Ritratti di Benvenuto Cellini: differenze tra le versioni

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[[File:Portrait_of_a_bearded_man._Cellini,_Benvenuto.png|alt=Benvenuto Cellini Self Portrait Drawing|miniatura|''Benvenuto Cellini, Benvenuto. ''Autoritratto''. 28.3 cm per 18.5 cm. Carta, grafite (1540–1543) (?) Libreria Reale, Torino''.]]
Esistono diversi ritratti dell'orafo e scultore italiano [[Benvenuto Cellini]] (1500-1570). In questa lista vengono inclusi autoritratti e ritratti di egli da parte di altri artisti. L'aspetto fisico di Benvenuto Cellini è determinato in conformità ad alcuni ritratti della sua vita. Tuttavia, a causa di alcuni ritratti noti del XVII - XX secolo, in cui gli artisti hanno colto i tratti del viso di Cellini dalla loro immaginazione, nonché a causa di errate attribuzioni postume, esistono motivi di confusione su questo argomento.
 
== Ritratto di Benvenuto Cellini sull'affresco di Vasari ==
Il ritratto di Cellini è situato tra le immagini di altri artisti di corte del duca fiorentino Cosimo I° de Medici su un affresco a forma rotonda<ref>''Vasari, Giorgio (1511–1572), ''Cosimo I di Medici among court sculptors, architects and engineers''. FrescoAffresco. (1563). Palazzo Vecchio, FlorenceFirenze. DetailDettaglio: ''Portrait of Benvenuto Cellini.''.</ref> (tondo) realizzato da [[Giorgio Vasari]] nel [[Palazzo Vecchio]] Fiorentino nel 1563. Proprio sotto l'immagine del già anziano Cellini si trova una didascalia che recita "Benvenuto SCVL"<ref>''Pope-Hennessy, John Wyndham. "''Benvenuto Cellini''" // Abbeville Press, 1985., Pp. 16.''</ref>.  
 
Tutte le personalità mostrate sul tondo furono riconoscibili al tempo di Vasari.  
 
Ci sono 11 individui ritratti sul tondo. Giorgio Vasari ne ha menzionate nove<ref>''Vasari, Jr. ''Ragionamenti del signor cavaliere Giorgio Vasari, pittore e architetto Aretino sopra le invenzionida lui depinte in Firenze nel Palazzo di Loro Altezze Serenissime, con lo illustrissimo ed esselentis. signore D. Francesco Medici, alora principe di Firenze'' / Arezzo, 1762''.</ref> nei suoi commenti e iscrizioni scritte sulla destra dell'affresco: Tribolo (Niccolò di Raffaello di Nicolò dei Pericoli), Tasso (Giovanni Battista del Tasso), Nanni Unghero, San Marino, Giorgio Vasari, Baccio Bandinelli, Bartolomeo Ammanati, Benvenuto Cellini e Francesco Di ser Jacopo.<ref>''Würtenberger, Franzsepp. ''Mannerism: The European Style of the Sixteenth Century'' // New York, 1963., Pp. 38*''.</ref> Giorgio Vasari omesse di menzionare solo uno dei suoi colleghi: Luca Martini.
 
=== Ritratto di Bartolomeo Ammanatti erroneamente attribuito come ritratto di Benvenuto Cellini ===
[[File:Engraving_of_Benvenuto_Cellini_by_Collyer_Joseph.jpg|alt=|miniatura|''Joseph Collyer, Joseph, ''Un ritratto di Benvenuto Cellini''. Incisione. 26.5&nbsp;cm per 14 cm. (1771) Libreria[[Biblioteca Nazionale di Vienna|Biblioteca Nazionale]], Vienna. Numero Inventario 8191345''.]]
[[File:Benvenuto_Cellini_-_HD.jpg|alt=Benvenuto Cellini Paint Self Portrait|miniatura|''Cellini, Benvenuto. 1558–1560. Olio, carta incollata su tela. 61 cm per 48&nbsp;cm. Collezione Privata''privata.]]
Nel 1891, l'editore francese Eugene Plon rimproverò l'attribuzione di personalità sull'affresco, che fino ad allora fu considerato autentico dal XVI secolo. <ref>''Plon, Eugène, "''Benvenuto Cellini, orfèvre, médailleur, sculpteur, recherches sur sa vie, sur son oeuvre et sur les pièces qui lui sont attribuées''", éditions Plon et Cie, imprimeurs éditeurs, Paris, 1883, p. 594''.</ref> Sebbene la maggior parte delle personalità, incluso lo stesso Cellini, compaiano nell'affresco sottoscritto da Vasari con i loro veri nomi, Plon mette tuttavia in dubbio l'accuratezza della didascalia. Come risultato dei suoi studi, Plon affermò nel suo libro che "il vero" [[c:File:Portrait_of_Bartholomeo_Ammanatti_wrongly_attributed_as_portrait_of_Benvenuto_Cellini.png|Cellini nell'affresco]] è l'uomo che in seguito sarebbe stato identificato come [[Bartolomeo Ammannati]]. <ref name=":0">''Kirwin, W., Ch., "''Vasari's Tondo of Cosmo I with his Architects, Engineers and Sculptors in the Palazzo Vecchio : Typology and Re-Identification of Portraits''" // ''Mitteilungen des Kunsthistorischen institutes in Florenz'', 15(, 1971), pp. 105–122''.</ref> Studi contemporanei realizzati nel 1971 hanno attribuito nuovamente le personalità mostrate nel tondo.<ref name=":0" />
 
