Dinastia Qajar: differenze tra le versioni

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=== La rivoluzione costituzionale ===
Alla morte di [[Nasser al-Din Shah|Nasser al-Din]] la corona passò al figlio [[Mozaffar ad-Din Shah Qajar|Mozaffar ad-Din Shah]], che si rivelò debole e inefficiente. Le esorbitanti spese della sua corte gravavano sulle finanze pubbliche, mentre venivano attribuite altre concessioni alle potenze europee in cambio di pagamenti personali allo [[scià]] e ai suoi funzionari. Cresceva al contempo la rabbia degli iraniani, che chiesero allora una Costituzione che definisse i poteri del sovrano e l'istituzione di un'assemblea elettiva ([[Majlis]]), e riuscirono a ottenerle dopo varie manifestazioni di protesta. Lo [[scià]] firmò la Costituzione, che garantiva, con molte limitazioni, la libertà di parola, di stampa e di associazione, il 30 dicembre [[1906]], cinque giorni prima della sua morte. Con la Rivoluzione Costituzionale l'[[Iran]] usciva dal suo Medio EvoMedioevo, sebbene le speranze ad essa legate venissero presto deluse.
 
Il nuovo sovrano, [[Mohammad Ali Qajar|Mohammad Ali Shah]], cercò subito di abolire la costituzione, e con l'aiuto della [[Russia imperiale|Russia]] fece bombardare nel giugno [[1908]] il palazzo della [[Majlis]] e proclamò la legge marziale. La popolazione insorse immediatamente a [[Tabriz]], [[Esfahan]], [[Rasht]] e altrove; nel [[1909]], nonostante l'intervento di truppe russe, le forze costituzionali marciarono su [[Tehran]] e costrinsero lo [[scià]] ad abdicare in favore del giovane figlio e ad andare in esilio in [[Russia]].