Unione Sovietica: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Atarubot (discussione | contributi)
template cita "xxxx"; elimino parametri vuoti
Riga 86:
Il 7 novembre (24 ottobre del calendario giuliano) fu concretizzata l'insurrezione precedentemente deliberata dal [[Comitato Centrale del PCUS|Comitato centrale del Partito bolscevico]]: soldati, operai (le "[[Guardie Rosse (Russia)|Guardie Rosse]]"), marinai della [[Flotta del Baltico]] occuparono in breve i punti chiave della città e l'indomani venne preso il [[Palazzo d'Inverno]], sede del Governo.<ref name=bof6364>{{cita|Boffa|pp. 62-64}}.</ref> La sera stessa il potere venne consegnato al [[Congresso panrusso dei Soviet]], che formò un nuovo governo, il [[Consiglio dei commissari del popolo della RSFS Russa|Consiglio dei commissari del popolo]], guidato da [[Lenin]].<ref>{{cita|Reed|p. 145}}.</ref> La Rivoluzione si estese subito dopo a gran parte dei territori dell'ex Impero russo, di cui i bolscevichi presero il controllo in alcuni casi in modo pacifico, in altri dopo accesi scontri con gli oppositori.<ref>{{cita|Orlov et al.|pp. 336-337}}.</ref><ref>{{cita|Boffa|pp. 68-72}}.</ref>
 
Sempre nel 1918 nacque l'[[Armata Rossa]], che sostituì il vecchio e disgregato [[esercito]]. La reazione delle forze escluse dal potere e delle potenze straniere non si fece attendere. Nella primavera del 1918 gli inglesi occuparono i porti di [[Murmansk]] e [[Arcangelo (città)|Arcangelo]], mentre i giapponesi si impadronirono del porto di [[Vladivostok]]. In seguito intervennero anche i francesi e gli statunitensi. In [[Ucraina]], [[Finlandia]], [[Estonia]], [[Lettonia]] e [[Lituania]] si instaurarono regimi [[Nazionalismo|nazionalistici]] con l'aiuto tedesco, mentre in Russia nacquero diciotto governi opposti a quello sovietico. Nell'estate del 1918 vennero arrestati anarchici e scioperanti, e vennero fucilate alcune migliaia di oppositori politici<ref>{{Cita libro|autore=Sergej Melgunov|titolo=Il Terrore Rosso 1918-1923|anno=2010|editore=Jaca Book|p=}}</ref>. La [[Guerra civile russa|guerra civile]] vide l'Armata Rossa, guidata da [[Lev Trotsky|Trockij]], combattere in particolare contro gli eserciti dell'[[Armata Bianca]], guidati dall'[[ammiraglio]] [[Aleksandr Vasilevič Kolčak|Kolčak]] in [[Siberia]] e del [[generale]] [[Anton Denikin|Denikin]] nella [[Russia meridionale]]. Al conflitto parteciparono anche gli eserciti dell'[[Armata Verde]], che durante il conflitto si alleò sia con l'Armata Rossa sia con l'Armata Bianca e a volte le combatté entrambe; e quelli dell'[[Machnovščina|Armata Nera]].
 
Sin dal 1919 l'Armata Rossa ottenne diverse vittorie conquistando alla fine del 1920 la [[Crimea]] e, nel 1921, l'area del [[Caucaso]]. La guerra civile durò comunque fino al 1923, quando si concluse con la sconfitta degli ultimi eserciti contadini. L'Armata Rossa dovette però desistere in [[Estonia]], [[Lettonia]] e [[Lituania]], dove si formarono i tre Stati indipendenti, che sarebbero poi stati annessi all'Unione Sovietica in occasione della [[seconda guerra mondiale]].