=== Ritratto di Giorgio Vasari erroneamente attribuito come ritratto di Benvenuto Cellini ===
Alla fine del XVIII secolo, una terza attribuzione del volto di Cellini fu eseguita sull'affresco conservato nel Palazzo Vecchio. [[:File:Engraving of Benvenuto Cellini by Collyer Joseph.jpg|Questa versione]] appartiene all'artista e incisore britannico [[:en:Joseph_Collyer|Joseph Collyer]] (1748 -1827). Nel 1829 [[Francesco Tassi]] dichiarò che Collyer è stato incaricato di realizzare l'incisione del "ritratto Benvenuto Cellini" dall'editore britannico "Nugent". Cercando il volto corretto di Benvenuto, l'artista inglese fece affidamento sull'immagine di Cellini nel tondo di Vasari. Ma Collyer semplicemente non riuscì a identificare correttamente lo scultore tra le altre personalità sull'affresco. Pensò erroneamente che Cellini fosse l'uomo posto in fondo al tondo. Il Benvenuto di Collyer era l'uomo che parlò con Francesco di Ser Jacopo il quale guardava oltre le sue spalle verso lo spettatore.<ref>''Сellini, Benvenuto, "Vita di Benvenuto Cellini", orefice e scultore fiorentino, scritta da lui medesimo, restituita alla lezione originale sul manoscritto poirot ora laurenziano ed arricchita d’illustrazioni e documenti inediti dal dottor Francesco Tassi, vol. I, Firenze, 1829 (extraitestratto dalla pagepagina 38).''</ref> In altre parole, il maestro inglese creò "Un ritratto di Benvenuto Cellini" nel 1771, come ritratto dell'autore del dipinto Giorgio Vasari, e non in realtà di Benvenuto Cellini.
[[File:Portrait_of_Benvenuto_Cellini_by_Raffaello_Morghen.png|alt=|sinistra|miniatura|''Morghen, Raffaello Morghen (1758–1883), A''Un Ritrattoritratto di Benvenuto Cellini''. Incisione (1822)''.]]
 
=== Ritratto di Benvenuto Cellini di Raffaello Morghen ===
Due secoli e mezzo dopo che il tondo del Vasari fu dipinto, l'artista italiano [[:en:Raffaello_Sanzio_MorghenRaffaello Morghen (incisore)|Raffaello Sanzio Morghen]] (1758 -1833) utilizzò il ritratto nell'affresco a Palazzo Vecchio come esempio per il suo inciso "Ritratto di Benvenuto Cellini". <ref>''Gnaccarini, Giacomo Raffaele Morghen, in "''L'Omnibus Pittoresco''", n.° 36 del 22 novembre 1838, pp. 361–362''.</ref> Il [[:en:File:Portrait_of_Benvenuto_Cellini_by_Raffaello_Morghen.png|quadro di Morghen]] fu ampiamente propagato dagli editori dell'epoca. In questi giorni l'opera di Raffaello Sanzio Morghen e dei suoi derivati rimane l'immagine più conosciuta e più riprodotta di Cellini.
 
