Italia (regione geografica): differenze tra le versioni
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Ai confini orientali tradizionalmente si indicano solitamente la catena delle [[Alpi Giulie]] e il [[Quarnaro|Golfo del Quarnaro]], a cui fa riferimento anche [[Dante Alighieri]]. Tuttavia resta disponibile un'ampia gamma di altre tesi, racchiusa tra l'ipotesi minimale di una frontiera lungo il corso dell'[[Isonzo]] (propugnata in passato dall'[[Impero austro-ungarico|Austria]]), che escluderebbe l'alta valle dell'Isonzo, [[Trieste]] e l'intera [[Istria]]. All'interno di quest’ipotesi si collocano anche vari confini storici, diligentemente elencati da Tomaz, fra i quali, nell'[[Regioni dell'Italia augustea|assetto regionale augusteo]] dell'[[Italia romana]], il limes di natura amministrativa lungo il fiume [[Arsa]] segnava la fine della ''[[Regio X Venetia et Histria]]''<ref name="Mauri"/>.
Pertanto, a est, nonostante il carattere più depresso dell'orografia e la scarsità dell'idrografia superficiale che si riscontrano nella regione a mezzogiorno del [[Nauporto|passo di Nauporto]] nei pressi di [[Postumia|Postumia grotte]], la continuità del baluardo montano è assicurato dai rilievi posti tra il Monte Pomario e il [[Monte Nevoso (Slovenia)|Monte Nevoso]], suo pilastro terminale, dove esso raggiunge il [[Quarnaro|Golfo del Quarnaro]] e la [[Buccari|Baia di Buccari]], immediatamente a
Per quanto riguarda le isole di [[Cherso (isola)|Cherso]] e [[Lussino]], la loro appartenenza alla regione geografica italiana può variare in funzione delle fonti e delle interpretazioni. In particolare, secondo alcuni le vengono incluse alla regione geografica italiana in quanto queste isole sarebbero la naturale continuazione dell'[[Istria]] essendo, tra l'altro, più vicine alle coste istriane che a quelle [[Dalmazia|dalmate]]<ref name="De Agostini"/><ref name="Mauri"/>.
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