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L''''Internazionale Comunista
== Storia ==
Il Comintern sorse per iniziativa dei [[Bolscevismo|bolscevichi]] russi dopo il fallimento della [[Seconda Internazionale]], causato dall'appoggio dato ai propri governi dai socialdemocratici tedeschi e francesi in occasione della [[prima guerra mondiale]].<ref>{{cita|Spriano|p. 4}}.</ref><ref>{{cita|Mandel 1993|p. 38}}.</ref> Il [[I Congresso dell'Internazionale Comunista|
Con il [[II Congresso dell'Internazionale Comunista|
Dopo che in Europa erano nati i partiti comunisti
A causa dei conflitti interni al gruppo dirigente del
Da allora il PCUS tenne i rapporti con i partiti comunisti del resto del mondo tramite il [[Dipartimento internazionale del Comitato centrale del PCUS|Dipartimento internazionale]] del proprio [[Comitato Centrale del PCUS|Comitato centrale]]
== Le ventuno condizioni di ammissione ==
La Terza Internazionale impose l'accettazione di ventuno condizioni (i cosiddetti «21 punti») a tutti i partiti che ne volessero fare parte. In gran parte ispirate da [[Vladimir Lenin]], esse vennero adottate formalmente il 7 agosto 1920 durante il [[II Congresso dell'Internazionale Comunista|II Congresso del Comintern]].<ref>{{cita|Spriano|pp. 70-72}}.</ref>
# Tutta l'attività di propaganda e di agitazione deve essere di natura autenticamente comunista e conforme al programma e alle decisioni dell'Internazionale Comunista. Tutta quanta la stampa di partito deve essere sotto la direzione di comunisti fidati che abbiano dato prova di devozione alla causa del proletariato. La dittatura del proletariato non dev'essere considerata semplicemente come formula d'uso corrente meccanicamente appresa; bisogna propugnarla in modo da renderne comprensibile la necessità a qualsiasi comune operaio od operaia, ad ogni soldato e contadino, partendo dai fatti della loro vita di tutti i giorni, che bisogna riferire e utilizzare quotidianamente nella nostra stampa. I [[periodici]] e le altre pubblicazioni, e tutte le case editrici del partito, devono essere completamente subordinate al ''[[praesidium]]'' del partito, indipendentemente dal fatto che in quel dato momento il partito sia legale o clandestino. Non bisogna permettere che le case editrici abusino della propria indipendenza e portino avanti una linea politica che non sia in assoluta armonia con la linea politica del partito. Negli articoli del giornale, nelle assemblee popolari, nei sindacati e nelle cooperative, ovunque gli aderenti all'Internazionale Comunista siano presenti, è necessario denunziare, sistematicamente ed implacabilmente, non soltanto la [[borghesia]], ma anche i suoi servi, i [[riformisti]] di ogni sfumatura.
# Qualsiasi organizzazione che voglia aderire all'Internazionale Comunista deve rimuovere, sistematicamente, i riformisti e i [[Centrismo|centristi]] da tutti gli incarichi di responsabilità all'interno del [[movimento operaio]] (organizzazioni di [[partito]], comitati di redazione, [[sindacati]], gruppi parlamentari, [[cooperative]], organi di governo locali) e sostituirli con comunisti collaudati, anche se, soprattutto all'inizio, sarà necessario sostituire degli opportunisti "esperti" con dei semplici lavoratori di base.
# Praticamente in tutti i paesi d'Europa e d'America la lotta di classe sta entrando nella fase della guerra civile. In questa situazione i comunisti non possono assolutamente contare sulla [[Principio di legalità|legalità borghese]].<!-- <ref>Leonardo P. D'Alessandro, ''I dirigenti comunisti davanti al [[Tribunale speciale per la difesa dello Stato (1926-1943)|Tribunale speciale]]'', Roma
# Il dovere di divulgare le idee comuniste include il preciso dovere di portare avanti un'attività di propaganda sistematica ed energica nell'esercito. Laddove tale opera di agitazione sia impedita dalle leggi d'emergenza, bisogna portarla avanti clandestinamente. Il rifiuto d'assumersi un compito di questo genere equivarrebbe al ripudio del dovere rivoluzionario ed è incompatibile con l'appartenenza all'Internazionale Comunista.
# Bisogna fare opera d'agitazione sistematica e programmata nelle campagne. La classe operaia non può consolidare la propria vittoria se con la propria linea politica non si è assicurato l'appoggio di almeno parte del proletariato rurale e dei contadini più poveri, e la neutralità di parte della popolazione rurale rimanente. Attualmente l'attività comunista nelle zone rurali va acquistando un'importanza di primo piano. Bisogna portarla avanti soprattutto valendosi dell'aiuto dei lavoratori comunisti urbani e rurali che hanno stretti rapporti con le campagne. Il trascurare questo lavoro o l'abbandonarlo nelle mani malfide dei semiriformisti equivale alla rinuncia alla rivoluzione proletaria.
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# I membri del partito che rifiutino in via di principio le condizioni e le tesi elaborate dall'Internazionale Comunista debbono essere espulsi dal partito. Lo stesso vale specialmente per i delegati ai congressi straordinari.