== Autoritratti di Benvenuto Cellini ==
=== Autoritratto di Benvenuto Cellini su busto di Cosimo I° de' Medici ===
[[File:Cellini,_Benvenuto._Bust_of_Cosmo_I._Bronze,_1545._Bargello_Museum,_Florence.jpg|alt=Detail on Cosimo I bust|sinistra|miniatura|''Benvenuto Cellini, Benvenuto. ''Busto di Cosimo I°''. Bronzo (1545). Museo del Bargello, FlorenceFirenze. Dettaglio: ''Ritratto di Cellini''.]]
Al suo ritorno dalla [[Francia]] alla sua città natale, [[Firenze]], nel 1545, Benvenuto realizzò un [[c:File:Paolo_Monti_-_Servizio_fotografico_(Firenze,_1981)_-_BEIC_6354046.jpg|busto in bronzo]] di Cosimo I Medici, il Granduca di Toscana. La testa decorativa situata sulla spalla destra di questo busto è un autoritratto di Cellini, composto da linee di satiro, leone e uomo.<ref name=":1">''Perrot, Raoul., '' Biométrie faciale et expertise d'œuvres d'art'' // Paleobios, Lyon, 2007. Vol. 15.</ref> Sebbene la testa sulla spalla possieda elementi animaleschi, il rilievo è antropomorfico. 
 
Cellini prese il leone e Satiro come prototipi. Il leone, come parte dell'immagine grottesca sul busto, è un'allusione allo stesso Cellini. Le caratteristiche animalistiche del Satiro, in combinazione con il volto umano, acquisiscono un accenno ancora più esplicito alla personalità di Cellini rispetto al valore semiotico dell'immagine del leone. Presentandosi sotto le spoglie di un Satiro, Benvenuto allude al proprio soprannome di "Diablo". Nella mente della società [[Rinascimento|rinascimentale]], un Satiro era sinonimo del demone, se non del "Diavolo" stesso. <ref>Cellini, B., ''The Autobiography'' //'' Gutenberg.org., as translated by John Addington Symonds, Vol. I Ch. LVI., URL: <nowiki>http://www.gutenberg.org/ebooks/4028</nowiki> (date of request January 6, 2015).</ref><ref>Cellini, B., ''The Autobiography //'' Gutenberg.org., as translated by John Addington Symonds, Vol. I Ch. LVI., URL: <nowiki>http://www.gutenberg.org/ebooks/4028</nowiki> (date of request January 6, 2015).</ref>
=== Autoritratto di Benvenuto Cellini su busto di Cosimo I° Medici ===
[[File:Cellini,_Benvenuto._Bust_of_Cosmo_I._Bronze,_1545._Bargello_Museum,_Florence.jpg|alt=Detail on Cosimo I bust|sinistra|miniatura|''Cellini, Benvenuto. Busto di Cosimo I°. Bronzo (1545). Museo Bargello, Florence. Dettaglio: Ritratto di Cellini'']]
Al suo ritorno dalla [[Francia]] alla sua città natale, [[Firenze]], nel 1545, Benvenuto realizzò un [[c:File:Paolo_Monti_-_Servizio_fotografico_(Firenze,_1981)_-_BEIC_6354046.jpg|busto in bronzo]] di Cosimo I Medici, il Granduca di Toscana. La testa decorativa situata sulla spalla destra di questo busto è un autoritratto di Cellini, composto da linee di satiro, leone e uomo.<ref name=":1">''Perrot, Raoul.'' Biométrie faciale et expertise d'œuvres d'art // Paleobios, Lyon, 2007. Vol. 15.</ref> Sebbene la testa sulla spalla possieda elementi animaleschi, il rilievo è antropomorfico. 
 
Il dottor [[John Pope-Hennessy|Pope Hennessy]] suppone che le corna sull'armatura del Duca siano un indizio del segno zodiacale del Cosmo di Medici, il Capricorno. <ref>Pope-Hennessy, John Wyndham. ''«Benvenuto Cellini»'' // Abbeville Press. [Hazan pour l’edition francaise], 1985, Pp. 307.</ref>
Cellini prese il leone e Satiro come prototipi. Il leone, come parte dell'immagine grottesca sul busto, è un'allusione allo stesso Cellini. Le caratteristiche animalistiche del Satiro, in combinazione con il volto umano, acquisiscono un accenno ancora più esplicito alla personalità di Cellini rispetto al valore semiotico dell'immagine del leone. Presentandosi sotto le spoglie di un Satiro, Benvenuto allude al proprio soprannome di "Diablo". Nella mente della società [[Rinascimento|rinascimentale]], un Satiro era sinonimo del demone, se non del "Diavolo" stesso. <ref>Cellini, B., ''The Autobiography //'' Gutenberg.org., as translated by John Addington Symonds, Vol. I Ch. LVI., URL: <nowiki>http://www.gutenberg.org/ebooks/4028</nowiki> (date of request January 6, 2015)</ref><ref>Cellini, B., ''The Autobiography //'' Gutenberg.org., as translated by John Addington Symonds, Vol. I Ch. LVI., URL: <nowiki>http://www.gutenberg.org/ebooks/4028</nowiki> (date of request January 6, 2015)</ref>
 
