Rasoio di Occam: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
SteveR2 (discussione | contributi)
Riga 53:
=== Tema dell'esistenza di Dio ===
{{vedi anche|Esistenza di Dio}}
C'è chi sostiene che, in base a un utilizzo particolare dei principi di ragionamento indotti dal Rasoio di Occam, sia inutile introdurre un [[Dio]] per spiegare l'esistenza del [[mondo]].<ref>{{en}} [http://www.infidels.org/library/modern/mathew/arguments.html#occam Occam FAQ di infidels]</ref><ref name=uaar>[http://www.uaar.it/ateismo/inesistenza-di-dio/argomenti-non-credenti.html#02 <nowiki>L'[in]esistenza di Dio: gli argomenti dei non credenti</nowiki>], da ''UAAR.it''</ref>

Infatti alla domanda "Chi ha creato il [[Mondo (filosofia)|mondo]]?" i credenti dei principali monoteismi<ref>Ebraismo, cristianesimo e islamismo.</ref> rispondono che "Il mondo è stato creato da Dio", ma non essendoci per sua stessa definizione nulla di più potente di questo dio e quindi nulla che possa averlo creato, ne consegue che Dio, a differenza del mondo, è sempre esistito. A questo punto se è possibile che questo qualcosa sia sempre esistito, perché non anche il mondo? La risposta alla domanda iniziale "Il mondo è stato creato da Dio, che è sempre esistito" si semplifica quindi in "Il mondo è sempre esistito". In altri termini è superfluo e quindi, secondoo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo. Altri - come"la [[ImmanuelMateria Kant(filosofia)|materia]] -è hannosempre però obiettato la riduttività della tesiesistita", nel senso che la spiegazione corretta della realtà non è necessariamente[[Causa la(filosofia)|causa]] più semplice, quella cioè che non ha bisogno di ipotizzare l'esistenza di Dioincausata.<ref name=uaar/><ref>Nel pensiero kantiano comunque il rasoio di Occam non avrebbe potuto "tagliare" quella necessità dell'uomo che deve assumere quel "postulato" kantiano dell'esistenza di Dio per l'azione morale diretta al bene più completo.</ref>
{{quote|Ci dicono con tono grave che «non c'è effetto senza causa»; ci ripetono ogni momento che «il mondo non si è fatto da sé». Ma l'universo è una causa, non è per niente un effetto. Non è per niente un'opera, non è stato per niente «fatto», poiché era impossibile che lo fosse. Il mondo è sempre esistito; la sua esistenza è necessaria. (...) La materia si muove per la sua propria energia, per una conseguenza necessaria della propria eterogeneità.|Paul Henri Thiry d'Holbach, ''Il buon senso, ossia idee naturali opposte alle soprannaturali''; paragrafo 39}}
Scienziati moderni ([[Stephen Hawking]], [[Lawrence Krauss]]) hanno trasposto il concetto dalla filosofia (dichiarata da essi superata) alla [[fisica]] (da "l'universo è stato [[Creazionismo|creato da Dio]]" a "l'universo è nato dal [[Big Bang]]-il Big Bang è un probabile [[Fluttuazione quantistica|effetto quantistico]]-gli effetti quantistici sono sempre esistiti"), riutilizzando il rasoio di Occam in un contestato amalgama<ref>{{Cita web|url=http://www.uaar.it/news/2011/04/18/filosofia-morta-eco-replica-hawking/|titolo =La filosofia è morta? Eco replica ad Hawking|autore=Stefano Marullo |data =18 aprile 2011|editore =UAAR|accesso=2 maggio 2015}}</ref> tra [[cosmologia]] e filosofia.<ref>[[Stephen Hawking]] e [[Leonard Mlodinow]], ''[[Il grande disegno (Hawking)|Il grande disegno]]'', traduzione di Tullio Cannillo, 1ª ed., Arnoldo Mondadori Editore, 2011 [2010], ISBN 978-88-04-61001-4.</ref><ref>[[Lawrence Krauss]], ''[[L'universo dal nulla]]. Le rivoluzionarie scoperte che hanno cambiato le nostre basi scientifiche'', traduzione di Valeria Valli, postfazione di [[Richard Dawkins]], 1ª ed., Gruppo Editoriale Macro, novembre 2013 [2012], ISBN 978-88-6229-586-4.</ref>
 
In altri termini è superfluo e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo. Altri - come [[Immanuel Kant]] - hanno però obiettato la riduttività della tesi, nel senso che la spiegazione corretta della realtà non è necessariamente la più semplice, quella cioè che non ha bisogno di ipotizzare l'esistenza di Dio.<ref name=uaar/><ref>Nel pensiero kantiano comunque il rasoio di Occam non avrebbe potuto "tagliare" quella necessità dell'uomo che deve assumere quel "postulato" kantiano dell'esistenza di Dio per l'azione morale diretta al bene più completo.</ref>
 
Esemplificativo della posizione di Kant è l'aneddoto che ha come protagonisti [[Pierre Simon Laplace|Laplace]] e [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]]. Quando Laplace presentò la prima edizione della sua opera ''Exposition du système du monde'' ([[1796]]) a Napoleone, questi osservò: "Cittadino, ho letto il vostro libro e non capisco come non abbiate dato spazio all'azione del Creatore". A queste parole Laplace replicò seccamente:<ref>[http://www.hawking.org.uk/does-god-play-dice.html Does God Play Dice?]</ref> "Cittadino [[Primo console]], non ho avuto bisogno di questa ipotesi."