Benelli: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 61:
Giuseppe Benelli, in seguito ad insanabili contrasti con i fratelli sulle strategie produttive, si stacca nel [[1948]] dall'azienda per intraprendere una nuova avventura industriale convinto che il futuro fosse nelle quattro ruote. Insieme all'industriale delle armi [[Pietro Beretta]], di Gardone Val Trompia e al conte [[Guglielmo Castelbarco Albani]], nobile di Pesaro, appronta un'avveniristica utilitaria denominata B.B.C., acronimo derivato dalle iniziali degli artefici dell'iniziativa. Giuseppe Benelli progetta praticamente l'intera vettura: il motore bicilindrico a "V" di 120° di 610cc raffreddato ad aria con teste in alluminio e punterie idrauliche, autotelaio portante a longheroni e sospensioni indipendenti a molle elicoidali, trazione anteriore con giunti omocinetici. Soluzioni queste che per quei tempi erano avanguardistiche soprattutto in relazione al fatto che la FIAT produceva la "500" serie B (detta Topolino), vettura aggiornata, ma con una tecnica di base degli anni trenta.
Non si conoscono i motivi per cui non fu mai prodotta, le due ipotesi più accreditate sono l'eccessivo costo o (più probabilmente) le forti pressioni "dissuasive" della FIAT esercitate nei confronti di Pietro Beretta. Infatti, [[Vittorio Valletta]], l'allora Amministratore Delegato della FIAT, non vedeva di buon occhio l'approssimarsi di nuovi concorrenti nello scenario automobilistico nazionale. Della BBC ne furono realizzati solo tre prototipi, una berlinetta, (attualmente esposta al museo Beretta a Gardone Val Trompia), una "Giardiniera" (Pick Up) e un autotelaio motorizzato (entrambi conservati presso il [[Museo Morbidelli]] di Pesaro).
[[File:BBC berlinetta.jpg|thumb|BBC versione berlinetta]]
Archiviata l'esperienza dell'automobile, l'ing. Giuseppe non si perde d'animo e sempre nella natia Pesaro si dedica interamente alla produzione di nuovi motocicli fondando una nuova azienda, la F.A.M.O.S.A.(Fabbrica Auto Moto Officine Strada Adriatica) che nel [[1954]] diventerà [[MotoBi]], ottenendo uno straordinario successo soprattutto con i motori orizzontali detti "a uovo". Le MotoBi da competizione, allestite da [[Primo Zanzani]] saranno il riferimento sportivo per almeno tre lustri, sia con le moto ufficiali che con quelle clienti, conquisteranno un numero impressionante di vittorie, circa 1800 nelle varie classi e campionati nazionali e internazionali. Anche il mitico [[Giacomo Agostini]] agli inizi della sua carriera cercò di diventare pilota ufficiale della MotoBi, ma essendo la scuderia al completo il suo desiderio non si realizzò e "Ago" si rivolse alla Morini di Bologna iniziando così la sua straordinaria carriera.