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{{Nota disambigua||Tobruk (disambigua)|Tobruk}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = TobrukTobruch
|Nome ufficiale = {{ar}} Ṭubruq<br />طبرق
|Panorama = Tobruk port.jpg
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|Sito =
}}
'''Tobruk'''<ref name=Rizzoli/><ref name=ASMAI>[http://www.esteri.it/mae/ministero/servizi/archiviostorico/2013/1asmai_vol.ii_libia_ministero.pdf ''Inventario dell'Archivio storico del Ministero dell'Africa Italiana'', volume II (1859-1945), Roma, Archivio Storico Diplomatico, 1975, p. 492]</ref><ref>[http://vm136.lib.berkeley.edu/EART/maps/libya22.html ''Grande Atlante Geografico, Novara, De Agostini, 1922]</ref><ref name="Giornaleditalia1937">''Il Giornale d'Italia'', Anno XXXVII, n. 62, sabato 13 marzo 1937, p. 1</ref><ref name="Giornaleditalia1911">[http://www.ebay.it/itm/IL-GIORNALE-DITALIA-PRIMI-SOLDATI-ITALIANI-SBARCATI-A-TOBRUK-1911-/111792358070 ''Il Giornale d'Italia'', n. 283, 1911, p. 1]</ref><ref>[https://archive.org/details/cirenaicatripol00haimgoog ''Cirenaica (Tripolitania). Disegni presi da schizzi dell'autore'', di Giuseppe Haimann, Milano, Hoepli, 1886, p.153.]</ref><ref>''Storiografia e fonti occidentali sulla Libia, 1510-1911'', a cura di Salvatore Bono,"Quaderni dell'Istituto italiano di cultura di Tripoli", Roma, L'Erma di Bretschneider, 1982, p. 90</ref><ref>"Tobruk e regioni finitime", in "Bollettino della Società africana d'Italia", anno XVII, 1898, pp. 16-19 e 45-49.</ref><ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/italo-balbo/ Cfr. la voce ''Italo Balbo'' sul sito dell'Enciclopedia Treccani]</ref><ref>''La nostra Africa'', di Angelo Del Boca, Vicenza, Neri Pozza, 2003</ref>, anche '''Tobruch'''<ref>''Atlante Internazionale del Touring Club Italiano'', Milano, Touring Club Italiano, 1927, tavole 113-114</ref><ref name=DeAgostini>Cfr. a p. 134 in [[Istituto Geografico De Agostini]], ''Grande atlante del Mondo'', Novara, 1995.</ref><ref>{{DOP|id=6791}}</ref><ref>''Atlas. L'atlante geografico de Agostini'', Istituto geografico de Agostini, Novara 1993, p. 147.</ref><ref name=Paravia>Cfr. a p. 142 sull<nowiki>'</nowiki>''Atlante geografico, fisico, politico, economico'', Paravia, Torino, 1975.</ref><ref name=Rizzoli>Cfr. a p. 726 sulla Nuova Enciclopedia Rizzoli-Larousse, vol. XIX.</ref><ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/tobruch_(Dizionario-di-Storia)/ Cfr. il lemma ''Tobruch'' sul Dizionario di storia Treccani.]</ref><ref>[http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?category=Scienze_sociali_e_Storia/storia/biografie/&parentFolder=/Portale/sito/altre_aree/Scienze_sociali_e_Storia/storia/&addNavigation=Scienze_sociali_e_Storia/storia/biografie/&lettera=R&pathFile=/sites/default/BancaDati/Enciclopedia_online/R/BIOGRAFIE_-_EDICOLA_R_156481.xml "Tobruch"] nella biografia di [[Erwin Rommel]] sull'enciclopedia Treccani.</ref><ref>Voce [http://www.sapere.it/enciclopedia/Tobruch.html "Tobruch"] sull'enciclopedia Sapere.</ref><ref>Voce sulla [http://www.sapere.it/enciclopedia/Tobruch%2C+Battaglia+di-.html "Battaglia di Tobruch"] sull'enciclopedia Sapere.</ref><ref>[[Giorgio Bocca]], [http://books.google.it/books?id=lySzAAAAIAAJ&q=Tobruch&dq=Tobruch&hl=it&ei=CHFjTdCvN4nbsgbgzY22CA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=6&ved=0CDwQ6AEwBQ ''Storia d'Italia nella guerra fascista:1940-1943'']. Mondadori, 1996.</ref>, anche '''Tobruk'''<ref name=Rizzoli/><ref name=ASMAI>[http://www.esteri.it/mae/ministero/servizi/archiviostorico/2013/1asmai_vol.ii_libia_ministero.pdf ''Inventario dell'Archivio storico del Ministero dell'Africa Italiana'', volume II (1859-1945), Roma, Archivio Storico Diplomatico, 1975, p. 492]</ref><ref>[http://vm136.lib.berkeley.edu/EART/maps/libya22.html ''Grande Atlante Geografico, Novara, De Agostini, 1922]</ref><ref name="Giornaleditalia1937">''Il Giornale d'Italia'', Anno XXXVII, n. 62, sabato 13 marzo 1937, p. 1</ref><ref name="Giornaleditalia1911">[http://www.ebay.it/itm/IL-GIORNALE-DITALIA-PRIMI-SOLDATI-ITALIANI-SBARCATI-A-TOBRUK-1911-/111792358070 ''Il Giornale d'Italia'', n. 283, 1911, p. 1]</ref><ref>[https://archive.org/details/cirenaicatripol00haimgoog ''Cirenaica (Tripolitania). Disegni presi da schizzi dell'autore'', di Giuseppe Haimann, Milano, Hoepli, 1886, p.153.]</ref><ref>''Storiografia e fonti occidentali sulla Libia, 1510-1911'', a cura di Salvatore Bono,"Quaderni dell'Istituto italiano di cultura di Tripoli", Roma, L'Erma di Bretschneider, 1982, p. 90</ref><ref>"Tobruk e regioni finitime", in "Bollettino della Società africana d'Italia", anno XVII, 1898, pp. 16-19 e 45-49.</ref><ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/italo-balbo/ Cfr. la voce ''Italo Balbo'' sul sito dell'Enciclopedia Treccani]</ref><ref>''La nostra Africa'', di Angelo Del Boca, Vicenza, Neri Pozza, 2003</ref> e '''Tobruq'''<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/tobruq/ Cfr. il lemma ''Tobruq'' sull'Enciclopedia Treccani.it]</ref><ref>''Atlante Zanichelli 2009'', Zanichelli, Torino e Bologna, 2009, p. 55.</ref>, ({{Arabo|طبرق|Ṭubruq}}), è una città portuale [[città della Libia|libica]] situata nella parte orientale del paese. È il capoluogo del [[distretto di al-Butnan]]. Prima della riforma amministrativa del 1995, era il capoluogo delladel municipalità[[baladiyya di TobrukTobruch]].
 
