Giovanni Pierluigi da Palestrina: differenze tra le versioni

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Nel [[1551]], il vescovo di Palestrina, [[Papa Giulio III|Giovanni Maria del Monte]] fu eletto papa e Palestrina diventò ''magister cantorum'' della [[Cappella Giulia]]<ref name="unger">Melvin P. Unger, ''Historical Dictionary of Choral Music'', p. 338</ref>, succedendo a Mallapert, mentre dal 1553 i documenti lo menzionano con la qualifica di ''magister cappellae''.
 
Nel 1554 Palestrina pubblicò il suo primo libro di messe<ref>''Iohannis Petri Loisij''[…] ''Missarum liber primus'', Valerio Dorico, Roma, 1554; L'incisione del frontespizio è la stessa usata per il ''Missarum liber secundus'' di Morales del 1544, dedicato a Paolo III. Rispetto a tale edizione, il volto e le braccia del pontefice sono alterati, così come il viso del compositore, ma la musica è la stessa, anche se le parole sono cancellate; Palestrina è perciò rappresentato mentre offre una messa che in realtà è di Morales. L'incisione del libro di Morales è ispirata a quella che ornava il ''Liber quindecim missarum'' di Andrea Antico, dedicato nel 1516 a Leone X.</ref>, dedicato al [[papa Giulio III]], e il 13 gennaio 1555 fu ammesso dallo stesso pontefice tra i cantori della [[Cappella Musicale Pontificia Sistina|cappella papale]], senza chiedere il consenso ai cantori stessi, che al contrario erano particolarmente gelosi del loro privilegio. Così, morto papa Giulio III e concluso il brevissimo regno anche del successore [[Papa Marcello II|Marcello CerviniII]], a settembre del 1555 il nuovo [[papa Paolo IV]] costrinse alle dimissioni tutti i cantori sposati, tra cui Palestrina, concedendo però loro una pensione. Il mese successivo Palestrina fu assunto come [[maestro di cappella]] a [[San Giovanni in Laterano]]<ref name="unger" />; lascerà l'incarico nel 1560, portando via con sé anche il figlio Rodolfo, che era cantorino del coro. Dal marzo 1561, trovò un nuovo impiego presso la Basilica di Santa Maria Maggiore.
 
Risale forse a questo periodo la composizione della famosa ''[[Missa Papae Marcelli]]'', la cui importanza è legata alle riforme del [[Concilio di Trento]].