Tamoil: differenze tra le versioni

'''Tamoil''' è il [[marchio]] commerciale con il quale è conosciuta Oilinvest, società petrolifera con sede nei [[Paesi Bassi]] e siti estrattivi in [[Libia]]. Oilinvest opera principalmente in [[Europa]] ed [[Africa]]. Nel [[2004]] Oilinvest aveva circa 3.000 stazioni Tamoil in Europa ed oltre 150 in Africa.

 

Negli [[anni 1980|anni ottanta]], [[Roger Tamraz]], banchiere internazionale leader del gruppo ''NetOil Inc.'' fondò la società europea ''Tamoil Corporation'' acquistando in blocco le stazioni di ''[[Amoco]]'' e ''[[Texaco]]'' presenti in [[Italia]]. "Tamoil" è infatti l'[[acronimo]] ottenuto dalla fusione di "Tamraz" e "NetOil" (ma a sua volta comprende "T" di ''Texaco'' e "am" di ''Amoco'').

 

A partire da settembre 2012 il 70% della proprietà è della libica [[National Oil Corporation]] e il 30% del [[Governo della Libia|governo libico]].

 

In Italia opera attraverso Tamoil Italia S.p.A. avente sede a Milano, via Andrea Costa 17, che fa capo a Oilinvest Netherlands B.V.; sul territorio italiano non vi sono [[raffineria (petrolio)|raffinerie]] a marchio Tamoil; l'unica, situata nella città di [[Cremona]], è attualmente chiusa.

 

Nel 2005 aveva sottoscritto un accordo decennale da 240 milioni di euro per diventare ''jersey sponsor'' della {{Calcio Juventus|N}}, rendendo all'epoca la squadra torinese la più pagata al mondo per uno sponsor di maglia;<ref>{{cita web|autore=Paolo Griseri|url=http://www.repubblica.it/2005/c/sezioni/sport/calcio/serie_a/juvetam/juvetam/juvetam.html|titolo=Una pioggia d'oro sulla Juventus, maxi contratto con la Tamoil|data=26 marzo 2005}}</ref> l'accordo è stato rinegoziato nel 2006 dopo lo scandalo [[Calciopoli]].<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Juventus/Primo_Piano/2006/12_Dicembre/26/26bilanciojuve.shtml|titolo=La Juve fa i conti senza Tamoil|data=26 dicembre 2006}}</ref>

 

 

==Collegamenti esterni==