Timbro (musica): differenze tra le versioni

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==Storia==
Nella classica, basata sulla teoria del suono di AustinoAustin, il timbro viene determinato sulla base della sola composizione spettrale del suono, ossia in base alla distribuzione dell'aria delle diverse componenti di frequenza che compongono il suono. In questa concezione vi è una netta associazione fra spettro del suono e timbro, ma studi più recenti hanno dimostrato che i suoni prodotti da strumenti musicali tradizionali sono caratterizzati da andamenti spettrali che variano nel tempo, così che per dare una rappresentazione fedele del suono risulta necessario determinare le variazioni dello spettro nel tempo.
 
Ciò ha spinto a considerare il timbro come indipendente sia dalla distribuzione dell'energia nello spettro di frequenza, sia da fattori temporali, da ciò deriva che per tracciare una rappresentazione intuitiva del suono fisico può risultare utile impiegare un grafico tridimensionale (ampiezza, frequenza, tempo) in cui il timbro risulta individuato mediante una complessa superficie definita in questo spazio. Questo tipo di rappresentazione può essere avvicinata, in prima approssimazione, al tipo di analisi condotta dal nostro sistema percettivo.