Francesco de Sanctis: differenze tra le versioni

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|predecessore5 =
|successore5 = [[Nicola De Luca]]
|partito= [[Sinistra storica]]
[[Sinistra storica]]|professione= [[Docente universitario]]
 
|monarca = [[Vittorio Emanuele II di Savoia]]
|carica = [[Ministri della Pubblica Istruzione del Regno d'Italia|Ministro della Pubblica Istruzione del Regno d'Italia]]
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|mandatofine = 12 giugno [[1861]]
|predecessore = [[Terenzio Mamiani]], [[Regno di Sardegna]]
|primoministro = [[Camillo Benso di Cavour]]
|primoministro2 = [[Bettino Ricasoli]]
|mandatoinizio2 = 12 giugno 1861
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|predecessore4 = [[Francesco Paolo Perez]]
|successore4 = [[Guido Baccelli]]
|carica6 = [[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Deputato del Regno d'Italia]]
|mandatoinizio6 =
|mandatofine6 =
|legislatura6 = {{NumLegRegno|D|VIII|IX|X|XI|XII|XIII|XIV|XV}}
|gruppo parlamentare6 = Sinistra
|coalizione6 = connubio, opposizione, governo della Sinistra storica
|circoscrizione6 =
|collegio6 =
|tipo nomina6 =
|incarichi6 = Ministro dell'Istruzione del Regno d'Italia
|sito6 = http://storia.camera.it/deputato/francesco-de-sanctis-18170328
}}
{{Bio
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Il padre era dottore in diritto e due zii paterni, uno [[sacerdote]] e l'altro [[medico]], vennero esiliati per aver preso parte ai moti carbonari del [[1820]]-[[1821|21]].
{{Citazione|I critici pedanti si contentano d'una semplice esposizione e si ostinano sulle frasi, sui concetti, sulle allegorie, su questo e su quel particolare come uccelli di rapina su un cadavere...cadavere… Essi si accostano ad una poesia con idee preconcette: chi di essi pensa ad Aristotele e chi ad Hegel.
 
Prima di contemplare il mondo poetico lo hanno giudicato: gl'impongono le loro leggi in luogo di studiar quelle che il poeta gli ha date. [...] Critica perfetta è quella in cui i diversi momenti (per i quali è passata l'anima del poeta) si conciliano in una sintesi di armonia.
 
Il critico deve presentare il mondo poetico rifatto ed illuminato da lui con piena coscienza, di modo che la scienza vi presti, sì, la sua forma dottrinale, ma sia però come l'occhio che vede gli oggetti senza però vedere se stesso. La scienza, come scienza, è, forse, filosofia, ma non è critica.|Francesco De Sanctis, ''Saggi critici'', Morano, Napoli, 1874}}
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=== La partecipazione ai moti del 1848 ===
Nel maggio del [[1848]] come membro dell'associazione "Unità Italiana<ref>{{Cita webTreccani|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/unita-italiana_(Enciclopedia-Italiana)/|titolo=UNITÀUnita ITALIANA in "Enciclopedia Italiana"|sito=www.treccani.it|lingua=it-ITitaliana|accesso=15 agosto 2017-08-15}}</ref>" diretta dal [[Luigi Settembrini|Settembrini]], partecipò con alcuni dei suoi allievi ai moti insurrezionali e in seguito a questa sua iniziativa, nel novembre del 1848 viene sospeso dall'insegnamento.
 
=== La prigionia ===
Nel novembre del 1848 egli preferì allontanarsi da Napoli, recandosi a [[Cosenza]] dove aveva accettato un incarico di precettore propostogli dal barone Francesco Guzolini.<br />Qui scrisse i suoi primi "Saggi critici", cioè le prefazioni all'''Epistolario'' leopardiano e alle "Opere drammatiche" di [[Friedrich Schiller|Schiller]], ma nel [[1850]] viene arrestato e recluso a Napoli nelle [[Prigione|prigioni]] di [[Castel dell'Ovo]] dove rimase fino al [[1853]] quando, espulso dal Regno dalle autorità [[borboneBorbone di Napoli|borboniche]] e fatto imbarcare per l'[[Americhe|America]], riuscì a fermarsi a [[Malta]] e quindi a rifugiarsi a [[Torino]].
 
