Papa Giulio II: differenze tra le versioni

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=== Carriera ecclesiastica ===
[[File:Giovanni filangieri candida, medaglia di giuliano della rovere, 1495 circa.JPG|miniatura|sinistra|[[Giovanni Filangieri da Candida]], medaglia del cardinale Giuliano della Rovere (1495 circa)]]
Giuliano nacque ad Albisola<ref>Nome dell'antico comune. Oggi esistono [[Albisola Superiore]] e [[Albissola Marina]]</ref> da [[Raffaello Della Rovere]] e da Teodora Manirolo, di origini greche<ref>Pompeo Litta, ''Famiglie celebri d'Italia. Della Rovere di Savona'', Milano, 1834.</ref>. Sotto la speciale custodia dello zio paterno, venne educato tra i [[Ordine Francescano|Francescani]] e successivamente andò in convento a La Pérouse, con lo scopo prefissato di approfondire la conoscenza delle scienze. Entrò nell'[[Ordine dei Frati Minori Conventuali]] e nel [[1471]] venne eletto [[vescovo]] di [[Diocesi di Carpentras|Carpentras]], in [[Francia]], poco dopo la nomina dello zio a pontefice col nome di [[papa Sisto VIV|Sisto IV]].
 
Nello stesso anno venne promosso [[cardinale]], prendendo lo stesso titolo che era stato retto in precedenza dallo zio: [[San Pietro in Vincoli (titolo cardinalizio)|San Pietro in Vincoli]]. Con lo zio ottenne grande influenza e, in aggiunta all'arcivescovato di [[Avignone]], resse non meno di altri otto vescovati, tra cui quello di [[Catania]] tra il [[1473]] e il [[1474]] nella qualità di [[amministratore apostolico]]. In qualità di [[legato pontificio]] venne inviato nel [[1480]] in Francia, dove rimase per quattro anni, acquistando presto una grande influenza nel [[Collegio dei Cardinali]], influenza che aumentò durante il pontificato di [[Papa Innocenzo VIII|Innocenzo VIII]]. Nel [[1483]] Lucrezia Normanni, moglie del maggiordomo della [[Corte pontificia]] Della Rovere, Bernardino De Cupis, gli diede una figlia illegittima, [[Felice della Rovere]].<ref>Caroline P. Murphy, ''The Pope's Daughter: The Extraordinary Life of Felice della Rovere'', Oxford University Press, New York, 2005.</ref> Durante il cardinalato aveva preso dimora nell'edificio da lui fatto riedificare, unitamente alla loggia, ora facenti parte del [[palazzo Colonna]], presso la [[basilica dei Santi XII Apostoli]].