Felice Giani: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Studiò dapprima a [[Pavia]], sotto la guida di [[Carlo Antonio Bianchi]] e di [[Antonio Galli da Bibbiena]], proseguendo poi gli studi a [[Bologna]] con [[Domenico Pedrini]] e [[Ubaldo Gandolfi]]. Trasferitosi a [[Roma]], nel [[1780]], grazie alla protezione del principe Doria Pamphili si legò con vari artisti, tra cui [[Cristoforo Unterperger]], [[Giuseppe Cades]], Domenico Corvi e [[Angelica Kauffmann]], l'architetto [[Giovanni Antonio Antolini]] e Andrea Vici . In questi anni Giani ottenne i primi successi: partecipò alla prestigiosa decorazione di [[Palazzo Altieri]] e del Palazzo Antonelli noto come le 100 finestre, residenza di campagna sulle colline di Senigallia, del cardinale Leonardo Antonelli, il Papa Rosso, dove qui decorò le sale e le stupende porte del piano nobile, riproponendo in maniera mirabile gli straordinariistraordinari temi della "[[Domus Aurea]]". Fu ingaggiato da Cristoforo Unterperger insieme ad un<nowiki>'</nowiki>''équipe'' di artisti per riprodurre gli ornati delle Logge di [[Raffaello]] in [[Vaticano]], su [[encausto|encausti]] che poi furono inviati a [[Caterina II di Russia]] che le rimontò in un ambiente dell'[[Museo dell'Ermitage|Ermitage]].
 
Nel [[1784]] Giani si mise in luce vincendo il secondo premio ad un concorso di disegno dell'[[Accademia di belle arti di Parma|Accademia]] di [[Parma]], città che in quegli anni era artisticamente all'avanguardia come centro propulsore del nascente [[Neoclassicismo]]. Allo stesso concorso aveva partecipato anche un altro futuro artista "irregolare", il giovanissimo [[Francisco Goya]].
 
Nel [[1786]] si trasferì a [[Faenza]] per decorare la Galleria del Palazzo Conti-Sinibaldi e la Galleria dei Cento Pacifici (con l'aiuto del Barozzi). L'anno successivo fu nominato membro accademico d'onore dell'[[Accademia Clementina]] di [[Bologna]]. Dopo un nuovo periodo romano ([[1788]]-[[1794]]), Giani completò la sua formazione con un viaggio a [[Napoli]], [[Ercolano]] e [[Pompei]], per poi fare ritorno a [[Faenza]] dove lavorò alla Galleria di [[Palazzo Laderchi]]. Nel [[1802]] è la volta di [[Palazzo Milzetti]], sempre a Faenza, forse il suo capolavoro. Nel [[1803]] fu chiamato a [[Parigi]] per decorare i Gabinetti Napoleonici alla Malmaison. Una sua presenza al distrutto [[palazzo delle Tuileries]], sebbene tradizionalmente ripetuta, non è per nulla certa.
[[File:Ephemeral arch erected in Piazza di Ponte to celebrate the Roman Republic on March 20 1798 by Felice Giani (Museo di Roma a Palazzo Braschi).jpg|thumb|300 px|''Arco effimero eretto a piazza di Ponte, per celebrare la Repubblica Romana a marzo 1798'']]
Negli anni seguenti realizzò commissioni a [[Bologna]], [[Roma]], nel nuovo palazzo imperiale di [[Venezia]], a [[Ferrara]], a [[Ravenna]] e a [[Forlì]], dove si segnalano, in particolare, gli affreschi di [[palazzo Gaddi di Forlì|palazzo Gaddi]], del [[Palazzo Talenti Framonti]] e del [[Palazzo Comunale di Forlì|Palazzo Comunale]], attualmente visibili negli uffici del sindaco. Gli è anche attribuita una ''Deposizione'', attualmente nella [[Pinacoteca civica di Forlì]]. A [[Cesena]] realizzò il ciclo decorativo di [[Palazzo Sirotti Gaudenzi]], completamente conservato e composto da varie tempere, tra cui "la partenza di Attilio Regolo" e "Edipo davanti alla grotta delle Eumenidi".
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Nel [[1811]] fu nominato accademico di merito dell'[[Accademia di San Luca]] di [[Roma]]. Decorò in questi anni anche l'appartamento napoleonico al [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]] e lavorò al teatro di [[Imola]], e ancora a Faenza, nei palazzi Morri e [[Palazzo Cavina|Cavina]] e Palazzo Pasolini. Nel [[1819]] fu nominato membro della [[Congregazione dei Virtuosi al Pantheon]]. Morì per le conseguenze di una caduta da cavallo al ritorno da un viaggio a [[Bologna]] e fu sepolto a [[Roma]], in [[Basilica di Sant'Andrea delle Fratte|Sant'Andrea delle Fratte]].
 
