Rocca di Mezzo: differenze tra le versioni

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=== Architetture religiose ===
[[File:Chiesa della Madonna delle Grazie a Rovere 2.jpg|thumb|Chiesa della [[Madonna delle Grazie]] a contrada Rovere]]
* [[Chiesa (architettura)|Chiesa]] parrocchiale di [[Santa Maria della Neve]] ([[XVIII secolo]]), non si hanno precise notizie, ed è difficile leggere anche l'impianto architettonico poiché costantemente rifatti nei secoli susseguitisi. Probabilmente la chiesa esisteva già nel Medioevo, e venne edificata sopra l'area del castello, poiché la torre di guardia è stata occupata dal campanile, separato dalla chiesa, che sorge sul punto più alto del pizzo roccioso. La chiesa come si presenta oggi è stato oggetto dell'ultimo restauro del dopo terremoto 1915, che le ha conferito all'esterno un aspetto neoromanico, e all'interno uno eclettico, prevalentemente neoclassico e neorinascimentale. L'esterno ha l'impianto rettangolare, con facciata a salienti, decorata al centro da portale a tutto sesto con lunetta a rilievo e decorazione della Vergine col Bambino, in asse con esso più in alto sta un semplice rosone, senza vetrata. L'interno è a tre navate divise da archi a tutto sesto poggianti su pilastri quadrati-
* [[Chiesa (architettura)|Chiesa]] parrocchiale di [[Santa Maria della Neve]] ([[XVIII secolo]])
* Chiesa di [[San Michele Arcangelo]] ([[XVII secolo]]), detta anche cappella Gentile, si affaccia su Piazza Principe di Piemonte. Usata per secoli come cappella privata, nel XIX secolo fu ampliata in stile misto tra il neoclassico e il neogotico, e divenne una chiesa pubblica. Ha impianto rettangolare con facciata decorata da portale architravato a cornice neoclassica, sormontato in asse da una bifora neogotica, e da un ordine, appena sotto la cornice marcapiano, di cinque nicchie cieche, due delle quali provviste di finestra, infine l'architrave a timpano triangolare, sormontato nel vertice dalla statua della Madonna. L'interno è a navata unica, piuttosto sobrio.
* Chiesa di [[San Michele Arcangelo]] ([[XVII secolo]])
* Chiesa della [[Madonna delle Grazie]] ([[XIV secolo]]), contrada Rovere
* Chiesa di Santa Maria Maddalena ([[XVIII secolo]]), contrada Rovere
* Chiesa di [[San Pietro]] ([[XVII secolo]])
* Chiesa di [[San Leucio]] ([[XV secolo]])
 
*Chiesa di San Pietro de Vignoli: nel centro di Rovere, è la chiesa più antica del paese, menzionata nel 1313, quando venne nominata dall'estimo dei beni. Ebbe il ruolo di parrocchiale anche di Fonteavignone fino all'inizio del XVI secolo quando venne ampliata la chiesa dell'Assunta. La chiesa è molto interessante, confondendosi con il tessuto urbano delle case, è priva di facciata, l'ingresso è dato sul fianco, da un portale barocco seicentesco a timpano spezzato, con al centro la croce papale. L'interno è barocco, molto ben decorato.
=== Architetture civili ===
 
* Palazzo comunale
* Chiesa della [[Madonna delle Grazie]] ([[XIV secolo]]), contrada Rovere in Largo Madonna, risale al XIII secolo e apparteneva alla diocesi dei Marsi. La confraternita omonima fu fondata nel 1590, che venne ampliata nel 1643, quando si ricavarono i loculi interrati per seppellire i morti. La facciata della chiesa è in blocchi di pietra squadrati, essa è articolata dal portale con stipiti e architrave modanati cinquecenteschi, sopra in asse c'è una semplice finestra. In asse in cime è posto il campanile a vela, a triplo fornice. L'impianto interno è rettangolare a navata unica con terminazione as abside semicircolare, ilo soffitto è a capriate lignee, e di interesse c'è solo il gruppo statuario dei Santi.
* Villa Cidonio
 
* Torre dell'Ufficio [[Pro Loco]]
*Chiesa di [[Santa Maria Assunta]]: in contrada Fonteavignone, ha un aspetto settecentesco, anche se risale al XIV secolo. Vi sono conservati la statua della Vergine delle Grazie in terracotta del 1432, una croce processionale dell'orafo [[Nicola da Guardiagrele]] del 1434 e un pregevole dipinto della Madonna col Bambino di scuola raffaellesca.
 