Il dottor [[John Pope-Hennessy|Pope Hennessy]] suppone che le corna sull'armatura del Duca siano un indizio del segno zodiacale del Cosmo di Medici, il Capricorno. <ref>Pope-Hennessy, John Wyndham. ''«Benvenuto Cellini»'' // Abbeville Press. [Hazan pour l’edition francaise], 1985.  P. 307</ref>
 
=== Autoritratto di Benvenuto Cellini su uno schizzo della Biblioteca Reale di Torino ===
La [[Biblioteca Reale (Torino)|Biblioteca Reale di Torino]] ospita due schizzi di Benvenuto Cellini disegnati su entrambi i lati di un foglio di carta di 28,3 cm per 18,5 cm<ref>Pope-Hennessy, John Wyndham. ''"Benvenuto Cellini"'' // Abbeville Press. [Hazan pour l’edition francaise], 1985. P. 311.</ref>. Un lato del foglio porta un [[:en:Portraits_of_Benvenuto_Cellini|disegno in grafite di un uomo barbuto]] di circa 45 anni, identificato come l'autoritratto.<ref name=":1" /> Sul retro del foglio si trovano studi a penna e inchiostro di corpi maschili e una faccia di profilo. Diversi autografi nella mano di Benvenuto accompagnano il disegno; e tra le note vi è una lettura della data: "21 luglio 1559".
[[File:Benvenuto_Cellini_Jupiter_Detail_Self_Portrait.jpg|alt=Benvenuto Cellini, Jupiter on the base of "Perseus".|miniatura|''Benvenuto Cellini, Benvenuto. ''‘Giove’'', bronzo, 98 cm. Base didel ''“Perseo”.'' .]]
 
=== Autoritratto di Benvenuto Cellini sulla testa di Perseo ===
Esiste una tradizione secondo cui il [[c:File:Cellini,_perseo_10_autoritratto.JPG|lato posteriore della testa]] di [[Perseo]] è stato progettato come un autoritratto <ref>''Pope-Hennessy, John Wyndham. "''Benvenuto Cellini''". Abbeville Press. [Hazan pour l'édition française], 1985., Pp. 185.''</ref>.
[[File:Cellini,_perseo_10_autoritratto.JPG|alt=|sinistra|miniatura|''Benvenuto Cellini, Benvenuto. ''Perseo''. Bronzo (1543) Loggia dei Lanzi, Firenze. Dettaglio: Autoritratto sul retro della testa di Perseo.'']]
 
=== Dipinto Autoritratto di Benvenuto Cellini ===
Nel [[:en:File:Benvenuto_Cellini_-_HD.jpg|ritratto dipinto]] il volto di Cellini <ref name=":1" /> sembra [[c:File:Comparison_Benvenuto_Cellini_Portraiture.jpg|più avanti negli anni]] rispetto allo schizzo di [[Torino]]. A giudicare dalle guance non ancora affondate, il Benvenuto sul disegno di Torino non aveva ancora perso i suoi molari. Questo dipinto è uno schizzo<ref>Nasobin, O.B., ''The painted portrait of Benvenuto Cellini as an illustration for his books.'' // ''Humanitarian, socio-economic and social sciences'', .-n° 5, 2014. - N5. -, p. 364 - 368. {{ISSN: |2220-2404}}; {{ISSN |2221-1373}}</ref>. 
 
