Battaglia del lago Ascianghi: differenze tra le versioni

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=== La ritirata dell'armata imperiale ===
Venuto a sapere della manovra messa in atto dagli italiani e preoccupato del fatto che ili resti dell'armata imperiale potessero restare bloccati nella trappola ideata da [[Pietro Badoglio|Badoglio]], Hailè Selassiè ordinò ai 20000 uomini che gli erano rimasti di ritirarsi ordinatamente verso Quoram. [[Hailé Selassié]], indossando un ''[[pith helmet]]'' e cavalcando un cavallo bianco, iniziò quindi la propria ritirata in maniera ordinata, molestato dagli [[Azebo Galla]] che incominciarono ad attaccare i fianchi dell'esercito etiope<ref name="Mockler, p. 121">Mockler, p. 121.</ref><ref>Domenico Quirico ''Lo squadrone bianco'' Edizioni Mondadori Le Scie 2002 p. 321 "Il massacro più metodico e orribile subito dall'esercito di Hailè Selassiè non lo compiono i nostri ascari, gli aeroplani o i gas di Badoglio, ma gli [[Azebo Galla]] e gli Zabagnà che fanno a pezzi, derubano ed evirano migliaia di guerrieri intenti penosamente a tornare a casa. E questo per rubare loro il fucile, i [[tallero|talleri]] che hanno in tasca, un mantello più colorato, un muletto, e per saldare i vecchi conti. Sono loro che hanno sgozzato il vecchio signore della guerra, ras Mulughietà, mentre affranto, vegliava il corpo del figlio, anch'egli vittima di quegli instancabili sciacalli."</ref>. Tuttavia, a causa della mancanza dei rifornimenti e delle pesanti sconfitte subite, l'armata iniziò a dissolversi e gli uomini finirono con il non ubbidire più agli ordini dei capi avanzando senza alcuna guida sugli irti sentieri montani che digradavano sulla conca del [[lago Ascianghi]] pericolosamente esposta per mancanza di vegetazione.<ref name=":0" />
 
=== La trappola dell'Ascianghi ===
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== Conseguenze ==
La battaglia dell'Ascianghi causò il completo disfacimento dell'armata imperiale,; l'imperatore, rinunciando ad ogni velleità di rivincita, soprattutto per mancanza di un numero sufficiente di uomini in grado di affrontare una battaglia, decise di sganciarsi dall'azione incalzante delle truppe italiane. Abbandonata l'idea di ritirarsi su [[Dessiè]] utilizzando la camionale di Quoram, troppo soggetta agli attacchi dell'aviazione italiana, decise di procedere per sentieri impervi e poco conosciuti: marciando solo di notte il 6 aprile giunse a Lat Ghiorghis, il 7 a Gura Mariam, il giorno 8 a Marua fino a giungere i giorni 11 e 12 aprile, ormai sottrattosi all'osservazione aerea italiana, a Telasferre Selasse, presso le sorgenti del [[Tacazzè|Tecazzè]].<ref name=":0" /><ref>{{Cita libro|nome=Angelo Del|cognome=Boca|titolo=Gli italiani in Africa Orientale - 2. La conquista dell'Impero|url=https://books.google.com/books?id=dFvCBAAAQBAJ|accesso=2016-06-16|data=2014-10-14|editore=MONDADORI|lingua=it|ISBN=9788852054952}}</ref>
 
Le truppe di Badoglio, invece, non avevano più alcun ostacolo serio che sbarrasse loro la strada per la capitale dell'impero,; il maresciallo quindi cominciò a pianificare la [[Occupazione di Addis Abeba|Marcia su Addis Abeba]].
 
== Note ==