* Chiesa di Santa Maria Maddalena ([[XVIII secolo]]), contrada Rovere, sussidiaria della parrocchia di San Pietro, ha un aspetto tardo ottocentesco in stile rurale, anche se l'architrave a timpano spezzato del portale fa immaginare che possa risalire all'epoca barocca. Ha impianto rettangolare con il portale, sovrastato da un oculo centrale, mentre la copertura del tetto è a spioventi.
[[File:Festa del Narciso Rocca di Mezzo 2017.jpg|thumb|Festa del Narciso 2017]]
*Chiesa di [[San Lorenzo]]: parrocchia di borgo Terranera, è molto antica. In documenti si legge che nel 1180 Tommaso Conte dei Marsi di Celano, signore di Barili e figlio di Berardo il Francisco, fondatore di Rocca Odorisia (probabilmente [[Rocca di Cambio]]), donò ai Gerosolimitani la chiesa di San Pio a Campana di Fontecchio, poi la chiesa di San Niccolò di Terranera con tutte le rendite. Lo storico Antinori ipotizza l'esistenza di un borgo dipendente dal castello di Barile situato presso la valle dell'Aterno, tra Terranera, Tussillo e [[Casentino]]. Questo castello nel 1254 partecipò a fondare L'Aquila, venne distrutto da [[Corradino di Svevia]] nel 1268 circa. La chiesa oggi ha un aspetto settecentesco, con facciata molto semplice a tetto spiovente, e ingresso presso un loggiato a due archi sul fianco di destra, con portale architravato, sovrastato dal campanile a torre.
 
* Chiesa di [[San Leucio]] ([[XV secolo]]), si trova nella pineta omonima fuori Rocca di Mezzo. Interessante notare come il culto del vescovo orientale [[San Leucio d'Alessandria]] si diffuse in Abruzzo principalmente ad [[Atessa]], essendo venerato nel duomo per la leggenda del drago, e poi a Rocca e a [[Cagnano Amiterno]], nell'aquilano. Fondata nell'epoca rinascimentale, sorge sul cocuzzolo collinare, ad impianto rettangolare, con facciata quadrata, decorata da portale architravato e sovrastato dal centro della facciata da un oculo. L'interno è ancora inagibile per il sisma del 2009.
 
