Storia del buddismo in Occidente: differenze tra le versioni

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=== Anni '50 — '60 ===
Negli anni cinquanta del XX secolo lo scrittore della cosiddetta [[beat generation]] [[Jack Kerouac]] divenne uno dei letterati di simpatie verso il buddhismo tra i più noti, soprattutto per il suo [[romanzo a chiave]] intitolato [[I vagabondi del Dharma]]. Un altro influente autore moderno è [[Alan Watts]] il quale ha scritto diversi libri di divulgazione sul buddhismo e lo Zen in particolare.
 
Le rivalutazioni culturali della generazione degli [[hippie]] tra la fine degli anni sessanta e i primi anni settanta del XX secolo hanno portato ad una riscoperta culturale del buddhismo, il quale appariva subito come promessa più metodica lungo il percorso che doveva condurre alla più autentica "''[[felicità]]''" rispetto al [[cristianesimo]] predominante ed una via d'uscita possibile e fattibile al fallimento spirituale percepito, derivante anche e soprattutto dalla complessità sempre maggiore della vita e del progresso esclusivamente materiale del mondo occidentale<ref>Shakya, T., "Review of Prisoners of Shangri-la by Donald Lopez", Journal of Buddhist Ethics, Vol. 6 (1999), pp. 196–199.</ref>.
 
Le rivalutazioni culturali della generazione degli [[hippie]] tra la fine degli anni sessanta e i primi anni settanta del XX secolo hanno portato ad una riscoperta culturale del buddhismo, il quale appariva subito come promessa più metodica lungo il percorso che doveva condurre alla più autentica "''[[felicità]]''" rispetto al [[cristianesimo]] predominante ed una via d'uscita possibile e fattibile al fallimento spirituale percepito, derivante anche e soprattutto dalla complessità sempre maggiore della vita e del progresso esclusivamente materiale del mondo occidentale<ref>Shakya, T., "Review of Prisoners of Shangri-la by Donald Lopez", Journal of Buddhist Ethics, Vol. 6 (1999), pp. 196–199.</ref>.
=== Emergere di una tradizione buddhista di stampo prettamente occidentale ===
Poco dopo la conclusione della [[Seconda Guerra Mondiale]], emerse poco alla volta un [[mainstream]] riferito al buddhismo occidentale. Nel 1959 il maestro giapponese [[Shunryu Suzuki]] giunse a [[San Francisco]]; fin dal momento del suo arrivo il [[buddhismo Zen]] era già divenuto un "tema caldo" tra alcuni gruppi di ''vita alternativa'' statunitense, primi fra tutti i [[beatnik]]. Le classi d'ascolto di [[roshi]] (-maestro Zen) Suzuki si sono immediatamente riempite da coloro che volevano saperne di più su buddhismo, e pertanto la presenza d'u autentico maestro Zen ha ispirato molti giovani interessati sia alla dottrina che alla pratica.