Energia mareomotrice: differenze tra le versioni

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{{Sorgenti di energie rinnovabili}}
*[[Pentland Firth]]
{{F|argomento=fisica|data=marzo 2010}}
L<nowiki>'</nowiki>'''energia mareomotrice''' è l'[[energia]] ricavata dagli spostamenti d'acqua causati dalle [[Marea|maree]]. Rappresenta una [[fonte di energia]] [[energia alternativa|alternativa]] e [[energia rinnovabile|rinnovabile]]<ref>{{Cita web|url=https://prescouter.com/2018/04/tidal-energy-innovations-projects/|titolo=The wave of tidal energy is on the rise with these innovations and projects|cognome=Quaranta|nome=Emanuele|editore=Prescouter}}</ref>.
 
==Descrizione==
La marea, il ritmico innalzamento e abbassamento del livello del mare provocato dall'azione gravitazionale della luna e del sole, di solito ha un'ampiezza (dislivello tra l'alta marea e la bassa marea) inferiore al metro, ma in alcune zone, per la particolare configurazione del sito, il dislivello può raggiungere valori elevati, interessanti per lo sfruttamento e la produzione di energia, ad oggi prevalentemente [[Energia elettrica|elettrica]]. In alcune zone del pianeta, per esempio, si registrano maree anche con 20 m di ampiezza verticale.
 
Già nell'antichità si cercò di sfruttare questo tipo di energia, mediante la costruzione di "mulini a marea". L'acqua veniva raccolta, durante il flusso, in un piccolo bacino, che veniva in seguito chiuso con una paratia. Al momento del deflusso l'acqua veniva convogliata attraverso un canale verso una ruota che muoveva una macina.
 
==Tipi di impianto==
Oggi esistono diversi progetti di sfruttamento delle maree, che comportano metodi diversi di sfruttamento dell'energia:
* sollevamento di un peso in contrapposizione alla [[forza di gravità]];
* la [[Compressione (fisica)|compressione]] dell'aria in opportuni cassoni e movimentazione di [[Turbina|turbine]] in seguito alla sua espansione;
* [[Generatore a flusso di marea|movimento di ruote a pale]];
* riempimento di bacini e successivo svuotamento con passaggio in [[Turbina idraulica|turbine]].
Quest'ultimo sembra dare i migliori risultati, nell'effettivo impiego. Il problema più importante allo sviluppo di tale tecnologia resta comunque lo sfasamento tra massima ampiezza di marea disponibile (la cui cadenza è prevedibile sulla base delle fasi lunari e solari) e domanda di energia nelle ore di punta. Infatti nei giorni di insufficienza nell'afflusso d'acqua la produzione di elettricità cesserebbe. In [[Francia]] nei pressi di [[Saint-Malo]] esiste un grosso impianto di questo genere.
 
==Meccanismo==
In una tipica centrale ad energia mareomotrice l'acqua affluisce e defluisce in un vasto bacino, passando attraverso una serie di tunnel nei quali, acquistando velocità, fa girare delle turbine collegate a generatori.
 
Durante la bassa marea l'acqua del bacino defluisce verso il mare aperto, mettendo nuovamente in rotazione la turbina.
 
Quando il livello del mare ricomincia a salire e l'onda di marea è sufficientemente alta, si fa fluire l'acqua del mare nel bacino e la turbina si mette nuovamente in rotazione.
 
Per ottenere la produzione di energia sia con marea crescente che calante, si utilizzano particolari turbine reversibili, che funzionano cioè con entrambe le direzioni del flusso.
 
==Storia==
=== Centrale di Saint-Malo ===
[[File:Rance tidal power plant.JPG|thumb|La centrale mareomotrice di Saint-Malo.]]
[[File:Coupebarrage Rance.jpg|thumb|Modello in sezione della centrale alla foce del Rance.]]
 
In [[Francia]], alla foce del fiume [[Rance]], fra Saint-Malo e [[Dinard]], tra il [[1961]] e il [[1966]] è stata costruita una centrale che sfrutta la marea che da quelle parti raggiunge 13,5 m di dislivello.
 
La portata raggiunge 18.000 metri cubi di acqua al secondo e la potenza erogabile raggiunge i 240 MW.
Con questa produzione, ogni anno la centrale copre il 3 % del fabbisogno elettrico della Bretagna francese.
 
La centrale comprende una diga in pietrame, 6 chiuse di entrata e uscita per vuotare e riempire rapidamente la foce e 24 [[turbina a bulbo|turbine a bulbo]], sviluppate appositamente.
 
==Limiti applicativi==
I limiti principali di queste centrali sono:
* Il costo di installazione elevato
* La difficoltà di collocazione (indicativamente, i siti idonei devono avere ampiezze di marea superiore ai 3 metri e topografia favorevole all'installazione)
* La discontinuità nella produzione
* L'erosione delle coste creata dalle centrali che modificano i flussi di marea
* La tendenza alla [[sedimentazione]] all'interno del bacino (soprattutto se collocate alla foce dei fiumi)
* Il disturbo per l'ecosistema, in particolare per la fauna ittica.
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
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== Voci correlate ==
* [[Energie rinnovabili]]
* [[Energia del moto ondoso]]
* [[Energia delle correnti marine]]
* [[Energia a gradiente salino]]
* [[Energia talassotermica]]
* [[Pentland Firth]]
 
== Altri progetti ==