Colico: differenze tra le versioni
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Anno decisamente più triste il 1796: in quest'anno Napoleone fece smantellare il Forte di Fuentes, cancellando così la fortezza che fino a quel momento aveva dominato su Colico.
=== XIX-XX secolo: lo sviluppo, le guerre ===
Il secolo XIX è dettato da diverse trasformazioni, a partire dalla sospensione del secolare versamento alla plebana di Sorico: il Comune, nel 1813, smette di versare le 60 lire imperiali e ottiene il respingimento del ricorso presentato dall’arciprete Pietro Pizzala.
Nel 1815 viene inoltre completato il moderno collegamento stradale tra Colico e Sondrio, a cui si aggiungono, sempre in periodo austriaco, le strade dello Spluga, dello Stelvio e quella che congiunge la cittadina a Lecco. Negli stessi anni, grazie a un incontro tra Giacomo Rousselin e Luigi Sacco (a entrambi sono state dedicate due vie), iniziò la bonifica del piano di Colico, che si concluse nel 1829. Ma l’Ottocento portò a Colico anche il battello a vapore: il Lago di Como fu il secondo lago lombardo a vederlo transitare sulle proprie acque, dopo il Lago Maggiore. Le corse iniziarono il 16 agosto 1826 ed erano limitate alla tratta Como-Domaso; nel 1843, con la costruzione di altri imbarcaderi, tra cui Lecco, il limite settentrionale venne spostato a Colico.
Ed è sempre in questo secolo che Colico diventa luogo di transito “reale”: l’imperatore Ferdinando I, proveniente dal castello di Schoenbrun (Vienna) giunse in carrozza a Colico; da qui proseguì con l’imbarco verso Como. Il 6 settembre dello stesso annio, Ferdinando I diventa imperatore, Re di Lombardia e di Venezia e Re d’Italia.
Per quanto riguarda la ferrovia, essa giunse a Colico il 16 giugno 1885 (tra Colico e Sondrio), il 9 settembre 1886 (tra Colico e Chiavenna) e il 1° agosto 1894 (collegamento verso Lecco). La Colico-Sondrio fu la prima ferrovia al mondo a veder correre sui propri binari un treno alimentato a corrente ad alta tensione.
A inizio ‘900 la popolazione di Colico è in continuo aumento e raggiunge i 3386 abitanti. Ed è proprio pochi anni dopo che venne costruito il Forte Montecchio (1912-1914); le buone condizioni in cui il complesso versa sono dovute anche allo scarso utilizzo che ne si faceva: oltre alle esercitazioni, ai colpi all'autocolonna Mussolini (falliti) e alle esequie di Leopoldo Scancini nel 1947, infatti, la struttura non è mai stata attivata ufficialmente in guerra.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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