Gli schizzi a olio su carta erano un mezzo popolare tra gli artisti italiani del tardo Rinascimento e del periodo [[Manierismo|manierista]]<ref>[[Rudolf Wittkower|Wittkower, R.]], ''Masters of the Loaded Brush; Oil Sketches from Rubens to Tiepolo,'', p. xvii.</ref>. Il cappello rotondo di velluto rosso indossato da Cellini [[c:File:Comparison_Saint_Macarius_And_Benvenuto_Cellini.jpg|allude alla testa]] di [[Macario il Grande|San Macario il Grande]], noto personaggio del famoso affresco medievale [[:en:Macarius_of_Egypt#/media/File:Pisa,_Camposanto_trionfo_della_morte_16_opening_the_graves.JPG|"Trionfo della morte"]] ([[Camposanto monumentale|Camposanto]], Pisa).
 
=== Autoritratti di Benvenuto Cellini come Giove (Perseo) e Oceano (Saliera di Francesco I) ===
Un'iscrizione recante la scritta "TE FILI SIQUIS LAESERIT ULTOR ERO"<ref>Wittkower, R., ''Masters of the Loaded Brush; Oil Sketches from Rubens to Tiepolo,'', p. xvii.</ref> è incisa sul cartiglio di marmo sotto la nicchia di [[c:File:Benvenuto_Cellini_Jupiter_Detail_Self_Portrait.jpg|Giove]], alla base del "Perseo" di Cellini. I tratti di Giove, anche se molto idealizzati, ricordano i tratti del viso di [[c:File:Detail_on_Salt_Cellar,_Cellini._Benvenuto.jpg|Nettuno (OceaneOceano)]] trovati nella famosa [[:en:Cellini_Salt_Cellar|"Saliera del re Francesco I"]] creata da Cellini. La Saliera (26 x 33,5 cm., In oro, ricoperta in parte da smalto, base: ebano) è il suo unico capolavoro di oreficeria conosciuto e sopravvissuto ai nostri giorni. Fu creata da Benvenuto subito dopo la sua prigionia, tra il 1540 e il 1543, quindi dieci anni prima di fondere il suo Giove a Firenze. 
 
Le caratteristiche sui volti di entrambe le divinità potrebbero suggerire le caratteristiche peculiarità dell'aspetto di Benvenuto, che si trovano su altri ritratti dello scultore.
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Questo manufatto è conservato oggi al Museo Nazionale del Rinascimento a [[:en:Château_d'Écouen|Château d'Ecouen]], in Francia. Questo ritratto è attualmente attribuito a [[Francesco Salviati|Franchesco Salviati]].
[[File:Benvenuto_Cellini_Stamp_400_Year_Death_Anniversary.jpg|miniatura|Francobollo ritraente "Benvenuto Cellini" emesso in Romania per il 400° anniversario della morte di Benvenuto Cellini. ]]
Plon data il medaglione di 8,5 cm della prima metà del XVI secolo e ritiene che il pezzo sia la rappresentazione esatta del "ritratto di messer Benvenuto in cornice di legno di noce", che in accordo con le prove del notaio, appese su un muro nella casa dell'orafo al momento della morte di Benvenuto.<ref>Inventaires dressés après le décès de Benvenuto Cellini le 16 février 1570 / Vie de Benvenuto Cellini écrite par lui-même // La Table Ronde, 2002, p. 650 – 655</ref> Plon afferma che "diversi ritratti realizzati su pietra porfirica sono conservati nella Galleria Pitti" e che "tutti risalgono alla stessa epoca per quanto riguarda il tempo della loro creazione". <ref>''Plon, Eugene., '' Benvenuto Cellini – Orfèvre, médailleur, sculpteur. Recherche sur sa vie, son œuvre et sur les pièces qui lui sont attribuées'' // Plon et Cie, Paris, 1883. Pppp. 133–134.</ref> Tuttavia, gli studiosi confutano questa affermazione. I dati disponibili al giorno d'oggi suggeriscono che solo due ritratti su porfido siano mai esistiti. Uno di questi mostra il cosiddetto "Benvenuto Cellini" e l'altro "Ferdinando I Medici" <ref>''Collomb, Anne-Laure., ''La Peinture sur pierre en Italie 1530–1630'' // Thèse de doctorat d’Histoire de l’Art, UNIVERSITÉ LUMIÈRE LYON 2 HISTOIRE DE L’ART ET ARCHÉOLOGIE – CNRS UMR 5190. Lyon, 2006.''</ref>.  
 
