Religione dell'antica Grecia: differenze tra le versioni
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"Più o meno queste - risposi - come Dio si trova ad essere, così andrebbe sempre raffigurato, sia che lo si faccia in versi epici, o lirici, o nel testo di una tragedia."}}</ref>''.'' Nell'opera di Platone il termine ''theología'' occorre ad indicare, da parte dei poeti, l'approccio alla divinità basato su un'indagine razionale sulla natura e che vuole evitare l'approccio fondato sui miri di Omero e di Esiodo, dal quale viene la caratterizzazione in senso antropomorfo degli dei ovvero portatore di debolezze tipicamente "umane".
Analogamente anche [[Aristotele]] utilizza il termine ''theología'' e suoi derivati per indicare quella "prima filosofia" (πρώτη φιλοσοφία){{#tag:ref|Successivamente indicata come "metafisica". «Quindi ci saranno tre specie di filosofie teoretiche, cioè la matematica, la fisica e la teologia, essendo abbastanza chiaro che se la divinità è presente in qualche luogo, essa è presente in una natura siffatta, ed è indispensabile che la scienza più veneranda si occupi del genere più venerando»<ref>{{Cita|Aristotele, ''Metafisica''| VI (E), 1026a, 19 e sgg.
====Caratteristiche delle teologie dei filosofi====
Le teologie dei filosofi per la religione greca sono di un'importanza fondamentale<ref>{{Cita|Jaeger 1982|p. 10}}.</ref> perché esse comportano un cambiamento radicale del pensare religioso<ref>{{Cita|Burkert 2003|p. 541}}.</ref> che produrrà una nozione di un dio, comprensibile mediante l'adozione di uno specifico stile di vita.
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