=== Architetture civili e monumenti ===
* Palazzo comunale: è un edificio sorto nei primi anni del Novecento in Piazza Principe di Piemonte, poiché per l'espansione dell'abitato più a valle, gli antichi palazzi del quartiere vecchio non erano più adatti ad ospitare gli uffici. Il palazzo segue i caratteri monumentali dell'architettura tardo classica ed eclettica, ha impianto rettangolare, diviso nella facciata in tre parti da paraste, e ugualmente in tre settori orizzontali da cornicioni marcapiano. Gli ingressi sono due, posti nei due lati esterni, a confluenza delle paraste che compongono la porzione centrale, e sono architravati con timpano curvilineo, mentre le finestre rettangolari dei due ordini superiori sono alquanto semplici, e solo l'ordine del settore mediano è architravato con semplici cornici. In cima nella parte centrale si erge una piccola torretta con l'orologio civico.
* Villa Cidonio: è sede del Parco naturale regionale del Sirente Velino, fu realizzata dall'architetto Fasolo tra il 1925 e il 1930 in stile eclettico liberty. La struttura evoca le forme stilizzate del rinascimento italiano toscano, la robusta compattezza della costruzione poggia sopr auno zoccolo bugnato di conci bianchi e il bel inserto della pietra nel laterizio, studiato per accentuare il contrasto chiaroscurale delle componenti decorative, le sobrie linee dei tre avancorpi sormontati da altrettanti frontoni triangolari che risaltano il valore plastico delle facciate, il monumentale ingresso ad arco, modanato dagli stessi elementi dell'archivolto, l'eleganza del disegno di certe finestre a lunetta, ingentilite dalle figure in rilievo e dalle cornici in pietra tagliata. I tetti vasti, sfalsati, sovrapposti l'uno all'altro, sono movimentati da edicole, scale e balaustre, con curiosi camini ad arnia. L'interno ha i soffitti in travi di legno, i pavimenti sono in piastrelle di cotto, nell'atrio le pareti sono dipinte, l'arredo è in mobili d'antiquario. Durante il 1943-44 la villa fu comando militare dei tedeschi, vi si installò il presidio del generale von Zanthier, e poi venne bombardata dagli americani, che però non centrarono la costruzione, salvandosi dalle distruzioni.
[[File:Monumento del narciso Rocca di Mezzo.jpg|thumb|Monumento del Narciso]]
* Castello di Rovere: si trova nella parte più alta della montagnetta dove sorge Rovere, e fa parte del sistema difensivo dei Normanni dell'XI-XII secolo, dell'altopiano delle Rocche. Nel 1254 contribuì a fondare [[L'Aquila]], venne attaccato nel 1424 da [[Braccio da Montone]], ma non perse sino al XVII secolo la funzione di controllo del traffico nella vallata delle merci e dei viandanti e pastori transumanti. Il castello era documentato già dal 1100, appartiene a quella tipologia dei castelli-villaggio cinti da mura e torri tompitratta, che si raccordano al torrione principale pentagonale, come l'esempio dei castelli recinto a triangolo di [[San Pio delle Camere]], [[Roccacasale]] e Stiffe. Oggi le rovine sono ancora abbastanza conservate, e all'interno è possibile riconoscere le casermette dei soldati, l'armeria e la cisterna.
 
*Monumento del Narciso: si tratta di una costruzione recente, situata all'ingresso del paese, in onore della festa tradizionale roccolana. Sopra un blocco di base si erge un rettangolo sagomato con le figure del fiore. Questa festa fu inaugurata nel 1947, forse ispirata alla Sfilata delle Rose che si tiene in [[California]], e portata in paese da emigranti. Nel mese di Maggio il narciso, spontaneamente rigoglioso sull'altopiano delle Rocche, è diventato il simbolo naturale del paese.
 
*Fontana di Piazza Principe di Piemonte: fu costruita nella seconda metà dell'Ottocento per facilitare il prelievo dell'acqua degli abitanti, e per abbeverare le bestie. Poggia su un basamento in pietra, e si sviluppa a vasca circolare scandita da blocchi che fanno assumere alla vasca stella un aspetto vagamente ottagonale. Dalla vasca si erge un fusto sagomato con le cannelle, ed in cima troneggia un putto in ghisa che abbraccia un delfino da cui sgorga l'acqua. Un'altra fontana in ghisa, più antica, si trova addossata a un muro, con catino a mensola e terminazione a timpano, ha per supporto una parete a terminazione orizzontale in pietra, con leggera cornice. L'accesso è delimitato da due bassi setti murari, lateralmente affiancati da due sedili in pietra delimitati da lesene. Un'altra cornice di due lesene a semicerchio delimita il centro della fonte stessa.
 
