Terapia cognitiva: differenze tra le versioni

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I suoi tassi di efficacia, a livello di riduzione sintomatologica in diverse forme psicopatologiche, sono valutati come buoni, e sono a volte usati come parametro funzionale di riferimento per altri tipi di psicoterapie.
 
Alcuni dei principali approcci sono quelli della [[REBT]] (''Rational-Emotive Behavioural Therapy''), di [[Albert Ellis]]; gli approcci cognitivisti classici, di [[Aaron Beck|Aaron T.Beck]]; gli approcci del ''secondo cognitivismo'', o neocognitivismo clinico di impronta costruttivista, derivati dal lavoro pionieristico di [[George Kelly]] (che pure personalmente non si definiva "cognitivista").
 
Mentre gli approcci classici ([[Albert Ellis|Ellis]], [[Aaron T.Beck|Beck]]) sono fortemente influenzati dai rigidi approcci del cognitivismo HIP ([[Human Information Processing]]), imperante nella psicologia sperimentale degli Stati Uniti nel corso degli anni '70, all'interno degli approcci cognitivo-costruttivisti sono maggiormente focalizzati i contributi della seconda [[cibernetica]] di [[Heinz von Foerster]], [[Humberto Maturana]] e [[Francisco Varela]]; della teoria sistemica; della teoria dell'Attaccamento di [[John Bowlby]]; degli approcci costruttivisti della [[Costruttivismo (psicologia)|Personal Construct Psychology]].