Compagnia di San Giorgio: differenze tra le versioni

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Il nome '''compagnia di San Giorgio''' indicasi riferisce a tre [[Compagnia di ventura|compagnie di ventura]] attive nell'[[Italia medievale]] nel corso del [[XIV secolo]].
 
== La prima Compagnia di San Giorgio di Lodrisio Visconti ==
Una prima compagnia con questo nome fu fondata nel [[1339]] da [[Lodrisio Visconti]]; esiliato dalla sua città natale, [[Milano]], egli la costituì nel tentativo di spodestare i suoi cugini [[Azzone Visconti|Azzone]] e [[Luchino Visconti (signore di Milano)|Luchino]]<ref>{{cita libro | nome= Mallett| cognome= Michael| titolo=Mallet, ''Signori e mercenari - La guerra nell'Italia del Rinascimento| anno= 2006| editore='', Il Mulino| città=, Bologna|p=, 372006, |ISBN= 88-15-11407-6}}, p. 37.</ref>.
 
La compagnia del Signoresignore del [[Seprio]], titolo usurpato da Lodrisio, contava più di 6.500 uomini ed era composta da milizie mandate da [[Mastino II della Scala]], Signoresignore di [[Verona]], [[e da Calcino Tornielli]], [[Storia di Novara#Nel Ducato di Milano|Signoresignore di Novara]], oltre che da mercenari tedeschi come [[Conte Lando|Konrad von Landau]] e [[Guarnieri d'Urslingen|Werner von Hurslingen]], svizzeri e [[Canton Grigioni|grigionesi]].
 
Nel febbraio [[1339]] Lodrisio mosse guerra ed invase il territorio milanese, penetrando da nord con la sua Compagnia. L'incontro con la resistenza delle milizie cittadine mobilitate da Luchino fu all'origine della [[battaglia di Parabiago]].
 
Si dice che, avendo i due eserciti le stesse insegne [[Visconti|Viscontee]], per distinguersi dagli "ambrosiani" gridassero "''Rithband Heinrich''" (Cavalleria di Enrico).
 
L'armata di Lodrisio, dopo aver accarezzato il successo, fu duramente sconfitta dall'esercito di [[Ducato di Milano|Milano]] guidato da [[Luchino Visconti (signore di Milano)|Luchino]], che ebbe ragione della compagnia grazie ad un decisivo intervento di 700 cavalieri guidati dall'esule bolognese [[Ettore da Panigo]]<ref>{{cita|Mallett|Michael Mallet, ''Signori e mercenari - La guerra nell'Italia del Rinascimento'', Il Mulino, Bologna, 2006, ISBN 88-15-11407-6, p. 39|Mallett}}.</ref>. La Compagnia di San Giorgio ebbesubì circa 4.500 perdite tra i propri ranghi, che ne causarono la dispersione, e lo stesso Lodrisio fu catturato. Il nucleo maggiore dell'armata, guidato da Vione Squilletti, si diede a razzie: occuparono quella zona a sud di Milano che in seguito si chiamerà [[Morivione]] e vi rimasero fino alla data del 24 aprile [[1339]], quando [[Luchino Visconti]] diede loro battaglia e li sconfisse, decretandone il definitivo scioglimento. In quell'occasione, il loro capo fu catturato e giustiziato il giorno stesso, un episodio da cui viene fatto derivare il nome stesso dell'odierno quartiere meneghino, ovvero ''Qui morì Vione'', che divenne poi ''Morivione''.
 
== La seconda Compagnia di San Giorgio di Ambrogio Visconti ==
Qualche tempo dopo, un altro [[Visconti]], [[Ambrogio Visconti|Ambrogio]], figlio naturale di [[Bernabò Visconti|Bernabò]], in cerca di fortuna, radunò nel [[1365]] una schiera di avventurieri che chiamò ''Compagnia di San Giorgio'' e che si disperse dopo una sconfitta subita sul [[Tronto]]; Ambrogio la ricostituì nel [[1372]], ma due anni dopo fu distrutta in una sommossa del [[bergamasco]], nella quale [[Ambrogio Visconti]] rimase ucciso. Militò in essa anche [[Giovanni d'Azzo degli Ubaldini]]<ref>[https://condottieridiventura.it/giovanni-degli-ubaldini-1/ Condottieri di ventura. - Giovanni degli Ubaldini.]</ref>.
 
== La terza Compagnia di San Giorgio di Alberico da Barbiano ==
[[File:Albericodabarbiano.jpg|thumb|right|[[Alberico da Barbiano]]]]
La più famosa delle tre è quella fondata nel [[1377]] da [[Alberico da Barbiano]].
 
Militarono in questa celebre compagnia molti valorosi combattenti, come [[Muzio Attendolo Sforza]], [[Braccio da Montone]], [[MuzioJacopo Attendolo SforzaCaldora]], [[Ugolotto Biancardo]], [[Jacopo dal Verme]], [[Facino Cane]], [[Guido d'Asciano]], [[OttobonoOttobuono de' Terzi]] e [[Ceccolino da Michelotti]].
 
In un'epoca nella quale soldati stranieri erano presenti in tutta la penisola, della Compagnia di [[San Giorgio]] potevano far parte, invece, solo combattenti [[italia]]ni: i soldati giuravano infatti di "essere perpetui nemici degli stranieri e dei barbari".
 
Il motivo di questa scelta non è ancora molto chiara, ma si pensa che il giovane [[Alberico da Barbiano]] fosse rimasto disgustato dalla nefandezza e dall'atrocità dei mercenari stranieri di [[John Hawkwood]] (Giovanni d'Acuto) durante la presa di [[Cesena]] del [[1377]] eed avesse deciso, perciò, di abbandonare la compagnia e di formarne una propria, costituita da soli italiani.
 
Con la compagnia aiutò [[Papa Urbano VI]] contro l'[[antipapa Clemente VII]], sconfiggendo i [[Bretoni]] a [[Marino (Italia)|Marino]] nel [[1379]], motivo per cui fu creato cavaliere e omaggiato di un'insegna col [[motto]] "''Italia liberata dai barbari''". In seguito, con l'aiuto di [[Carlo di d'Angiò-Durazzo]], gli fu facilitata la conquista del [[Regno di Napoli]], insieme con [[John Hawkwood|Giovanni Acuto]] che lo sostenne contro [[Luigi d'Angiò]] sceso in Italia per scacciarlo,; fuciò insignitolo portò all'ottenimento dell'onorificenza di [[gran connestabile|Gran ConestabileConnestabile]] del Regno.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro | nome = [[Ercole | cognome = Ricotti]], | wkautore = Ercole Ricotti | titolo = ''Storia delle compagnie di ventura in Italia'', | editore = Ed.Editore Giuseppe Pompa | città =, Torino | anno =, 1847}}.
* {{cita libro | nome= Mallett| cognome= Michael| titolo=Mallet, ''Signori e mercenari - La guerra nell'Italia del Rinascimento| anno= 2006| editore='', Il Mulino| città=, Bologna, 2006, |ISBN= 88-15-11407-6}}.
 
== Voci correlate ==
{{Portale|guerra|medioevo|storia|storia d'Italia}}
* [[Lodrisio Visconti]]
* [[Ambrogio Visconti]]
* [[Alberico da Barbiano]]
* [[Capitano di ventura]]
* [[Compagnia di ventura]]
 
{{Portale|guerraGuerra|medioevoMedioevo|storiaStoria|storiaStoria d'Italia}}
 
[[Categoria:Compagnie di ventura]]