Riflessione diffusa: differenze tra le versioni

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===[[Riflessione speculare]]===
Molti materiali sono in grado di riflettere specularmente la luce, purché sia possibile "lucidare" la loro superficie, cioè eliminarne tutte le irregolarità che siano confrontabili con lunghezza d'onda della luce (frazioni di [[micrometroMicrometro (unità di misura)|μmµm]]). Spontaneamente regolari, tra i materiali comuni, sono le superfici dei liquidi, che si dispongono con una superficie perfettamente piana, o comunque liscia, e il vetro, perché la sua struttura amorfa fa sì che le molecole, libere dalle rigide geometrie cristalline, durante la solidificazione possano seguire le tensioni superficiali, che impongono una superficie microscopicamente liscia. Solo i metalli, però, possono riflettere con efficienza la luce che li colpisce: nei normali specchi il materiale riflettente, infatti, è alluminio o argento. Tutti gli altri materiali comuni, anche se "lucidati a specchio", riflettono solo piccole frazioni di luce. Tranne che in condizioni particolari, come nei prismi di vetro usati in "riflessione totale"; o in materiali complessi, appositamente strutturati, come la pelle argentea di molti pesci.
 
La riflessione diffusa da superfici bianche, invece, può essere molto efficiente nel ridare indietro pressoché tutta la luce ricevuta, perché deriva dalla somma di tutte le piccole riflessioni che vengono dagli strati superficiali del materiale.