== Geografia fisica ==
TobrukTobruch si trova in una profonda insenatura della [[Marmarica]] che ne fa un perfetto [[porto]] naturale. È probabilmente il migliore porto naturale nel [[Nordafrica]]. A nord della città si trova la penisola che prende il nome della [[città]] stessa, verso [[sud]] la città è circondata da scarpate che vanno salendo verso l'interno e che costituiscono una naturale barriera fisica tra il [[nord]] e il [[sud]] della [[Libia]] nella zona di TobrukTobruch.
 
TobrukTobruch ha avuto una notevole espansione dopo la scoperta del [[petrolio]] in [[Libia]] avvenuta negli [[anni 1960|anni sessanta]]. Oggi il porto è sede di un terminale dell'[[oleodotto]] che collega il [[giacimento petrolifero di Sarir]].
 
Attualmente a TobrukTobruch sono attivi una [[raffineria di petrolio]] ed un impianto di [[dissalazione]] dell'[[Acqua di mare|acqua marina]].
 
[[File:Tobruk Night View.jpg|thumb|upright=1.3|Vista notturna di Tobruch nel 2006.]]
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== Eventi storici ==
=== Antichità ===
Nel sito dove sorge ora TobrukTobruch, gli [[antichi Greci]] fondarono la colonia agricola ''Antipyrgos'' (''Antipyrgus'' per gli antichi Romani e in Italia Antipirgo), nome tuttora usato occasionalmente e che significa "davanti a [[Tylissos|Pyrgos]]", località situata a [[Creta]] di fronte alle coste dell'odierna TobrukTobruch. Ai tempi dell'[[Impero Romano]] divenne una fortezza romana a guardia della frontiera in [[Cirenaica]].
 
