alma mater =
|professione = [[giornalista]], [[conduttore televisivo]]
|firma =
}}
 
{{citazione necessaria|Secondo molti commentatori politici}}, Santoro è stato un giornalista e reporter che ha messo alla luce molti aspetti sconvolgenti del paese dando voce alle voci emergenti e minoritarie, compresi i piccoli movimenti politici (come il [[Movimento Sociale Italiano|MSI]] o la [[Lega Lombarda (partito politico)|Lega lombarda]]) oscurati in altre trasmissioni RAI. Per quest'ultima caratteristica di Santoro, [[Achille Occhetto]] lo definì un "leghista di sinistra".{{citazione necessaria|}}
Aderisce al programma del leader del centrosinistra [[Romano Prodi]] e si candida al [[Parlamento europeo]] alle [[Elezioni europee del 2004 (Italia)|elezioni europee del 2004]] come indipendente per la lista di [[Uniti nell'Ulivo]]. Candidato nelle circoscrizioni nord-ovest e sud ed eletto in entrambe, viene eletto eurodeputato ricevendo in totale circa 730.000 preferenze, il più alto numero di preferenze tra i non capolista<ref>[http://www.comunedipignataro.it/modules.php?name=News&file=article&sid=2248 SPECIALE EUROPEE 2004 gli eletti]</ref>, ed aderisce al gruppo parlamentare del [[Gruppo del Partito del Socialismo Europeo]] insieme alla collega [[Lilli Gruber]], candidata nella medesima lista.
 
Fino ad allora, Santoro non si era mai apertamente schierato a favore di un determinato schieramento politico. Solo nel [[1996]], in un'intervista a [[Famiglia Cristiana]], Santoro affermò di aver votato la formazione [[centrismo|centrista]] di [[Lamberto Dini]], [[Rinnovamento Italiano]], smentendo quanti gli rimproveravano una sua presunta vicinanza con il [[Partito Democratico della Sinistra]]. Nella medesima intervista, Santoro aveva rivelato di aver votato, in passato, per il [[Partito Radicale]] e per il [[Partito Repubblicano Italiano]], e di vedere con favore la nascita di una formazione politica guidata da [[Antonio Di Pietro]] (ciò si concretizzerà due anni avanti, con la fondazione dell'[[Italia dei Valori]])<ref>[http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1996/10/22/Politica/SANTORO-HO-VOTATO-DINI-E-MI-PIACE-IL-PARTITO-DI-DI-PIETRO_141400.php Adnkronos, Santoro: ho votato Dini e mi piace il partito di Di Pietro]</ref>.
 
Intanto Santoro, al [[Parlamento europeo]], diviene membro della ''Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni''; della ''Commissione per la cultura e l'istruzione''; della delegazione alla commissione parlamentare mista [[Unione europea|UE]]-[[Croazia]]; della delegazione alla commissione di cooperazione parlamentare [[Unione europea|UE]]-[[Russia]].
 
È autore di quattro interrogazioni parlamentari<ref>[http://www.europarl.europa.eu/sidesSearch/search.do?type=QP&language=IT&term=6&author=28333 Interrogazioni parlamentari]</ref> con una percentuale di presenze del 57%<ref>http://www.europarl.europa.eu/mepatt/leg6/28333.pdf</ref>.
 
Intanto continua la battaglia legale, che arriva ad un dunque nel gennaio 2005 con una sentenza del [[Giudice del lavoro]] del [[Tribunale]] di Roma che dà ragione a Santoro e quindi condanna la RAI ad un risarcimento danni pari ad 1 milione e 400&nbsp;000 € e ordina la reintegrazione del giornalista nelle funzioni in RAI per programmi di [[prima serata]]<ref>{{cita news | titolo = Rai, "Santoro deve essere reintegrato" | pubblicazione = [[Corriere della Sera]] | data = 26 gennaio 2011 | url = http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/01_Gennaio/26/santoro.shtml | accesso = 11 novembre 2011}}</ref>.
 
[[File:Vauro Senesi e Michele Santoro.jpg|thumb|left|upright=1.1|[[Vauro Senesi|Vauro]] e Santoro nel 2008]]
 
== Controversie ==
'''Accuse di faziosità'''
 