Durante il periodo di prigionia il De Sanctis si diede allo studio approfondito di [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]] compiendo lo sforzo di apprendere il [[Lingua tedesca|tedesco]] e compiere così la traduzione del "Manuale di una storia generale della poesia e della Logica" di Hegel oltre a cercare di approfondire i motivi mazziniani della propria ideologia, come testimonia il [[Carme (poesia)|carme]] in [[endecasillabo|endecasillabi]] con auto-commento intitolato "La prigione".
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=== Il ritorno in patria ===
Intanto, con l'unione negli anni [[1860|'60]] del [[Regno delle Due Sicilie]] al [[Regno di Sardegna]] per la costituzione del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], il De Sanctis poté tornare in patria dove portò avanti, contemporaneamente alla sempre fervida attività letteraria, anche l'attività politica.
 
Nel [[1860]] conobbe [[Giuseppe Mazzini]] e, dopo aver interrotto il ciclo di lezioni sulla [[letteratura cavalleresca|poesia cavalleresca]], sottoscrisse il manifesto del [[Partito d'Azione]] per caldeggiare l'[[Unità d'Italia|unificazione]] e per combattere le idee estremiste dei repubblicani.
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==== Il grande impegno di studi ====
Il fallimento delle elezioni del [[1865]] coincise con il ritorno del De Sanctis a un grande impegno di studi concentrato sulla struttura di una [[storiografia]] [[storia della letteratura|letteraria]] che fosse di respiro nazionale, questione che affronterà nei saggi sulle "Storie" letterarie del [[Cantù]] in "Rendiconti della R. Accademia di Scienze morali e politiche di Napoli" del 1865, e sul Settembrini, "Settembrini e i suoi critici", in Nuova Antologia, marzo [[1869]].
 
Nel frattempo De Sanctis stava già lavorando a una "Storia della letteratura italiana" che, nata come testo scolastico, si sviluppò assai presto in un'opera di ampia e complessa portata.
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Intervenne in Parlamento dopo l'attentato al re [[Umberto I]] da parte dell'[[anarchico]] [[Giovanni Passannante]], manifestando la sua contrarietà di sincero democratico ad ogni tipo di [[repressione]]:
{{Citazione|Io, signori, non credo alla [[reazione (politica)|reazione]]; ma badiamo che le reazioni non si presentano con la loro faccia; e quando la prima volta la reazione ci viene a far visita, non dice: io sono la reazione. Consultatemi un poco le storie; tutte le reazioni sono venute con questo linguaggio: che è necessaria la vera libertà, che bisogna ricostituir l'ordine morale, che bisogna difendere la monarchia dalle minoranze. Sono questi i luoghi comuni, ormai la storia la sappiamo tutti, sono questi i luoghi comuni, coi quali si affaccia la reazione.<ref>{{Cita web |autore=Francesco De Sanctis, |titolo=Scritti politici - raccolta di discorsi e scritti; estratto consultabile [|url=http://books.google.it/books?id=rWHHqJEdoEwC&pg=PA31&lpg=PA31&dq=de+sanctis+scritti+politici+io+signori+non+credo+alla+reazione&source=bl&ots=7940zNMXex&sig=S3z1-dQylrFdM4nd6__fTv7i54Q&hl=it&ei=_l-ITo_AHcWa1AWHvt3uDw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3&ved=0CDAQ6AEwAg#v=onepage&q=de%20sanctis%20scritti%20politici%20io%20signori%20non%20credo%20alla%20reazione&f=false qui]}}</ref>}}
 
Ritornato a Napoli si dedicò alla rielaborazione del materiale leopardiano, che fu pubblicato postumo nel 1885 con il titolo ''Studio su G. Leopardi'', e alla dettatura di ricordi [[Autobiografia|autobiografici]] che arrivano fino al 1844, pubblicati da Villari nel [[1889]] con il titolo ''[[La giovinezza (De Sanctis)|La giovinezza: frammento autobiografico]]''.
 
Colpito da una grave malattia agli occhi, De Sanctis morì a Napoli nel [[1883]]. In suo onore la città natale, Morra Irpina, è stata ribattezzata [[Morra De Sanctis]].
 
De Sanctis fu membro della [[Massoneria in Italia|Massoneria]]<ref>[http://www.granloggia.it/page/scrittori-poeti-e-letterati Scrittori, poeti e letterati massoni] sul sito della [[Gran Loggia d'Italia degli Alam]].</ref>.
 