Con la diffusione del Cristianesimo, Antipyrgus fu [[sede vescovile]] a capo della [[diocesi di Antipirgo]]. Tra i vescovi insediatisi in città, si ha notizia di tale Aemilianus, che prese parte al [[Secondo Concilio di Costantinopoli]] nel 553.<ref>{{la}} Michel Lequien, [http://books.google.com/books?id=86weAemI-e4C&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false ''Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus''], Parigi 1740, Vol. II, coll. 633-634</ref> Dopo aver perso lo ''status'' di sede vescovile, Antipirgo è considerata dalla Chiesa cattolica una [[sede titolare]].<ref>''Annuario Pontificio 2013'', Libreria Editrice Vaticana, 2013 ISBN 978-88-209-9070-1, p. 834</ref>
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Nel dicembre 1918 è inquadrata come squadriglia Mista Farman di Bengasi con una sezione a Tobruk rimanendo anche nel dopoguerra per il presidio e la riconquista della colonia
 
Nel 1934 fu unita alla [[Tripolitania italiana|Tripolitania]] e al [[Fezzan]] per formare la nuova colonia italiana chiamata Libia. All'inizio della [[seconda guerra mondiale]], TobrukTobruch fu teatro di importanti battaglie tra il 1940 e il 1942. Fu conquistata il 21 gennaio [[1941]] dalle truppe [[Regno Unito|britanniche]] e [[australia]]ne e grande importanza ebbe l'[[assedio di Tobruch]] da parte delle truppe italiane e [[Heer (Wehrmacht)|tedesche]] comandate dal generale [[Erwin Rommel]] e la conquista della città dopo la [[battaglia di Ain el-Gazala]].
 
Non lontano da Tobruk nel corso della [[campagna del Nordafrica]] il 23 novembre [[1941]] nel contesto dell'[[Operazione Crusader]] avvenne quella che è da considerata la più grande carica di mezzi corazzati avvenuta sul teatro di guerra dell'[[Africa Settentrionale]]: la [[battaglia di Sidi Razegh]], dal nome del villaggio 30 km a [[Sud est|SE]] di TobrukTobruch.
 
Dopo il ripiegamento invernale, le forze dell'[[Potenze dell'Asse|Asse]] conquistarono Tobruch il 21 giugno del [[1942]], recuperando anche rifornimenti e scorte tenute dai precedenti occupanti all'interno della città. In seguito alla [[Seconda battaglia di El Alamein]] e alla ritirata delle truppe dell'Asse, TobrukTobruch fu definitivamente riconquistata dagli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] l'11 novembre [[1942]]. Fu anche il luogo dove perì [[Italo Balbo]] (28 giugno [[1940]]), quando il bombardiere [[Savoia-Marchetti S.M.79|S.M. 79]] da lui pilotato fu colpito dal [[fuoco amico]] della contraerea. Con [[Italo Balbo]] perirono il pilota Frailich e [[Nello Quilici]], direttore del ''Corriere Padano''.
 
=== Guerre civili del XXI secolo ===
Durante le [[prima guerra civile libica|sommosse popolari che hanno destabilizzato il Paese nel 2011]], la città è stata il primo centro ad essere preso dagli insorti del [[Consiglio nazionale di transizione]].<ref>[http://www.repubblica.it/esteri/2011/02/23/news/eroi_tobruk-12790809/?ref=HREA-1 www.repubblica.it]</ref> Con lo scoppio della [[Seconda guerra civile in Libia]], dopo che la parte occidentale del Paese e la capitale [[Tripoli]] caddero in mano di ribelli islamici, tra l'agosto ed il settembre 2014 i membri della [[Camera dei rappresentanti (Libia)|Camera dei rappresentanti]] del Parlamento eletto fuggirono a TobrukTobruch, dove hanno riattivato le funzioni parlamentari a bordo di una nave ancorata nel porto cittadino.<ref>{{cita web|url=http://www.washingtonpost.com/world/middle_east/egypt-denies-intervening-in-libya/2014/08/24/88b364ee-2b7d-11e4-be9e-60cc44c01e7f_story.html|titolo=Libya's Islamist militias claim control of capital|editore=The Washington Post|data=24 agosto 2014|accesso=23 aprile 2015|urlarchivio=http://www.webcitation.org/6S6QPzb6U|dataarchivio=26 agosto 2014|lingua=en}}</ref><ref>{{cita news |url=http://www.theguardian.com/world/2014/sep/09/libyan-parliament-refuge-greek-car-ferry |titolo=Libyan parliament takes refuge in Greek car ferry |autore=Chris Stephen |editore=The Guardian |data=9 settembre 2014 |accesso=24 settembre 2014|lingua=en}}</ref> AltreI fazioniribelli islamici hanno istituito un nuovo Parlamento a Tripoli con il [[Nuovo Congresso Nazionale Generale]].
 
== Note ==