{{cn|L'Authority e lo schieramento politico di centrodestra hanno denunciato una presunta faziosità del giornalista, in un insieme di accuse che sono poi arrivate ad una serie di procedimenti e azioni volte contro Santoro. Secondo Marco Travaglio, la motivazione che sta alla radice di queste gravi accuse e dei procedimenti è direttamente proveniente dal mondo della politica e dovuta, in principio, alle controversie politiche sul caso Mangano-Dell'Utri e sul caso Satyricon, e successivamente su molti altri casi di condizionamento della gestione della RAI da parte dei vertici di amministrazione, che sono di nomina politica, riguardo ad alcune puntate della trasmissione Annozero (come per il caso De Magistris o per il caso Grillo-Sgarbi). Infatti , come raccontato nel libro Regime (scritto insieme a Peter Gomez), il "meccanismo" che il mondo politico escogitò più volte per epurare Santoro quale "personaggio scomodo" funzionò con tecniche che partirono dalle accuse di "faziosità" per lo screditamento in pubblico, l'impiego degli esposti all'Authority per infliggere sanzioni, l'editto di Sofia, arrivando infine al licenziamento ufficiale dalla RAI per mezzo di scaramucce e scuse di vario genere. Infatti , l'Authority (ideata dai Governi di centrosinistra) è una agenzia lottizzata, e quindi amministrata in toto dalle istituzioni politiche, nelle quali molti politici (in particolare nello schieramento di centrodestra, come più volte menzionato), dimostrerebbero, secondo giornalisti e studiosi come lo stesso Travaglio, "tutto l'interesse nell'epurazione di Santoro, quale "giornalista scomodo".}}
 
{{citazione necessaria|Secondo molti commentatori politici, Santoro è stato un giornalista e reporter che ha messo alla luce molti aspetti sconvolgenti del paese dando voce alle voci emergenti e minoritarie, compresi i piccoli movimenti politici (come il MSI o la Lega lombarda) oscurati in altre trasmissioni RAI. Per quest'ultima caratteristica di Santoro, Achille Occhetto lo definì un "leghista di sinistra".}}{{citazione necessaria|}}
 
Nel 1994 [[Umberto Bossi]] dichiarò alla Commissione Cultura della Camera quanto di seguito: «Senza le trasmissioni di Santoro l'Italia non avrebbe preso coscienza degli sprechi di denaro pubblico e del disastro sociale del Sud».<ref>[http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=321717 ilGiornale.it]</ref>
Line 197 ⟶ 216:
Santoro ha inoltre subito numerose critiche ed accuse di faziosità sia da politici di centrodestra e centrosinistra sia da una parte della stampa (''[[Corriere della Sera]]'', ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'', ''[[La Stampa]]'' ecc.) a seguito della puntata di [[Annozero]] del 15 gennaio 2009 sul conflitto israelo-palestinese ed abbandonata in diretta da [[Lucia Annunziata]].<ref name="Corriere.it"/><ref>[http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=999920&sez=120&id=27625 selezione di articoli critici]</ref>
 
'''=== Presunti ospiti pilotati''' ===
 
Durante la puntata del 26 maggio 2011 di Annozero, Santoro si collega in diretta con il collaboratore [[Stefano Maria Bianchi]] da Taranto dove dipendenti di [[Teleperformance]] scioperavano a causa degli oltre 1400 esuberi proclamati dalla multinazionale francese per le sue sedi italiane di Roma e Taranto<ref name="annozero.rai.it">[http://www.annozero.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-03d607d3-dbe4-48d6-9e18-5aa03984b0d7.html Rai Due E se domani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Alcuni lavoratori hanno poi criticato la gestione del collegamento accusando di essere stati usati ed aggrediti fisicamente dai membri della troupe<ref name="annozero.rai.it"/>. La redazione di Annozero risponde a queste lamentele adducendole a ragioni di tempo.<ref>{{cita web
|autore= Sergio Luciano
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}}</ref>
 
