Odoacre: differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Conquista dell'Italia di Teodorico}}
Odoacre rimase al potere fino al [[493]]. Tuttavia, già da diversi anni i successi ottenuti dal re germanico avevano iniziato a preoccupare l'imperatore Zenone, che sempre più vedeva in lui un fastidioso rivale. Secondo [[Giovanni di Antiochia (cronista)|Giovanni di Antiochia]] Odoacre scambiò diversi messaggi con il generale [[Illo (generale)|Illo]], che dal [[484]] era entrato in aperta rivolta contro Zenone<ref>Giovanni di Antiochia, frammento 214</ref>. I rapporti del re germanico con Costantinopoli ne furono irrimediabilmente danneggiati: nel [[488]] Zenone offrì a [[Teodorico il Grande|Teodorico]], re degli Ostrogoti, la possibilità di insediarsi in Italia se egli fosse riuscito a rimuovere Odoacre. Teodorico aveva i suoi motivi per accettare questa offerta: "Teodorico possedeva sufficiente esperienza per comprendere (o almeno sospettare) che Zenone non avrebbe mai tollerato a lungo il suo potere indipendente. Quando Teodorico si ribellò nel 485, ci viene detto che egli aveva in mente il trattamento riservato da Zenone ad [[Armazio]]. Nel 476 Armazio aveva disertato [[Basilisco (imperatore)|Basilisco]] per passare dalla parte di Zenone e fu da questi nominato ''magister militum praesentialis'' a vita. Entro un anno, Zenone lo fece assassinare<ref>Peter Heather, ''The Goths'' (Oxford: Blackwell, 1996), p. 217.</ref>.
Nel [[489]] Teodorico guidò gli Ostrogoti in Italia attraverso le [[Alpi Giulie]]. Il 28 agosto Odoacre gli diede battaglia presso l'Isonzo, ma fu sconfitto. Si ritirò quindi a [[Verona]], raggiunta il 27 settembre, dove innalzò immediatamente un campo fortificato. Teodorico lo inseguì, [[Battaglia di Verona (489)|sconfiggendolo]] una seconda volta tre giorni dopo<ref>''Annales Valesiani'', 11.50f</ref>. Odoacre si rifugiò allora a Ravenna; ma invece di inseguirlo, Teodorico procedette verso [[Mediolanum]], dove la maggior parte dell'esercito di Odoacre - incluso il suo generale, [[Tufa]] - gli si arrese<ref>''Annales Valesiani'', 11.52</ref>. Teodorico non aveva motivo di dubitare la lealtà di Tufa e inviò il suo nuovo generale a Ravenna con un manipolo dei suoi soldati migliori. Herwig Wolfram osserva: "ma Tufa cambiò sponda, il contingente gotico posto al suo comando fu distrutto e Teodorico subì la sua prima seria sconfitta sul suolo italiano"<ref name=Wolfram-281>Wolfram, ''History of the Goths'', tradotto da Thomas J. Dunlap (Berkeley: University of California, 1988), p. 281.</ref>. Teodorico riparò a Ticinum ([[Pavia]]): Odoacre allora emerse da Ravenna e iniziò ad assediare il suo rivale. Intanto i [[Burgundi]] approfittavano dell'occasione per saccheggiare e devastare la Liguria: molti degli abitanti furono presi come prigionieri e tali rimasero fino a quando Teodorico non li riscattò tre anni dopo<ref name=Wolfram-281/>.
 
L'estate successiva, il re visigoto [[Alarico II]] dimostrò quello che Wolfram definisce "uno dei rari esempi di solidarietà gotica" inviando aiuti militari al re ostrogoto, costringendo Odoacre ad abbandonare l'assedio. Teodorico lasciò Pavia e l'11 agosto [[490]] i due eserciti si scontrarono presso l'[[Adda]]: anche questa volta furono gli Ostrogoti a prevalere e Odoacre fu costretto a ritirarsi nuovamente a Ravenna. I ruoli si invertirono e ora toccò a Teodorico assediare il rivale. Ravenna si dimostrò inespugnabile, circondata com'era da paludi ed estuari ed essendo costantemente rifornita da piccole imbarcazioni provenienti dall'entroterra (come successivamente indicato da Procopio). Inoltre, Tufa rimaneva attivo nella strategica [[valle dell'Adige]], vicino a [[Trento]], e ricevette rinforzi inaspettati quando si verificarono alcune diserzioni tra le file di Teodorico<ref>Heather, ''The Goths'', p. 219</ref>. Quello stesso anno, i Vandali colsero anch'essi l'occasione per intervenire in Italia ed invasero la Sicilia. Intanto Fredericus, re dei [[Rugi]] e alleato di Teodorico, rimasto a proteggere Pavia, iniziò ad opprimerne gli abitanti. Quando Teodorico intervenne di persona nel tardo agosto del [[491]], i suoi atti punitivi spinsero Fredericus a passare dalla parte di Tufa. Successivamente però i due entrarono in disaccordo e si combatterono in una battaglia nella quale entrambi persero la vita<ref>Wolfram, ''History of the Goths'', p. 282</ref>.