Microtomo: differenze tra le versioni

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[[File:Microtomo a slitta.jpg|thumb|Grande microtomo a slitta delle "[[Officine Galileo]]" degli anni intorno al [[1950]]. In alto si nota la lama (che scorre su un piano orizzontale) e, subito sotto, il portacampioni che si muove invece su di una slitta inclinata, così da alzarsi ad ogni passaggio della lama permettendo il taglio. Tali strumenti sono ancora in uso per il sezionamento di preparati di grandi dimensioni.]]
[[File:Cryostat microtome.jpg|thumb|right|Criostato]]
Un '''micròtomo''' (dal greco μικρόςµικρός, ''mikròs'', «piccolo», e τόμοςτόµος, ''tòmos'', propriam. «sezione, taglio, fetta», affine a τέμνωτέµνω, ''tèmnō'', «tagliare») è uno strumento per mezzo del quale vengono realizzate sezioni [[istologia|istologiche]] di campioni di [[Tessuto (biologia)#Tessuti animali|tessuto animale]] o [[Tessuto vegetale|vegetale]] come pure di altri materiali anche non biologici, per esempio [[Sezione sottile|sezioni sottili]] di [[rocce]] e ghiacci, con appositi e diversi apparati.
 
== Microtomo in istologia e microscopia ottica ==
Il sezionamento di un tessuto è una delle procedure più importanti per lo studio istologico. Perché un tessuto sia analizzabile tramite [[microscopio (strumento ottico)|microscopio ottico]], deve essere tagliato in fette molto sottili, in modo da permettere alla luce di attraversarlo. Con un microtomo, si riescono a realizzare sezioni di meno di 10 [[micron|μmµm]] di spessore, in media 4.
 
Esistono due tipi di macchinario per questo scopo a seconda della preparazione del tessuto: microtomo e criostato.
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A seconda dello spessore e quindi dell'uso, le sezioni si classificano in: spesse, normali, semifini, ultrafini.
Recentemente, è stato commercializzato ed utilizzato<ref>Will, Fabian G.; Block, Thomas; Menne, Peggy; Lubatschowski, Holger - Laser microtome: all optical preparation of thin tissue samples, Commercial and Biomedical Applications of Ultrafast Lasers - VII. Volume 6460, pp. 646007 (2007).</ref> ([[2007]]) un microtomo [[laser]], operante nel vicino [[infrarosso]], per usi biologici.
Lo strumento, un laser a femtosecondi guidato da un sistema di scansione, ''distrugge'' termicamente un piano di circa un micrometro, permettendo di ottenere sezioni da 5 a 100 [[micron|μmµm]]. Permette anche sezioni non piane, secondo superfici desiderate.
 
Le sezioni ottenute in tutti i casi vengono variamente trattate per evidenziare le strutture microscopiche con opportune procedure di laboratorio (eliminazione del materiale di inclusione, colorazione, rimozione di particolari micro-strutture, esecuzione di reazioni chimiche volte a rivelare particolari composti, eccetera).