Vero personaggio "irregolare" nel panorama artistico del [[neoclassico]], Giani conduceva una vita girovaga e ''bohemién'' e lavorava con un'organizzata bottega che comprendeva ornatisti, stuccatori e mobilieri. Tra i suoi principali collaboratori troviamo i plasticatori Antonio Trentanove, i fratelli [[Giovan Battista Ballanti Graziani|Giovan Battista]] e [[Francesco Ballanti Graziani]] e [[Gaetano Bertolani]]<ref>{{DBITreccani|gaetano-bertolani_(Dizionario-Biografico)|nome = BERTOLANI, Gaetano|nomeurl = gaetano-bertolani|autore = Ennio Golfieri|volume=9|anno = 1967|volume = 9|accesso = 20 agosto 2014|cid= }}</ref>.
 
Va ricordato il suo particolarissimo metodo d'insegnamento, in cui il disegno aveva largo spazio, che lasciava largo spazio all'improvvisazione su un tema da lui assegnato. Le riunioni tra lui e i suoi allievi avevano il suggestivo nome di ''Accademia dei Pensieri''. Spesso queste competizioni davano esito ad una serie di disegni assai suggestivi e talvolta beffardi e irriverenti, come quello con ''[[Dante]] e [[Beatrice]] che assistono ad un [[baccanale]]'', oggi in una collezione privata di [[Bologna]].
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=== Dipinti ===
* ''Altare patrio eretto in Piazza San Pietro per la Festa della Federazione'', 1798, Roma, [[Museo di Roma a palazzo Braschi]]<ref>{{cita|Italia nella Rivoluzione| pp. 274-275}}.</ref>
* ''Arco effimero eretto a piazza di Ponte, per celebrare la Repubblica Romana a marzo 1798'', Roma, Museo di Roma a palazzo Braschi
 
=== Disegni ===
* Felice Giani, ''Album di viaggio da Faenza a Marradi'', 1794, Forlì, [[Biblioteca comunale Aurelio Saffi]], [[Archivio Piancastelli]], n.° 207<ref>22 fogli, disegni a matita, 43x31 cm. {{cita|Italia nella Rivoluzione| p. 169}}.</ref>
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro |autore=Anna Ottani Cavina, ''|titolo=Felice Giani (1758-1823) e la cultura di fine secolo'', |città=Milano, |anno=2000.}}
* {{cita testo |curatore=Giuseppina Benassati, Lauro Rossi |titolo=L'Italia nella Rivoluzione 1789 1799 |data=1990 |editore=Grafis Edizioni |città=Casalecchio di Reno |cid =Italia nella Rivoluzione|SBN =IT\ICCU\CFI\0133599}}
* {{cita pubblicazione | nome=Anna |cognome=Ottani Cavina |titolo=Faenza, fragilità di un sogno. La pittura da Felice Giani a [[Tommaso Minardi]] |rivista=L'età neoclassica a Faenza 1780-1820 |editore= |città=Bologna |anno=1979}}
 
== Voci correlate ==
* [[Castel Bolognese]] - Chiesa di San Petronio pala del santo (olio su tela)
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://lctorricelli.racine.ra.it/ipertesto5d/partenza/index.html|palazzo Milzetti a Faenza (moltissime immagini di Giani)}}
* {{cita web|http://faenzaneoclassica.blogspot.com|Il neoclassicismo a Faenza}}
* {{cita web|http://www.artcyclopedia.com/artists/giani_felice.html|Giani su artcyclopedia}}
* [https://web.archive.org/web/20060901141843/http://ndm.si.edu/ABOUT/index.asp Cooper-Hewitt National Design Museum di New York] conserva più di 1000 disegni di Felice Giani provenienti dalla collezione di [[Giovanni Piancastelli]].
* [[Castel Bolognese]] - Chiesa di San Petronio pala del santo (olio su tela)
* [https://web.archive.org/web/20060901141843/http://ndm.si.edu/ABOUT/index.asp Cooper-Hewitt National Design Museum di New York] conserva più di 1000 disegni di Felice Giani provenienti dalla collezione di [[Giovanni Piancastelli]]
 
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