=== Parco naturale regionale del Sirente Velino ===
[[File:Monte Ocre - Monte Cagno.jpg|thumb|250px|Monte Ocre e Monte Cagno]]
{{vedi anche|Parco naturale regionale Sirente-Velino|Altopiano delle Rocche|Campo Felice}}
*Parco del Sirente Velino: istituito nel 1989 con sede a Rocca di Mezzo, con lo scopo di tutelare e preservare i valori ambientali, nonché di trasmettere alle generazioni gli elementi culturali e i segni delle ricchezze storico-architettoniche ereditate dal passato. Il parco è un incantevole scenario naturale, un paesaggio incontaminato che ospita flora e fauna tra le più significative del centro Italia, concentrato di storia, che conserva le testimonianze di un passato ancora vivo, dove la presenza di templi romani, castelli, torri, borghi medievali permette di scoprire la storia dell'alta [[Marsica]]. Le offerte ricettive riguardano infatti i percorsi storico culturali nei paesi, i percorsi escursionistici, studi sulla flora e la fauna, e passeggiate trekking. Il parco si estende dalle gole di [[Celano]] a ridosso della conca del Fucino, fino a [[Ovindoli]], [[Rocca di Cambio]], [[Tione degli Abruzzi]] e [[Fontecchio]], alle pendici della valle dell'Aterno a L'Aquila. Il cuore del Parco a Rocca di Mezzo è l'[[altopiano delle Rocche]], che si estende per 1300 metri di quota, tra la bassa val d'Aterno e la Piana Fucense, contornato dalle catene montuose del Velino e del Sirente. In questo territorio caratterizzato dalla presenza di pascoli e bacini carsici, si trovano i comuni di Rocca di Mezzo con le frazioni Rovere, Fonteavignone, Terranera e [[Rocca di Cambio]] con [[Ovindoli]], che le frazioni di San Potito e San Jona. Dal primo Novecento l'altopiano è stato interessato soprattutto dal turismo invernale sciistico con arrivi soprattutto da Roma e dal napoletano, per gli impianti attrezzati di Campo Felice, di [[Pescasseroli]] e di Ovindoli Monte Magnola.
[[File:Campo felice - panoramio - brunobarbato (3).jpg|thumb|Campo Felice]]
*Pineta San Leucio e Parco delle Rimembranze: si tratta di due parchi realizzati mediante piantata di alberi di montagna, situati ad ovest di Rocca. Il primo si sviluppa attorno la chiesa di San Leucio, il secondo è posto nei pressi di Terranera, e ha di interesse un tempietto votivo ottagonale, caratterizzato da arcate a tutto sesto con architravi decorate, e cupola piramidale. Si ipotizza che possa trattarsi di una chiesa più antica, rimaneggiata dopo il terremoto del 1915.
 
*[[Campo Felice]]: in località Caporitorto presso Rocca di Cambio, è una stazione sciistica nella catena del Sirente-Velino, e con [[Campo Imperatore]], Monte Magnola fa parte del comprensorio sciistico Tre Nevi, con cime alte più di 2000 metri. Campo Felice dispone di 30 km tracciati immersi nella natura, ha 250 cannoni sparaneve, un fabbisogno idrico di 70 milioni di litri, assicurato da un bacino naturale posto sulla base della seggiovia, detto la Cisterna, a 1700 metri di quota. In cima a Monte Rotondo si godono panorami del Gran Sasso, del Sirente e del Velino, la Majella e la Duchessa
[[File:Piani di Pezza.jpg|thumb|250px|Piani di Pezza, piano Capo d'Orso]]
*[[Piani di Pezza]]: sono un altopiano glaciale carsico alluvionato, situato nell'area comunale di Rocca. L'altopiano è luogo ideale per praticare sci, escursioni e passeggiate trekking. L'ingresso è dato da Vado di Pezza, provenendo da Rocca, la presenza di faggete fino a 1850 m. di quota, la piana invece che ha i versanti esposti a ovest e a sud è priva di vegetazione ad alto fusto. L'aspetto affascinante è dato dalla cresta del Monte Velino, e dal sentiero che costeggia il fiume Aterno, tale sentiero conduce al Rifugio Sebastiano, di proprietà dei CAI sezione Roma, a quota 2012 m, e dal rifugio si attraversa la faggeta di Valle Cerchiata, dove si trovane le nevi perenni, successivamente il percorso prevede il Bivio Punta Trento a 2220 m., dove il sentiero s'inerpica verso il Bicchero, quota 2161 m., e poi verso la vetta del Monte Cafornia (2409 m.). Dal bivio s'incontra il Monte Sevice di 2331 m., dove è raggiungibile anche il Velino, raggiungendo 2486 m. di vetta. Questo monte è il più alto di tutto il parco naturale, e da lì si gode una vista della piana del Fucino con [[Avezzano]], dei gruppi montuosi dell'[[Appennino centrale]], la parte est della [[Majella]], il Gran Sasso a nord, i monti Marsicani a sud-est, i [[Monti Ernici]] a sud e i [[Monti Simbruini]] a sud-ovest.
 
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