Arione di Metimna: differenze tra le versioni

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Poco tempo dopo giunse a Corinto la nave sulla quale Arione era stato trasportato. Periandro comandò che i marinai della nave fossero portati al suo cospetto e chiese loro informazioni riguardo ad Arione; essi dissero che era morto ed era stato da loro sepolto (nella versione di Erodoto i marinari affermano invece che Arione si trovava vivo e vegeto in Italia<ref name=Erodoto/>).
A costoro il reRe rispose: «Domani giurerete davanti al monumento del delfino!» e ordinò che fossero tenuti in prigione. Poi chiese ad Arione di nascondersi il giorno seguente dentro il sepolcro del delfino, abbigliato nello stesso modo con cui si era gettato in mare. Quando il Re li fece condurre lì e li fece giurare che Arione era morto, Arione uscì dal sepolcro, ed essi, non sapendo grazie a quale dio si fosse salvato, ammutolirono. Il Rere decretò che fossero crocifissi presso la tomba del delfino.
 
Sia nelle ''[[Fabulae]]'' che nel libro secondo del ''De Astronomia'', [[Igino (astronomo)|Igino]] racconta che Apollo, a causa della bravura nella citarodia, trasportò fra le stelle sia Arione che il delfino, dove divennero due costellazioni: la [[Lira (costellazione)|costellazione della Lira]], la quale d'altro canto viene ricondotta anche ad [[Orfeo]], e la [[Delfino (costellazione)|costellazione del Delfino]].<ref>{{cita web |lingua=en |autore=Igino |wkautore=Igino (astronomo) |sito=Fabulae |titolo=CXCIV. Arion |url=http://www.theoi.com/Text/HyginusFabulae4.html#194 |accesso=20 ottobre 2016}}</ref><ref>{{cita web |lingua=la |autore=Igino |capitolo=Liber Secundus |titolo=De Astronomia |url=http://www.thelatinlibrary.com/hyginus/hyginus2.shtml |accesso=20 ottobre 2016}}</ref>