Oberkommando der Wehrmacht: differenze tra le versioni
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L'OKW non si affermò mai quindi come il vero Stato Maggiore Generale delle forze armate tedesche, rimanendo spesso in contrasto con i vertici dell'Esercito. In una sola occasione questo comando seppe muoversi effettivamente come una struttura congiunta delle tre armi: si trattò dell'[[operazione Weserübung]], la conquista della [[Danimarca]] e della [[Norvegia]]. Tale operazione fu completamente pianificata e diretta dall'OKW, secondo il piano messo a punto dal ''Capo dell'Ufficio Comando e Operazioni'' generale Alfred Jodl.
Con il prosieguo della guerra e l'avvio delle
In questo contesto le responsabilità militari vennero divise tra i due Stati Maggiori; tuttavia una simile spartizione finì col danneggiare una visione unitaria dello sforzo bellico da parte dei comandi militari, favorendo al contempo l'emergere di visioni legate alle esigenze dei singoli fronti e accentuando, così, il ruolo di Hitler quale unico elemento di raccordo sulla conduzione della guerra.
Per coordinare le operazioni della Wehrmacht nei teatri di guerra assegnati all'OKW, furono istituiti dei comandi speciali che avrebbero diretto le operazioni in base alle direttive di Hitler e dell'OKW. Nel 1942 questi incarichi di comando erano tre:
* [[Oberbefehlshaber West]], ossia il comandante in capo per il [[Fronte
* [[Oberbefehlshaber Süd]], ossia il comandante in capo per i fronti meridionali (Africa e Italia), assegnato al
* [[Oberbefehlshaber Südost]], ossia il comandante in capo per il fronte balcanico, assegnato al
Nel corso del conflitto inoltre furono istituite ulteriori figure di comando territoriale, così da rispondere all'evoluzione della situazione dei vari fronti.
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