Nel 1971, La Posta Statale della Romania emise un [[c:File:Benvenuto_Cellini_Stamp_400_Year_Death_Anniversary.jpg|francobollo in occasione del 400 ° anniversario dalla morte di Cellini]]. Il "ritratto di porfido" è stato scelto come base per il francobollo. Anche se nel 2007, la casa d'aste parigina "Drouot" ha venduto un quadro attribuito come "Ritratto di Monsieur Strozzi" da uno sconosciuto seguace di Cornelius de Lion. Questa immagine è firmata.
[[File:A_Portrait_of_Monsieur_Strozzi,_Drouot_Auction_House.jpg|alt=|sinistra|miniatura|Ritratto venduto dalla casa d'asta Drouot nel 2007 identificato come ritratto di "Monsieur Strozzi" da un seguace sconosciuto di Cornelius De Lion. ]]
L'iscrizione identifica il soggetto come "Monsieur Strozzi". "Monsieur Strozzi" e "Benvenuto Cellini" sono quindi raffigurati come se fossero la stessa persona <ref>"Portrait de monsieur de Strozzi by Corneille de Lyon". ''Artnet.com''. Retrieved 18 October 2018.</ref>.
 
=== Ritratto di Benvenuto Cellini di Zocchi-Allegrini ===
[[File:Cellini_Portrait.jpg|miniatura|''Francesco Allegrini, Francesco. ''‘Ritratto di Benvenuto Cellini’''. Incisione. 29.5&nbsp;cm х19.2&nbsp;cm. da uno schizzo di [[Giuseppe Zocchi]]. Biblioteca AustrianNazionale Nationalbibliothek'd'Austria, Vienna.]]
Una riscoperta del libro di Cellini da parte del pubblico alla fine del XVIII secolo suscitò un acuto bisogno del ritratto dell'autore, al fine di illustrare le pubblicazioni. Molti artisti e incisori riceverono ordini dagli editori di produrre le immagini di Benvenuto. Il primo esempio dei ritratti della "nuova onda" fu un'incisione fatta dal maestro italiano [[Francesco Allegrini]] nel 1762. Allegrini usò un disegno di [[Giuseppe Zocchi]] come base per questo lavoro. (1711-1767).
 
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== Benvenuto Cellini su altri lavori ==
 
=== Scultura di Jean-Jacque Feuchere  ===
Lo scultore francese Jean-Jacques Feuchere (1807-1852) fuse la piccola scultura in bronzo "Cellini" nel 1837. Questo ritratto presenta alcune somiglianze con il personaggio del tondo Vasari. Feuchere, Jean-Jacques. Benvenuto Cellini, Bronzo. (1837)
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Il Re di Francia [[Luigi Filippo di Francia|Luigi Filippo]] acquistò la Marrel Brothers Cup per consegnare quest'opera d'arte a suo figlio Louis, duca di Nemours come regalo. L'evento avvenne nel 1839 durante un'esposizione industriale a Parigi.  
 
Gli orafi e i compagni Antoine-Benoit-Roch e Jean-Pierre-Nazaire Marrel hanno prodotto il loro capolavoro ispirandosi alla cosiddetta "Coppa d'Augusta" di Cellini, acquistata dal [[Museo del Louvre]] nel 1832. Quest'ultima coppa aveva la forma di calice d'argento con doratura. La paternità della "coppa di Augusta" fu attribuita a Benvenuto in quel periodo. I fratelli Marrel sono rimasti colpiti dagli eventi e hanno risposto con la loro stessa creazione<ref>''Coupe ''‘Cellini’'' // Musée du Louvre. (URL: <nowiki>http://www.louvre.fr/oeuvre-notices/coupe-cellini</nowiki> Date of request 14.03.2015)''.</ref>.
 
=== Busto di Vincenzo Gajassi ===
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== Differenze stilistiche tra autoritratti e ritratti di Cellini ==
Tutti gli autoritratti di Benvenuto Cellini corrispondono al suo [[:en:Benvenuto_Cellini#AutobiographyVita (Benvenuto Cellini)|autoritratto letterario]] presentandolo come personalità eroica. La natura eroica delle immagini artistiche si ottiene con l'aiuto di una tecnica scoperta da Michelangelo e conosciuta come [[:en:Terribilità|"terribilità"]]. Questo è creato accigliando le sopracciglia e mostrando uno sguardo fiducioso negli occhi. L'aspetto di Cellini ha numerose caratteristiche, alcune delle quali possono essere considerate come le sue caratteristiche distintive:
 
• zigomi larghi;