Michał Giedrojć: differenze tra le versioni

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Al termine della preghiera e della contemplazione, eseguiva i compiti del sacrestano. Un giorno dichiarò al suo confessore, Giovanni di Żmigród, che Cristo gli parlò dalla croce e gli disse: "Sii paziente fino alla morte e ti darò la corona della vita".
 
Condusse la sua vita in profonda penitenza e mortificazione, mangiando esclusivamente pane con un po' di sale, essendo vegetariano, e lacerando il suo stesso corpo con i colpi di frusta. Inoltre era fisicamente provato dai continui attacchi del demonio ed era in grado di prevedere realtà future. Uno stile di vita così rigido gli provocò un indebolimento del corpo e aggravò le sue condizioni di salute.
 
Fu amico di diversi religiosi polacchi di quel periodo, tra i quali si ricordano: [[Giovanni da Kęty|san Giovanni da Kęty]], [[san Simone da Lipnica]], [[Stanislao Casimiritano|san Stanislao Casimiritano]], il [[Ladislao da Gielniów|beato Ladislao da Gielniów]], padre Świętosław Milczący e frate Izajasz Boner.