== Le opere ==
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=== Le altre opere ===
 
Tra gli studi del De Sanctis spicca il ''Saggio critico sul Petrarca'' del [[1869]] mentre tra i lavori inclusi nei ''Saggi critici'' del [[1866]] e nei ''Nuovi Saggi critici'' del [[1869]] meritano di essere menzionati quelli su episodi della ''[[Divina Commedia]]'', su ''L'uomo del [[Francesco Guicciardini|Guicciardini]]'', su ''[[Schopenhauer e Leopardi]]'' oltre ''Il [[Charles Darwin|darwinismo]] nell'arte'' e quelli su ''Emilio Zola''.
 
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* <small> 1856 - È a [[Zurigo]], insegnante di Letteratura Italiana al [[ETHZ|Politecnico]].</small>
* <small>1860 - Il 6 agosto ritorna a Napoli. Eletto Governatore della [[provincia di Avellino]]. Nel settembre è nominato da [[Garibaldi]] Direttore dell'Istruzione pubblica. Provvedimenti per rinnovare l'Università.</small>
* <small>1861 - Deputato del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] e dal 20 marzo ministro dell'Istruzione.</small>
* <small>1865-1876 - Torna agli studi: è il periodo della sua più intensa attività letteraria.</small>
* <small>1878 - Ministro dell'Istruzione.</small>
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== Bibliografia ==
=== Opere ===
* ''Saggi critici'', Rondinella, Napoli 1849.
* ''La prigione'', Benedetto, Torino 1851.
* ''Saggi critici'', Morano, Napoli, 1869.
* ''[[:s:Storia della letteratura italiana (De Sanctis)|Storia della letteratura italiana]]'', Morano, 1870.
* ''Nuovi saggi critici'', Morano, Napoli, 1872.
* ''Un viaggio elettorale'', Morano, Napoli 1876.
* ''Studio sopra Emilio Zola'', Roma, XVI 1878.
* ''Zola e l'assommoir'', Treves, Milano 1879.
* ''Saggio critico sul Petrarca'', Morano, Napoli 1883.
* ''Studio su Giacomo Leopardi'', a c.di R.Bonari, Morano, Napoli 1885.
* ''[[La giovinezza (De Sanctis)|La giovinezza: frammento autobiografico]]'', a cura di [[Pasquale Villari]], Morano, Napoli 1889.
* ''Purismo illuminismo storicismo, scritti giovanili e frammenti di scuola, lezioni'', a cura di A. Marinari, 3 voll., Einaudi, Torino 1975.
* ''La crisi del romanticismo, scritti dal carcere e primi saggi critici'', a cura di M. T. Lanza, introd. di G. Nicastro, Einaudi, Torino 1972.
* ''Lezioni e saggi su Dante, corsi torinesi, zurighesi e saggi critici'', a cura di S. Romagnoli, Einaudi, Torino 1955, 1967.
* ''Saggio critico sul Petrarca'', a cura di N. Gallo, introduzione di N. Sapegno, Einaudi, Torino 1952.
* ''Verso il realismo, prolusioni e lezioni zurighesi sulla poesia cavalleresca, frammenti di estetica e saggi di metodo critico'', a cura di N. Borsellino, Einaudi, Torino 1965.
* ''Storia della letteratura italiana'' a cura di N. Gallo, introd. di N. Sapegno, 2 voll., Einaudi, Torino 1958.
* ''Manzoni'', a c. di C. Muscetta e D. Puccini, Einaudi, Torino 1955.
* ''La scuola cattolica-liberale e il romanticismo a Napoli'', a cura di C. Muscetta e G. Candeloro, Einaudi, Torino 1953.
* ''Mazzini e la scuola democratica'', a cura degli stessi, Einaudi, Torino 1951, 1961.
* ''Leopardi'', a cura di C. Muscetta e A. Perna, Einaudi, Torino 1961.
* ''L'arte, la scienza e la vita, nuovi saggi critici, conferenze e scritti vari'', a c. di M. T. Lanza, Einaudi, Torino 1972.
* ''Il Mezzogiorno e lo Stato unitario, scritti e discorsi politici dal 1848 al 1870'', a c. di F. Ferri, Einaudi, Torino 1960.
* ''I partiti e l'educazione della nuova Italia'', a c. di N. Cortese, Einaudi, Torino 1970.
* ''Un viaggio elettorale, seguito da discorsi biografici, dal taccuino elettorale e da scritti politici vari'', a cura di N. Cortese, Einaudi, Torino 1968.
* ''Un viaggio elettorale'', Edizione critica a cura di Toni Iermano, Cava de' Tirreni, Avagliano, 2003.
* ''Epistolario (1836-1862)'' a c. di G. Ferretti, M. Mazzocchi Alemanni e G. Talamo, 4 voll. 1956-69.
* ''Lettere a Pasquale Villari'', a c. di [[Felice Battaglia]], Einaudi, Torino 1955.
* ''Lettere politiche (1865-80)'' a c. di A. Croce e G. B. Gifuni, Ricciardi, Milano-Napoli 1970.
* ''Lettere a Teresa'', a cura di A. Croce, Ricciardi, Milano-Napoli 1954.
* ''Lettere a Virginia'', a cura di [[Benedetto Croce]], Laterza, Bari 1917.
* ''Mazzini'', a cura di [[Vincenzo Gueglio]], Genova, Fratelli Frilli, 2005., ISBN 88-7563-148-4.
* ''Scritti e discorsi sull'educazione'', La Nuova Italia, Firenze 1967.
 
