Niccolò Copernico: differenze tra le versioni

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Nel [[1514]] distribuì ai suoi amici alcune copie del ''[[Commentariolus]]''.
[[File:Jan Matejko-Astronomer Copernicus-Conversation with God.jpg|upright=1.4|left|thumb|[[Jan Matejko]], ''Copernico conversa con Dio'' ([[1872]]), dipinto conservato presso l'[[Università Jagellonica]] di [[Cracovia]].]]
Sin dal suo primo apparire l'opera ebbe immediata notorietà negli ambienti accademici di mezza [[Europa]]. Da molte parti del [[Europa|Continente]] gli pervennero infatti pressanti inviti a pubblicare i suoi studi, ma Copernico, non senza ragione, temeva la prevedibile reazione che le sue idee, per certi versi destabilizzanti, avrebbero potuto suscitare. Il [[cardinale]] di [[Capua]], [[Nicola Schonberg]] gli richiese una copia del [[manoscritto]], il che rese Copernico ancora più profondamente terrorizzato, potendosi leggere in questa richiesta un segno di evidente nervosismo della [[Chiesa cattolica|Chiesa]]<ref>[https://www.astronomiamo.it/Articolo.aspx?Arg=Cop%C3%A8rnico Biografia dal sito dell'associazione "AstronomiAmo"]</ref>.
 
Il lavoro, in realtà, era ancora in via di completamento ed egli ancora non aveva preso la determinazione di darlo alle stampe quando, nel [[1539]], [[Giorgio Gioacchino Retico]], nominato pochi anni prima professore a [[Wittemberg|Wittenberg]] su sollecitazione di [[Filippo Melantone]]<ref>Melantone condannerà l'eliocentrismo pochi anni dopo nel 1549.</ref>, piombò a Frauenburg. Retico stette due anni a contatto con Copernico come suo allievo, e nel [[1540]] pubblicò nel suo testo ''Narratio prima'' l'essenza degli studi che Copernico andava sviluppando.