== Procedimenti giudiziari ==
'''Le minacce di morte'''
* Il 5 novembre 2007, il Tribunale Penale di Varese ha condannato Santoro per diffamazione a mezzo televisivo per aver accostato l'associazione culturale Terra Insubre ad alcuni movimenti razzisti di estrema destra in una puntata de ''Il raggio verde'' del 2000. La sanzione è stata di mille euro di multa e un risarcimento stimato in diecimila euro per ognuna delle tre parti civili: l'associazione Terra insubre, il suo fondatore Andrea Mascetti e l'ideologo del carroccio (poi fuoriuscito) Gilberto Oneto<ref>[http://napoli.repubblica.it/dettaglio-news/varese-22:04/2663546 Michele Santoro condannato a Varese per diffamazione (La Repubblica, 5 novembre 2007]</ref>.
* Il 5 febbraio 2009 il deputato PdL [[Giancarlo Pittelli]] ha denunciato Santoro, Sandro Ruotolo ed Antonio Massari alla Procura di Catanzaro per diffamazione. Secondo Pittelli in una puntata di ''Annozero'' del 18 dicembre 2008, dedicata alle inchieste ''Why not'' e ''Poseidone'', fu mandata in onda e commentata la ricostruzione di una sua conversazione telefonica intercettata che non sarebbe stata corrispondente alla realtà<ref>[http://www.blitzquotidiano.it/agenzie/rai-diffamazione-pittelli-a-giudizio-santoro-ruotolo-massari-841894/ Rai, diffamazione Pittelli: a giudizio Santoro-Ruotolo-Massari blitzquiotidiano]</ref>.
* Il 24 novembre 2011 Santoro comunica di essere oggetto di un'azione civile da parte di [[Mediaset]]. L'azienda di Berlusconi afferma che le circostanze raccontate da Santoro in un'intervista al [[Fatto Quotidiano]], sulle presunte pressioni dell'azienda milanese su Telecom per impedirgli di andare a La7, facendo saltare un accordo già siglato con Giovanni Stella (ad TiMedia), non sono vere<ref>{{Cita news|autore=Redazione Online|titolo=Santoro: «Mediaset mi ha citato per danni» Su «Servizio pubblico» il caso Finmeccanica|url=http://www.corriere.it/politica/11_novembre_24/multimedia_santoro4_d029bf66-16b9-11e1-a1c0-69f6106d85c1.shtml|accesso=16 luglio 2013|pubblicazione=Corriere della Sera}}</ref>. Il 29 maggio 2015 il Tribunale di [[Milano]] condanna Santoro a risarcire [[Mediaset]] di 30.000 euro<ref>[http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11796061/Michele-Santoro-condannato-per-diffamazione-.html Michele Santoro condannato per diffamazione: 30mila euro a Mediaset]</ref>.
* Il 20 febbraio 2012, il Tribunale Civile di Torino ha assolto Santoro, ma ha condannato la Rai e il giornalista [[Corrado Formigli]] a risarcire con cinque milioni di euro [[Fiat Group Automobiles]] per un servizio trasmesso da ''Annozero'' il 2 dicembre 2010 in cui era stata criticata una vettura prodotta dalla casa torinese, la Alfa MiTo, in un modo che il giudice Maura Sabbione ha definito «denigratorio»<ref>[http://torino.repubblica.it/cronaca/2012/02/20/news/fiat_contro_annozero_condannato_formigli_ex_rai-30206135/ Fiat contro Annozero: Condannato Formigli, assolto Santoro]</ref>. La sentenza in questione è stata però completamente ribaltata in appello; in particolare, con sentenza del 28/10/2013 la Corte d'Appello di Torino ha riconosciuto che il servizio di Formigli non era affatto denigratorio nei confronti della Fiat, anche perché riportava giudizi sulla Alfa MiTo già formulati da una rivista specializzata del settore auto<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.repubblica.it/cronaca/2013/10/28/news/fiat_formigli_io_e_rai_assolti_in_appello_per_servizio_su_mito-69673679/Diffaamazione Rai, assolti Formigli e la Rai] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref><ref>[http://www.huffingtonpost.it/2013/10/28/corrado-formigli-assolto_n_4169741.html?ncid=edlinkusaolp00000003/Corrado Formigli assolto in appello: nessuna diffamazione contro la Rai]</ref>.
 
== Le minacce di morte ==
A seguito del fallito [[attentato di via Fauro]] a [[Maurizio Costanzo]] del [[1993]] da parte della [[Mafia]], su mandato di [[Totò Riina]], conseguente alla maratona Rai-Fininvest contro la mafia, che vide il ''[[Maurizio Costanzo Show]]'' collegato con ''[[Samarcanda]]'' di Santoro dopo l'assassinio di [[Libero Grassi]], così come a Costanzo anche a Santoro viene assegnata una scorta, che però il giornalista rifiuta<ref>M. Costanzo, ''Chi mi credo di essere'', Milano, A. Mondadori, 2004</ref>.
 
Nel mese di giugno del 2009 la [[Digos]] indaga su una lettera contenente un proiettile di fucile [[Winchester Repeating Arms Company|Winchester]] e la scritta “morirai” inviata a Michele Santoro presso gli uffici della [[Rai]]. La Procura di Roma aprì un fascicolo contro ignoti.<ref>[http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/italia/2009/06/05/AM5sfydC-minacce_santoro_proiettili.shtml Indagini della digos - Minacce a Di Pietro e Santoro due buste con proiettili| italia| Il SecoloXIX<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Nel maggio del 2010 alla redazione palermitana di Repubblica viene recapitata una busta contenente un proiettile e una lettera dattiloscritta contenente minacce di morte ad [[Antonio Ingroia]], procuratore aggiunto della [[Direzione distrettuale antimafia|procura distrettuale antimafia]] di [[Palermo]], [[Sergio Lari]] procuratore di Caltanissetta, Michele Santoro, [[Sandro Ruotolo]], [[Massimo Ciancimino]] e al [[collaboratore di giustizia]] [[Gaspare Spatuzza]].<ref>{{Cita news|titolo=Mafia: Palermo, busta con proiettile a pm e giornalisti |url=http://www.repubblica.it/ultimora/cronaca/mafia-palermo-busta-con-proiettile-a-pm-e-giornalisti/news-dettaglio/3772422|titoloaccesso=Mafia:16 Palermo,luglio busta con proiettile a pm e giornalisti2013|pubblicazione=La Repubblica|accesso=16 luglio 2013}}</ref>
 
