Età comunale: differenze tra le versioni

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In alcuni comuni, come a Bologna, vi era un ulteriore tipo di associazione militare su base territoriale, le "società delle armi". Esse erano nate per creare delle milizie popolari contro i magnati, e l'appartenenza a queste associazioni era perciò volontaria. Tuttavia l'esserne soci era requisito per partecipare alla vita pubblica all'epoca del governo popolare, analogamente all'appartenenza alle corporazioni. Perciò entrarono a far parte delle "società d'armi" i gruppi sociali esclusi dalle corporazioni<ref name=Pini/>.
 
=== Il Comune e il mondo feudale: una coesistenza difficile ===
In linea generale, il Comune si fondò su princìpi opposti a quelli del feudalesimo. Mentre il mondo feudale (che era di origine germanica) fu agricolo e militare, e quindi "verticale" poiché fondato su una rigida gerarchia, il mondo comunale (che raccoglieva l'eredità della città-Stato antica) fu cittadino e mercantile, e quindi "orizzontale" poiché prevedeva la partecipazione al governo di tutti i cittadini, o quanto meno di una buona parte di essi, su un piano di sostanziale parità.
 
Di riflesso, in ambito di organizzazione militare, l'arma tipica del feudalesimo fu la cavalleria, costituita da quei "pochi contro molti" che formavano una casta militare formidabile e ben addestrata di professionisti e signori della guerra; i Comuni, invece, mettevano in campo eserciti cittadini, il cui nucleo era costituito dalla piccola nobiltà e dalla fanteria, quest'ultima formata da cittadini che prendevano occasionalmente le armi per la difesa necessaria del Comune, e quindi non sempre addestrati.
 
Una delle dinamiche storiche fondamentali di questi secoli fu dunque costituita dallo scontro tra le forze storiche del passato (il feudalesimo) e quelle nuove che emergevano con la nascita del Comune. Tuttavia il Comune non portò al superamento definitivo del feudalesimo: dobbiamo pensare a un'Europa variegata e composita, in cui coesistevano zone rurali "feudalizzate" e Comuni cittadini autonomi, in cui maturavano differenti realtà economiche e sociali.
 
Con il passare del tempo, i grandi feudatari trovarono opportuno convivere con la società borghese che si era formata dentro le mura cittadine. Generalmente, dove esisteva una forte aristocrazia militare, il Comune risultò meno vitale e il feudalesimo mantenne intatto il suo peso, specie dove persistevano esigenze di difesa dei confini (come nell'[[Europa orientale]], in Spagna) o di espansione territoriale (come in [[Terra santa]]).
 
=== La città "principio ideale della storia italiana" ===