Satiro: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m fix cat
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Possibile modifica di prova o impropria Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 4:
Il '''satiro''' ({{lang-grc|σάτυρος|sátyros}}; al plurale {{polytonic|σάτυροι}}, ''sátyroi'') è una figura [[mitologia greca|mitica]] maschile, compagna di [[Pan]] e [[Dioniso]], che abita boschi e montagne<ref name="Treccani">{{Treccani|satiri||accesso=19 aprile 2016}}</ref>. È una divinità minore, personificazione della ''fertilità'' e della forza vitale della natura, connessa con il [[culto]] [[Dioniso|dionisiaco]].<ref name="Treccani" /> Nell'antica religione romana è noto come "fauno".
 
==Descrizione==ciao
I satiri sono generalmente raffigurati come esseri umani barbuti con [[Orecchio|orecchi]], [[Corno (biologia)|corna]], [[Coda (anatomia)|coda]] e [[Zampa|zampe]] [[Caprinae|caprine]] o [[Equus|equine]]. Il loro aspetto perse gradualmente, con il passare del tempo, qualche attributo animale.<ref name="Treccani" /> Vengono rappresentati come esseri lascivi, spesso dediti al [[vino]], a danzare con le [[Ninfa (mitologia)|ninfe]] e a suonare l'[[aulos|aulòs]].<ref name="Treccani" /> Talvolta sono raffigurati con una vistosa [[erezione]].<ref name="Treccani" />
 
Il loro principale esponente era [[Sileno]], una divinità minore associata (come [[Ermes]] e [[Priapo]]) alla [[fertilità]].
 
Nella [[mitologia greca]] si narra che i satiri fossero grandi suonatori di flauto che incantavano con la loro musica.<ref name="Treccani" /> Questo strumento fu invenzione della dea [[Atena]], la quale lo gettò, indispettita dal modo in cui le deformava le guance mentre lo suonava. Il satiro [[Marsia]] lo raccolse (e fu percosso dalla dea per il suo gesto irrispettoso) e cominciò a suonarlo con incredibile maestria, tanto che, pretendendo di essere in grado di suonare una musica "divina", sfidò Apollo (in altre versioni fu invece il dio a sfidare Marsia, geloso della sua bravura) il quale gli promise di farlo salire con sé sull'Olimpo se la sua musica fosse stata migliore della propria, mentre in caso contrario il satiro sarebbe stato punito. Le [[Muse (mitologia)|Muse]] avrebbero decretato il vincitore. Il satiro, però, non riuscì a reggere la sfida quando Apollo cominciò ad accompagnare la lira con il canto, poiché non poteva cantare mentre suonava il flauto. Trionfante, il dio dispose del satiro e lo scorticò vivo in presenza delle Muse.
 
== Nella poetica successiva ==