== Procedimenti giudiziari ==
* Il 5 novembre 2007, il Tribunale Penale di Varese ha condannato Santoro per diffamazione a mezzo televisivo per aver accostato l'associazione culturale Terra Insubre ad alcuni movimenti razzisti di estrema destra in una puntata de ''Il raggio verde'' del 2000. La sanzione è stata di mille euro di multa e un risarcimento stimato in diecimila euro per ognuna delle tre parti civili: l'associazione Terra insubre, il suo fondatore Andrea Mascetti e l'ideologo del carroccio (poi fuoriuscito) Gilberto Oneto<ref>[http://napoli.repubblica.it/dettaglio-news/varese-22:04/2663546 Michele Santoro condannato a Varese per diffamazione (La Repubblica, 5 novembre 2007]</ref>.
* Il 5 febbraio 2009 il deputato PdL [[Giancarlo Pittelli]] ha denunciato Santoro, Sandro Ruotolo ed Antonio Massari alla Procura di Catanzaro per diffamazione. Secondo Pittelli in una puntata di ''Annozero'' del 18 dicembre 2008, dedicata alle inchieste ''Why not'' e ''Poseidone'', fu mandata in onda e commentata la ricostruzione di una sua conversazione telefonica intercettata che non sarebbe stata corrispondente alla realtà<ref>[http://www.blitzquotidiano.it/agenzie/rai-diffamazione-pittelli-a-giudizio-santoro-ruotolo-massari-841894/ Rai, diffamazione Pittelli: a giudizio Santoro-Ruotolo-Massari blitzquiotidiano]</ref>.
* Il 24 novembre 2011 Santoro comunica di essere oggetto di un'azione civile da parte di [[Mediaset]]. L'azienda di Berlusconi afferma che le circostanze raccontate da Santoro in un'intervista al [[Fatto Quotidiano]], sulle presunte pressioni dell'azienda milanese su Telecom per impedirgli di andare a La7, facendo saltare un accordo già siglato con Giovanni Stella (ad TiMedia), non sono vere<ref>{{Cita news|autore=Redazione Online|titolo=Santoro: «Mediaset mi ha citato per danni» Su «Servizio pubblico» il caso Finmeccanica|url=http://www.corriere.it/politica/11_novembre_24/multimedia_santoro4_d029bf66-16b9-11e1-a1c0-69f6106d85c1.shtml|accesso=16 luglio 2013|pubblicazione=Corriere della Sera}}</ref>. Il 29 maggio 2015 il Tribunale di [[Milano]] condanna Santoro a risarcire [[Mediaset]] di 30.000 euro<ref>[http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11796061/Michele-Santoro-condannato-per-diffamazione-.html Michele Santoro condannato per diffamazione: 30mila euro a Mediaset]</ref>.
* Il 20 febbraio 2012, il Tribunale Civile di Torino ha assolto Santoro, ma ha condannato la Rai e il giornalista [[Corrado Formigli]] a risarcire con cinque milioni di euro [[Fiat Group Automobiles]] per un servizio trasmesso da ''Annozero'' il 2 dicembre 2010 in cui era stata criticata una vettura prodotta dalla casa torinese, la Alfa MiTo, in un modo che il giudice Maura Sabbione ha definito «denigratorio»<ref>[http://torino.repubblica.it/cronaca/2012/02/20/news/fiat_contro_annozero_condannato_formigli_ex_rai-30206135/ Fiat contro Annozero: Condannato Formigli, assolto Santoro]</ref>. La sentenza in questione è stata però completamente ribaltata in appello; in particolare, con sentenza del 28/10/2013 la Corte d'Appello di Torino ha riconosciuto che il servizio di Formigli non era affatto denigratorio nei confronti della Fiat, anche perché riportava giudizi sulla Alfa MiTo già formulati da una rivista specializzata del settore auto<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.repubblica.it/cronaca/2013/10/28/news/fiat_formigli_io_e_rai_assolti_in_appello_per_servizio_su_mito-69673679/Diffaamazione Rai, assolti Formigli e la Rai] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref><ref>[http://www.huffingtonpost.it/2013/10/28/corrado-formigli-assolto_n_4169741.html?ncid=edlinkusaolp00000003/Corrado Formigli assolto in appello: nessuna diffamazione contro la Rai]</ref>.
 
== ProgrammiTalk show e programmi di informazione ideati e condotti ==
* ''[[Samarcanda (programma televisivo)|Samarcanda]]'' ([[Rai 3]], 1987-1992)
* ''[[Il rosso e il nero (programma televisivo)|Il rosso e il nero]]'' ([[Rai 3]], 1993-1994)