== I Congressi
* [[I Congresso dell'Internazionale Comunista|I Congresso]]: [[Mosca (Russia)|Mosca]], 2–6 marzo 1919
* [[II Congresso dell'Internazionale Comunista|II Congresso]]: [[San Pietroburgo|Pietrogrado]], 19 luglio e Mosca, 23 luglio–7 agosto 1920
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* [[VII Congresso dell'Internazionale Comunista|VII Congresso]]: Mosca, 25 luglio–20 agosto 1935
== Rappresentanti del Partito Comunista d'Italia
* [[Egidio Gennari]] (1921–1922)
* [[Antonio Gramsci]] (1922–1923)
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* [[Angelo Tasca]] (1930–1931)
* [[Ruggero Grieco]] (1932–1934)
* [[Giuseppe Berti]] (????–????)
* [[Luigi Longo]] (????–????)
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|cid=Bezborodov, Eliseeva|curatore=A. B. Bezborodov, N. V. Eliseeva|titolo=Istorija Kommunističeskoj partii Sovetskogo Sojuza [Storia del Partito comunista dell'Unione Sovietica]|lingua=ru|anno=2014|editore=Političeskaja ėnciklopedija|città=Mosca|pp=
* {{cita libro|autore=[[Giuseppe Boffa]]|titolo=Storia dell'Unione Sovietica 1928-1941|volume=2|cid=Boffa 1990²|editore=L'Unità|pp=335|anno=1990|annooriginale=''Storia dell'Unione Sovietica'', vol. 1, Mondadori, 1976}}
* {{cita libro|autore=[[Giuseppe Boffa]]|titolo=Storia dell'Unione Sovietica 1941-1945|volume=3|cid=Boffa 1990³|editore=L'Unità|pp=289|anno=1990|annooriginale=''Storia dell'Unione Sovietica'', vol. 2, Mondadori, 1979}}
* {{cita libro|autore=Fernando Claudín|titolo=La crisi del movimento comunista. Dal Comintern al Cominform|editore=Feltrinelli|anno=1974|città=Milano|annooriginale=''La crisis del movimiento comunista. Del la Komintern al Kominform'', Parigi, Ruedo Ibérico, 1970|traduttore=Bruno Crimi|cid=Claudín}}
* {{cita libro|cid=Mandel 1993|autore=[[Ernest Mandel]]|curatore=Antonio Moscato|titolo=Ottobre 1917. Storia e significato di una rivoluzione|editore=Datanews|città=Roma|anno=1993|annooriginale=''Octobre 1917. Coup d'Etat ou révolution sociale'', Amsterdam, IRF, 1992|isbn=88-7981-099-5|traduttore=Maria Novella Pierini|pagine=
* {{cita libro|autore=Lilly Marcou|titolo=Il Kominform. Il comunismo della guerra fredda|editore=Città nuova|anno=1979|città=Roma|annooriginale=''Le Kominform'', Parigi, Fondation Nationale de Sciences Politique, 1977|traduttore=Andrea Marchesi|cid=Marcou}}
* {{cita libro|cid=Piccardo|autore=Lara Piccardo|titolo=Agli esordi dell'integrazione europea. Il punto di vista sovietico nel periodo staliniano|editore=Jean Monnet Centre|città=Pavia|anno=2012|isbn=978-88-96890-08-0|url=http://www.jeanmonnet-pv.it/Jean_Monnet_Centre_of_Excellence/publications_files/piccardo_full_txt.pdf|accesso=7 febbraio 2017}}
* {{cita libro|cognome= Spriano|nome= Paolo|wkautore= Paolo Spriano|anno= 1967|titolo= Storia del Partito Comunista Italiano, vol. I|editore=
* {{cita libro|cid=Šubin, Taratorkin|autore=A. V. Šubin, F. G. Taratorkin|capitolo=Meždunarodnoe kommunističeskoe dviženije [Il movimento comunista internazionale]|curatore=A. B. Bezborodov, N. V. Eliseeva|titolo=Istorija Kommunističeskoj partii Sovetskogo Sojuza [Storia del Partito comunista dell'Unione Sovietica]|lingua=ru|anno=2014|editore=Političeskaja ėnciklopedija|città=Mosca|pp= 413-488|isbn=978-5-8243-1824-1}}
* {{cita libro|titolo=Istorija meždunarodnogo kommunističeskogo dviženija [Storia del movimento comunista internazionale]|città=Mosca|anno=2016|pp= 472|cid=Wu et al.|editore=Ves' Mir|isbn=978-5-7777-0606-5|lingua=ru|curatore=Wu Enyuan et al.}}
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* {{cita web|http://www.marxists.org/history/international/index.htm|Internazionali dei lavoratori, dagli archivi internet marxisti|lingua=En}}
* {{en}} [http://libcom.org/library/third-international-congress-report-ruhle Rapporto da Mosca, 1920, la III internazionale] di [[Otto Rühle]]
{{Congressi dell'Internazionale Comunista}}
{{Controllo di autorità}}
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