===Edizioni in linea===
 
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=== Saggi critici su Francesco De Sanctis ===
 
* Emiliano Alessandroni, ''L'anima e il mondo. Francesco De Sanctis tra filosofia, critica letteraria e teoria della letteratura'', introduzione di [[Marcello Mustè]] e postfazione di [[Romano Luperini]], Quodlibet, Macerata 2017.
* [[Ettore Bonora]], ''L'interpretazione del Petrarca e la poetica del realismo in De Sanctis''. ''Modelli di critica stilistica'' in ''Francesco De Sanctis'' e ''Per e contro De Sanctis'', in ''Manzoni e la via italiana al realismo'', Napoli, Liguori, 1989, pp.&nbsp;121–82.
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== Voci correlate ==
* [[Storia della letteratura italiana (Francesco De Sanctis)]]
* ''[[Schopenhauer e Leopardi]]'', dialogo composto da De Sanctis.
* [[Francesco Muscogiuri]], letterato minore che fu allievo di De Sanctis.
* [[Giovanni Lanzalone]], letterato minore che fu allievo di De Sanctis
* [[Antonio Fogazzaro]]
* [[Attilio Marinari]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* Mario Fubini, «[http://www.treccani.it/enciclopedia/{{Treccani|francesco-de-sanctis_(Enciclopedia-Dantesca)/ |De Sanctis, Francesco|autore=[[Mario Fubini]]»|anno=1970|accesso=14 innovembre ''Enciclopedia Dantesca'', Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1970.2018}}
* [[Attilio Marinari]], «[http://www.treccani.it/enciclopedia/{{Treccani|francesco-de-sanctis_(Dizionario-Biografico)/ |DE SANCTIS, Francesco|autore=[[Attilio Marinari]» in ''Dizionario Biografico degli Italiani'', Volume ]|volume=39,|anno=1991|accesso=14 Roma,novembre Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1991.2018}}
* Andrea Battistini, «[http://www.treccani.it/enciclopedia/{{Treccani|francesco-de-sanctis_(Il-Contributo-italiano-alla-storia-del-Pensiero:-Filosofia)/ |De Sanctis, Francesco|autore=[[Andrea Battistini]»]|anno=2012|accesso=14 innovembre ''Il contributo italiano alla storia del Pensiero – Filosofia'', Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012.2018}}
* {{cita web|http://spazioinwind.libero.it/letteraturait/antologia/desanctis.htm|Critica:De Sanctis}}
* [https://web.archive.org/web/20090726032241/http://www.bibliotecaitaliana.it/exist/bibit/browse/autori-alfa.xq Francesco De Sanctis, ''Storia della letteratura italiana'']], dalla collana digitalizzata "[[Scrittori d'Italia Laterza|Scrittori d'Italia]]", Laterza]:
:* ''La letteratura italiana nel secolo XIX'' ([[1953]]);
:* ''La poesia cavalleresca e scritti vari'' ([[1954]]);
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[[Categoria:Filosofi italiani del XIX secolo]]
[[Categoria:Insegnanti italiani del XIX secolo]]
[[Categoria:Politici del Partito d'Azione]]
[[Categoria:Ministri della Pubblica Istruzione del Regno d'Italia]]
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[[Categoria:Idealisti]]
[[Categoria:Massoni]]
[[Categoria:Professori all'Università degli Studi di Napoli Federico II]]